Metti una sera in vigna a Locus Festival, con i vini Tormaresca e Vinicio Capossela | Rolling Stone Italia
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Metti una sera in vigna a Locus Festival, con i vini Tormaresca e Vinicio Capossela

Per Vito Palumbo dell'azienda vinicola pugliese, vino e musica parlano la stessa lingua. Da dieci anni, questo legame si concretizza durante i giorni di Locus Festival, dove, alla Tenuta Bocca di Lupo, va in scena la Puglia che non vi aspettate

tenuta bocca di lupo

Tenuta Bocca di Lupo

Credits: Umberto Lopez

Metti una sera, a Minervino Murge (BT), una data del Locus Festival, i vini di Tormaresca, cantina pugliese della famiglia Antinori, e l’intuizione, arrivata dieci anni fa, di unire il vino alla musica e ai concerti, imbastendo così un racconto nuovo di quello che, troppo spesso, rimane un genere di piacere relegato ai tecnicismi e alle aure di sintomatico mistero.

Metti che tutto questo accada, anche se, in realtà, è giù sul calendario: il 28 giugno comincia a Locorotondo (Bari) Locus Festival, ideato e organizzato da Bass Culture con la direzione artistica di Gianni Buttiglione e arrivato quest’anno alla sua diciannovesima edizione, e, sparsi sul territorio del tacco d’Italia, passeranno Cosmo, Calcutta, Salmo & Noyz Narcos, ma anche Glen Hansard, Simple Minds, Subsonica, Daniela Pes, Fulminacci, Marco Castello, Sama’ Abdulhadi, Robert Plant e Nas, il “re del rap”, in una programmazione che ci traghetterà attraverso l’estate e arriverà fino all’autunno (l’ultima data, proprio quella di Robert Plant, sarà l’8 ottobre al Teatro Petruzzelli di Bari).

La scena che vi descrivevamo all’inizio, invece, accadrà sabato 20 luglio, quando Locus ospiterà Vinicio Capossela nella cornice di Tenuta Bocca di Lupo, nella zona DOC di Castel del Monte e cuore della Murgia barese. Bocca di Lupo è una dei due “luoghi” di Tormaresca (l’altro è Masseria Maìme in Salento), e il suo territorio non ospita solo vitigni autoctoni: lunga è infatti la tradizione che lega questo angolo di Puglia alla musica, dalle sue parti sono transitati i Kings of Convenience e Venerus, per dirne due.

Architetto  di tutto è Vito Palumbo, Amministratore Delegato Tormaresca e legato per famiglia a Bocca di Lupo. Con lui abbiamo fatto quattro chiacchiere alla vigilia di Locus, per farci raccontare la visione dietro il (desiderato) bicchiere di vino e tracciare un bilancio di questo decennio di collaborazione all’insegna della musica.

Com’è nata la collaborazione tra Tormaresca e Locus?
Comincio con il dire che, come azienda, abbiamo sempre sentito di dovere di contribuire culturalmente e artisticamente a ciò che la Puglia può offrire, e lo vogliamo fare sia sostenendo i giovani talenti della zona, che portando grandi nomi vicino a chi vive la regione tutti i giorni. E lo volevamo fare naturalmente partendo da ciò che facciamo, dunque il vino. Nello specifico poi, e nella pratica, l’idea alla base della collaborazione era quella di associare vino e musica attraverso i concerti. È un’idea che abbiamo ripreso da alcune aziende della Napa Valley in California, volevamo fare un festival di musica in cui il vino fosse protagonista, non solo con la bevuta, ma con tutta l’esperienza che ci gira attorno: location, line up, così via. Per questo abbiamo organizzato delle serate in masseria in Valle d’Itria, a Trani alla cattedrale sul mare, a Fasano in una piazza barocca meravigliosa, a Bari alla Fiera del Levante, … Volevamo creare una comunità, dire al nostro pubblico: da noi troverete una scelta artistica interessante, location anche turistiche se vorrete. Ma sempre per scoprire qualcosa di nuovo e bere bene, superando l’idea che la birra sia la regina della stagione degli eventi estivi.

Com’è stata la risposta del pubblico? È andato tutto come ve l’eravate immaginato?
Ci sono state delle sorprese. Inserirsi in questo contesto ci ha insegnato delle cose sul nostro stesso vino, soprattutto sul Calafuria, che è il nostro rosé. Abbiamo visto che la bevibilità era ottima, che faceva piacere al pubblico, e che andava forte anche tra i giovani. È un consumo versatile, che sa sostituirsi al cocktail o alla birra, ma anche allo Champagne. E dunque, sempre imparando dai francesi, avevamo bisogno di un supporto di marketing adeguato, importante. Da anni poi una delle date di Locus si tiene alla nostra tenuta Bocca di Lupo, nell’Alta Murgia. Lì in passato hanno già suonato Venerus, Giorgio Poi, i Kings of Convenience, quest’anno invece avremo Vinicio Capossela. È un posto lontano dall’immaginario classico della Puglia e del Salento, diciamo che le persone ce le devi trascinare. Proprio per questo è stato ancora più emozionante organizzare questi eventi, tra vigneti e palco. Naturalmente è importante anche trovare l’artista giusto, Capossela per esempio è un amante del vino e ha fatto un disco intero sulla Puglia e sulla taranta. Sembra una chiusura del cerchio. Comunque, lavorare in questo modo, con artisti che abbiano a cuore i nostri stessi valori, è fondamentale per noi. Io sono un grande appassionato di musica. Gianni Buttiglione, direttore artistico del festival, si confronta con me sul cartellone, nello specifico su Bocca di Lupo ragioniamo sempre insieme.

Come descriveresti il rapporto tra vino e musica?
Il vino per me è una forma d’arte. Quando parlo di vino faccio sempre riferimenti alla musica, banalmente sia quando si parla di stile che di popolarità. A volte si criticano i vini di grande successo, che è un po’ come criticare i Beatles perché hanno venduto troppi dischi. L’idea, nel vino come nell’arte, è quella di fare qualità assoluta, ma parlando al più ampio numero di persone possibile. Così noi lavoriamo sull’esempio della musica e siamo orgogliosi di fare dei vini che sappiano parlare anche la lingua del pop.

Qual è il vino che va per la maggiore durante il Locus?
Il Calafuria sempre, il Rosato. A prescindere dalla stagionalità, il Calafuria è un pop alto, si parla di un vino di grande successo che non sacrifica però nemmeno un lembo di stile o qualità. È ben prodotto come un disco di Taylor Swift.

Qual è l’identikit musicale di chi beve Tormaresca?
Assolutamente trasversale, come la line up del festival, che va da Nas, ad agosto, a Robert Plant a ottobre. Robert Plant, peraltro, è il vero motivo per cui abbiamo iniziato questa partnership dieci anni fa. Averlo in Puglia era il mio sogno, e l’anno scorso ce l’abbiamo fatta. È stato bellissimo, abbiamo cenato insieme, e ha molto apprezzato il nostro Fiano.

Questo il calendario completo di Locus Festival 2024 – “It Was Written”:

Venerdì 28 giugno – Bari – Fiera del Levante
Calcutta
Sabato 29 giugno – Bari – Rotonda via Paolo Pinto
Salmo & Noyz Narcos
Sabato 29 giugno – Bari -Teatro Petruzzelli
Glen Hansard
Domenica 30 giugno – Bari – Rotonda via Paolo Pinto
Simple Minds
Venerdì 12 luglio – Alberobello (BA) Trullo Sovrano – ingresso libero
Musical Box presenta: Coca Puma
Sabato 13 luglio – Alberobello (BA) Largo Martellotta – ingresso libero
Colapesce Dimartino
Domenica 14 luglio – Alberobello (BA) Trullo Sovrano – ingresso libero
Musical Box presenta: Massimo Silverio 
Sabato 20 luglio – Minervino Murge – Bocca di Lupo
Vinicio Capossela
Lunedì 22 luglio – Ostuni (BR) Campo Boario
Toto
Sabato 27 luglio – Fasano (BR) Piazza Ciaia
Marcus Miller, Matteo Mancuso
Domenica 28 luglio – Fasano (BR) Piazza Ciaia – ingresso libero
Serena Brancale
Mercoledì 7 agosto – Locorotondo (BA), Masseria Ferragnano
Fat Freddy’s Drop, Channel One
Giovedì 8 agosto – Locorotondo (BA), Piazza Moro
Musical Box presenta: Galliano
Venerdì 9 agosto – Locorotondo (BA), Piazza Moro
Musical Box presenta: Kassa Overall
Sabato 10 agosto – Locorotondo (BA), Masseria Ferragnano
Subsonica, Daniela Pes, Deena Abdelwahed
Domenica 11 agosto – Locorotondo (BA), Masseria Ferragnano
Yussef Dayes, Bassolino, I Hate My Village, Coco Maria
Lunedì 12 agosto – Locorotondo (BA), Masseria Ferragnano
Nas, TY1, DJ Tuppi & Moddi MC
Martedì 13 agosto – Locorotondo (BA), Masseria Ferragnano
Fulminacci, Marco Castello, okgiorgio
Mercoledì 14 agosto – Locorotondo (BA), Masseria Ferragnano
Meute, Cosmo, Sama’ Abdulhadi
Martedì 8 ottobre – Bari, Teatro Petruzzelli (EVENTO EXTRA)
Robert Plant Saving Grave 

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Tutti i link su www.locusfestival.it