La situazione finanziaria di Gamestop non accenna a migliorare e prima della fine dell’anno fiscale tra i 180 e 200 negozi in tutto il mondo rischiano la chiusura. A rivelarlo è stato il CEO della catena, George Sherman, che nell’ultima chiamata con gli investitori ha parlato di un processo di ristrutturazione aziendale che mira, in primo luogo, a tagliare via tutti quei punti vendita con bassi profitti. Si passerà poi a una seconda fase di valutazione di costi e opportunità che con molta probabilità porterà a una “seconda ondata di chiusure ancora più significativa” nei prossimi due anni, stando alle parole dell’amministratore delegato.
Le cose dunque non si mettono per niente bene per i dipendenti della multinazionale, che solo nel mese di agosto aveva già licenziato più di 200 dipendenti tra responsabili e addetti alle vendite, colpendo anche una buona parte della redazione della rivista Game Informer, che fa capo all’azienda.
Tuttavia, per Sherman la situazione non appare così nera e si dice certo che le vendite dei videogiochi su supporto fisico riprenderanno a crescere con l’arrivo delle nuove console.
“La nostra previsione è che i giochi verranno lanciati in entrambi i formati con il nuovo ciclo esattamente come avviene ora – ha dichiarato –, e ci aspettiamo di guadagnare la nostra parte da entrambi i mercati. Ovviamente, quando si tratta di mercato fisico abbiamo un margine di guadagno molto, molto significativo. E il formato retail è ancora oggi una porzione importante dell’intero mercato dei videogiochi”.