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Michael Stipe è l’unico food blogger che valga la pena seguire

L'ex cantante dei R.E.M. è a Milano e le sta suonando e cantando a chiunque. No, la musica e l'arte stavolta non c'entrano nulla: qua si parla di cibo, e in fatto di tagliatelle, aperitivi, insalate e affini, Michael dimostra di saper dare il lungo a chiunque

Foto: Instagram

Dimenticate giornalisti marchettari, influencer che non sanno distinguere un Prosecco da un Franciacorta, food blogger che in preda alla FOMO rimbalzano da un locale all’altro a suon di hashtag #posticini: in fatto di cibo, Michael Stipe ha dimostrato di saper dare il lungo a chiunque.

Il nostro è tornato recentemente su Instagram – a novembre 2022 – dopo una lunga assenza, ma già da una manciata di post si capisce che sa il fatto suo: ama l’accoppiata birra e ostriche (di cui io stessa sono strenua sostenitrice da tempo immemore); non disdegna i succhi vitaminici a base di zenzero e curcuma, abbinati a zupponi rigorosamente in palette (come sottolinea l’amica Helena Christensen, «color coordination is key for one’s health»); ama sperimentare con verdure cinesi crauti, tempeh e fagioli neri, concedendosi però qualche strappo al regime salutistico con i marshmallows Peeps; sa che pranzare sotto il sole del Madison Square Park spiluccando una bella insalata di Inday è uno dei piaceri della vita.

Quindi insomma non stupisce che Michael, arrivato a Milano (forse per la Design Week), abbia saputo scegliere accuratamente i locali dove concedersi apertivi e pranzi. Vado in ordine: la Fondazione Prada, non a caso, dato che da anni si dedica con costanza alla sua altra attività – l’arte – e che a fine 2023 sarà protagonista di una mostra personale alla Fondazione ICA Milano (a un tiro di schioppo dal quartier generale della Signora Prada), curata da Alberto Salvadori. (Nota a margine, il commento dell’amica Patti Smith – «What a great picture. Makes me miss you more» – mica pizza e fichi, tanto per restare in tema.)

Dulcis in fundo, il «Perfect long Italian Sunday Brunch» all’Ostreria Fratelli Pavesi, storica e ruspante osteria “di culto” situata nelle valli piacentine, in compagnia di una manciata di amici compreso Diego Rossi, tra tortelli, tagliatelle, insalate gordissime e quello che ha tutta l’aria di essere un giro finale di dry vermouth. Pure qui, arriva puntuale l’amica Patti – «As only in Italy. Cara Italia (più cuoricino)» –, insieme ai fan che lodano la capacità di Stipe di godere dei «life’s simple pleasures».

E dopo l’arte e il cibo c’è spazio anche per la musica: la nuova canzone solista di Michael Stipe, Give Me a Hand, co-prodotta da Andy LeMaster (che ha già collaborato con l’ex cantante dei R.E.M. ad esempio per i singoli Your Capricious Soul, Drive to the Ocean, Future, If Future), verrà pubblicata in occasione dell’Earth Day, ovvero il prossimo 22 aprile; i ricavati saranno devoluti in beneficenza a Earth Percent, organizzazione fondata da Brian Eno a sostegno di iniziative ambientaliste.

E chissà se, tra un vernissage e una pastasciutta, prima o poi non sarà pure il turno di un live: noi, preventivamente, incrociamo le dita.

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