A causa del Coronavirus il mondo dello sport si è bloccato, ma ci sono discipline che, più di altre, hanno fatto sentire la loro assenza. Il pensiero va certo al basket, ma anche pensare al circus della Formula 1, che chiude baracca e burattini in attesa di tempi migliori, lascia sbigottiti. Per fortuna, arrivano in soccorso i videogiochi.
Infatti, mentre i boss della Formula 1 cercano di capire come evolverà la situazione sanitaria, in modo da programmare il futuro delle corse su pista, Liberty Media, tenutaria dei diritti dell’evento, si è subito attivata per rinfocolare l’ardore dei fan con prove su pista virtuale. E così ecco Formula 1 Virtual Series, vale a dire la Formula 1 ai tempi del Coronavirus.
DI base è il Gran Premio a tutti gli effetti, ma si gioca nei videogame. E così, ogni weekend in cui era programmata una corsa, vera, se ne tiene la controparte virtuale utilizzando l’eccellente simulatore F1 2019 di Codemasters. I partecipanti sono piloti provenienti dalla Formula 1, ma anche dalla GP2 e da un nutrito gruppo di special guest appassionati di motori.
La prima gara si è tenuta dunque il 22 marzo, nella versione virtuale del circuito del Bahrain Interantional Circuit a Sakhir, e a visto vincere Guanyu Zhou con la sua Renault. Il tasso tecnico è stato molto basso, forse per via della scarsa preparazione dei piloti che pensavano fosse un gioco da ragazzi adattarsi alla simulazione elettronica.
Il giorno 8 aprile si è invece tenuta la seconda sfida, molto più accesa ed entusiasmante anche in virtù dello spettacolare circuito australiano, scenario della gara. Alla fine si è imposto il “debuttante” (nello esport) Charles Leclerc, davanti a Christian Lundgaard (Formula 2) e George Russell (F1 Williams). Delude di nuovo Lando Norris, pilota McLaren famoso anche per la sua abilità nei videogame di simulazione. È stato vittima di una connessione Internet precaria che gli ha reso impossibile partecipare al meglio.