… e il sesto giorno Dio fece gli animali selvatici della Terra secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili della Terra secondo le loro specie, e anche alcuni lupi dall’aspetto bizzarro, e galline e api che assunsero una forma quasi cubica. Poi creò gli esseri umani a sua immagine e somiglianza, così come alcuni abitanti di un villaggio con nasi di forma vistosamente fallica, alcuni scheletri ambulanti e, che diamine, pure un paio di zombie. E guardò la Terra, piena di architetture squadrate, di una tonnellata di mine e di un’estetica a 64 bit, e pensò che era bella.
Poi, il settimo giorno, il Signore – che in origine aveva scelto questo come giorno di riposo – si recò alla Warner Bros. e, dopo essere riuscito in qualche modo a ottenere un incontro con i dirigenti dello Studio, dichiarò che ci sarebbe stato un film dedicato al suo creato. Gli avvocati si guardarono nervosamente l’un l’altro prima di rispondere: “Sì, certo, Dio, così sarà! Probabilmente riusciremo a far partecipare al progetto quel tizio dei Tenacious D. Non quello pelato, l’altro. Faremo in modo che sia ancora più pazzo del solito. Crediamo anche che il tizio che ha interpretato Aquaman sia libero. E chiederemo al regista di Napoleon Dynamite di dirigerlo”. Quest’ultima parte ha sorpreso e deliziato Dio, che era un grande fan della commedia del 2004 e ai tempi sfoggiava una maglietta con su scritto “Vota Pedro”.
Poi il Signore, che sapeva che a volte nemmeno gli artigiani più talentuosi del Paese riuscivano a trasformare una IP di un videogioco in un film guardabile, chiese: “Sarà bello, allora?”. E i dirigenti dello Studio risposero, quasi all’unisono: “Forse è meglio mantenere basse le aspettative, Dio”.
Dite quello che volete di Un film Minecraft: è sicuramente all’altezza del suo titolo. Tecnicamente si può chiamare film (così come tecnicamente questa si può chiamare recensione), e centinaia di persone hanno lavorato giorno e notte per ricreare l’aspetto e l’atmosfera del popolarissimo videogame che fa sembrare sofisticati i titoli per console a tema Lego. Lo stile lo-fi è parte di ciò che ha reso Minecraft un fenomeno globale, insieme a un ambiente personalizzabile che ha trasformato un gioco sandbox in un gioco libero fai-da-te. Non scegliete la vostra avventura, giocatori. Costruitela mattone per mattone, blocco per blocco.
A meno che non ci sia un finale multiplo tipo Cluedo o venga data ai singoli spettatori una possibilità di visione “aperta”, non c’è modo che questo – adattamento? variazione? sfruttamento? – del marchio e dell’estetica di Minecraft possa duplicare adeguatamente l’esperienza di ore e ore di gioco. Quindi i creatori fanno la cosa “migliore” (aggiungerei più virgolette, se possibile) semplicemente prendendo il materiale grezzo da centinaia di altre avventure, commedie intrise di ironia e narrazioni fantasy, e costruendo una sorta di storia originale fabbricata con quei pezzi. La parola chiave del titolo è l’articolo. Si tratta di “un” film su Minecraft. C’erano tonnellate di opzioni che avrebbero potuto scegliere e, nel bene e nel male, questa è quella che avrete.
Nello spirito della massima professionalità, alcuni dettagli sulla trama. Un giovane ragazzo creativo di nome Steve brama di brandire un piccone nella miniera locale. Un vecchio e arrugginito guardiano del luogo gli regala l’Heisman. Il ragazzo cresce e diventa Jack Black. Superato un portale magico, si ritrova nel Sopramondo, dove può scacciare voxel a suo piacimento. Sfortunatamente, un maiale malvagio di nome Malgosha (doppiato nella versione originale dalla grande Rachel House) intrappola Steve nel Nether e cerca di accaparrarsi il suo bene più prezioso, ovvero “la sfera a forma di cubo più potente dell’universo”. Fortunatamente, il fedele lupo di Steve, Dennis, fugge con il talismano e lo sottrae alla sua presa. Se amate le sequenze che vi lasciano senza fiato, i primi cinque minuti del film vi faranno perdere la testa.
Nel frattempo, sulla Terra, Natalie (Emma Myers) e Henry (Sebastian Hansen), ancora in lutto per la tragica perdita dei genitori, si recano a Chuglass, nell’Idaho, per il nuovo lavoro di Natalie, che è stata assunta per gestire l’account sui social media di un’azienda di patatine fritte nota soprattutto per la sua inquietante mascotte, Chuggy. La loro agente immobiliare, Dawn (Danielle Brooks), ha un alpaca in macchina perché la sua attività secondaria è la gestione di uno zoo itinerante. Questo è probabilmente il momento migliore per dire che, sebbene siano accreditati sei sceneggiatori, la sensibilità del regista di Napoleon Dynamite, Jared Hess, è davvero la luce guida. Avrebbero dovuto chiamare il film Napoleon Dyna-Mine. Tutto questo avviene prima di incontrare Garrett “The Garbage Man” Garrison, un ex campione di videogiochi arcade ancora in balìa dei suoi giorni di gloria negli anni ’80 e delle sue manie di grandezza. Forse la gente sognava che Jason Momoa si vestisse da straccione e sfoggiasse un’acconciatura arruffata vintage da Sunset Strip: desideri esauditi!
Per gentile concessione di alcune macchinazioni della trama che non è importante raccontare, l’intera banda si ritrova nel Sopramondo, con la sfera magica al seguito, e si allea con Steve, e ci sono esplosioni e inseguimenti, e tutto quel che deve accadere più o meno accade. Black, con il quadrante perennemente bloccato sulle 11, canta una canzone sui polli di lava che non regge il confronto con la sua canzoncina di Super Mario Bros. – Il film, ovvero Peaches. Inoltre, uno di quegli abitanti grugnenti arriva nell’Idaho e Jennifer Coolidge si innamora di lui. Ci sono Easter Eggs e inside jokes a bizzeffe, e i fan potranno finalmente vedere come appaiono i Creeper – immaginate dei dildo ambulanti che esplodono – in CGI.
Indipendentemente dal fatto che abbiate mai giocato a Minecraft o meno, riconoscerete la natura di gag infinita, le strizzatine d’occhio e l’ammiccante saccenza messa in mostra qui. Un film Minecraft è essenzialmente la versione di 101 minuti di uno spot. Anch’esso presenta un prodotto, e l’utente o compra quello che vende in nome del guadagno sul fandom e sul potere delle star, o non lo compra. Come per il gioco stesso, la scelta è vostra. Solo che non vogliamo essere noi a informare Dio di ciò che le sue creazioni hanno fatto per produrre questo pasticcio.