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137 anni portati benissimo (dentro una bottiglia): Glenfiddich lancia ‘Time Reimagined’

Il brand di single malt più venduto e premiato del mondo celebra la sua storia unica e inimitabile con tre whisky invecchiati trenta, quaranta e cinquant’anni, che celebrano gloriosamente passato e presente

Quanto sono cruciali il tempo, la passione e la perseveranza in una storia imprenditoriale di successo? Quella di Glenfiddich ne è la conferma più lampante. William Grant nacque nel 1839 a Dufftown, in Scozia, pronipote dell’Alexander Grant che combatté nella ribellione giacobita contro il casato di Hannover. Sopravvissuto alla battaglia di Culloden, Alexander si rifugiò nella contea di Banffshire, dove la sua famiglia e le generazioni successive si dedicarono all’allevamento del bestiame. William non fece eccezione, e le colline in cui portava sin da piccolo i greggi a pascolare diventarono una sorta di seconda casa. Crescendo, lavorò prima come calzolaio e poi come contabile presso la distilleria locale, assunto nel 1866 in virtù dell’ottima educazione impartitagli.

Lì avvenne il colpo di fulmine: s’appassionò alla produzione di whisky, divenne direttore e per i vent’anni successivi cercò d’imparare i segreti del mestiere, carpendo ricette, trucchi, metodi e risparmiando ogni singolo centesimo per inseguire il proprio sogno. Nell’estate del 1886, ormai quarantasettenne, si licenziò, acquistò la terra, i materiali e i macchinari necessari e costruì la Glenfiddich Distillery – in gaelico “valle dei cervi” – con l’aiuto dei sette figli maschi e delle due figlie femmine. Il giorno di Natale del 1887, la distilleria iniziò a produrre, aprendo la strada allo Scotch whisky single malt, una specie di rivoluzione per un’epoca contraddistinta da formule unicamente blended.

Nell’estate del 1886, l’allora quarantasettenne imprenditore e distillatore scozzese William Grant, insieme ai suoi sette figli maschi e alle due figlie femmine, decise di realizzare l’ambizione di una vita, iniziando a costruire la propria distilleria manualmente, pietra su pietra. Dopo un solo anno di lavoro nacque Glenfiddich, in gaelico “valle dei cervi”, una delle poche distillerie di single malt a rimanere a oggi interamente a conduzione familiare e a vantare lo Scotch Whisky Single Malt più premiato al mondo.

Il whisky Glenfiddich della William Grant & Sons ebbe talmente tanto successo che nel 1892 arrivò una seconda distilleria accanto a Dufftown, la Balvenie Distillery. La figlia di William, Isabella, sposò Charles Gordon, che divenne il primo venditore dell’azienda: nel 1909 Charles visitò l’Estremo Oriente, e lì cominciò ad assicurarsi nuovi clienti e una redditizia fonte di business. Solo cinque anni dopo, nel 1914, aveva già stabilito reti di distribuzione in trenta Paesi.

In pieno proibizionismo l’azienda – contro ogni aspettativa – decide di non sospendere la produzione di whisky, non perdendo mai fiducia nell’avvento di tempi migliori: durante il decennio peggiore di sempre per l’industria degli alcolici, Glenfiddich è una delle sole sei distillerie ancora operative in Scozia. Non solo: investe nella presenza di ramai in loco, ricercando professionalità parecchio abili (e rare) sempre a disposizione per costruire e curare i preziosi alambicchi in rame che – insieme alla trinità composta da acqua, lievito e malto d’orzo – costituiscono l’anima del whisky.

La visione della famiglia si rivelerà corretta, e da segreto ben custodito degli scozzesi, il single malt di Glenfiddich conquista i consumatori di tutto il mondo, sino ad allora abituati a bere blended whisky, e lo rende il più venduto e premiato single malt whisky di sempre. Attualmente Glenfiddich è venduto in oltre 180 Paesi nonostante il brand sia una delle poche distillerie di single malt interamente di proprietà familiare, tuttora prodotto nella stessa distilleria che William Grant e i suoi figli costruirono nel 1886.

Una storia e una supremazia che continuano da più di 130 anni, suggellate dal lancio di Time Reimagined, una collezione di tre whisky invecchiati trenta, quaranta e cinquant’anni che collegano gloriosamente il passato e il presente. Lo scorrere e l’importanza del tempo vengono racchiuse e interpretate in ogni singola bottiglia, che celebra i tre concetti – tempo simultaneo, sospeso e cumulativo – espressi dai whisky, come sottolinea Brian Kinsman, Malt Master di Glenfiddich: «Nella produzione del whisky, spesso si parla del ruolo del Malt Master ed è nostra responsabilità trovare il delicato equilibrio fra il giusto del whisky e l’intensità della botte di quercia. ma non sempre siamo a conoscenza di come ogni botte, ogni bottiglia, sia assolutamente unica grazie al tempo che ha trascorso invecchiando. Sia la natura che il tempo, giocano ruoli cruciali nel rendere il gusto del whisky com’è, e  Glenfiddich’s  Time Reimagined rende omaggio a questo processo e al liquido squisito che contribuisce a creare».

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