MasterChef 12, le pagelle della finale: il sortilegio del Sottosopra
Nell’ultimo round che precede la finalissima, solo chi si gioca il tutto per tutto si porta a casa la vittoria (e con ogni probabilità pure un taglio di capelli decente)
Nell’ultimo round che precede la finalissima, solo chi si gioca il tutto per tutto si porta a casa la vittoria (e con ogni probabilità pure un taglio di capelli decente)
Siamo agli sgoccioli, e l'ansia da prestazione (nonché la sfiga) può giocare dei brutti tiri: tra incartamenti su sé stessi, complessi di Aristotele e dolori da ciclo, ecco chi ce l'ha fatta e chi no
Carlo Cracco e il suo food travelogue sono tornati: maturi, sexy, prontissimi a farci crepare delle risate. Persino quando si tratta dei dad jokes dello chef più cattivo (e irresistibile) che ci sia
Ci lascia (finalmente) il nostro sfavorito, e allo stesso tempo uno dei preferiti scivola e si rialza come fanno i veri campioni: siamo alle battute finali, quando pure una semplice melanzana bagnata con lo yogurt può costarti la reputazione
Continua imperterrita l'inspiegabile parabola del concorrente più insopportabile, resa ancora più amara dall'eliminazione di una delle nostre favorite: Laura se n'è andata e – ahinoi – non torna più
Dai conigli arrosto annaffiati da Beaujolais di ‘The Last of Us’ al cheeseburger di ‘The Menu’: che si tratti di un’apocalisse zombie o di uno chef psicopatico, l’unico modo per sottrarsi alla morte è il piacere del cibo. E stando così le cose, noi siamo già fottuti
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a mangiarsi gli altri. Tradotto: ritrovarsi tra la mani una frolla cruda o una pasta non risottata è passibile di scomunica – ehm, di eliminazione
Torna uno degli ospiti più adorati di sempre, ed è subito amore; se da un lato Hue ci regala l'aforisma migliore di questa edizione, dall'altro viene ribadito un vecchio adagio: si salva chi è furbo e paraculo
Tra sfide calcistiche, il ritorno del mappazzone e minestroni a sorpresa, al cooking talent vince chi esce fuori di testa. Almeno per lo spazio di un piatto
Tra conferme, inaspettate sorprese, cocenti (ehm) delusioni e insopportabili opportunismi, decretiamo ufficialmente finita la fase del rodaggio per giudici, concorrenti e pubblico: tutti i vincenti e i perdenti
La vera sorpresa è lo chef ospite, che vorremmo come giudice fisso. Il resto è “quando la mystery box si fa nera, i duri cominciano a giocare”: ecco chi sono i veri eroi (finora)
Lacrime e sangue (nel vero senso della parola), ma anche chiacchiere (troppe), l'ennesima conferma dello charme da vendere di Giorgio Locatelli, e l'ospite d'onore della puntata: un lingotto di cioccolato da orgasmo
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