Adriano Celentano è un cantante e attore italiano attivo dal 1956, considerato l’artista che ha portato in Italia in rock and roll. È anche una voce particolarmente attiva e ascoltata sul tema dei diritti e delle libertà.
L’infanzia e gli esordi negli anni Cinquanta
Adriano Celentano, nato il 6 gennaio 1938 a Milano, è cresciuto nel quartiere di Greco. I suoi genitori, originari di Foggia, si sono trasferiti in Piemonte e poi in Lombardia per lavoro. Adriano, il fratello minore di tre sorelle, ha abbandonato presto la scuola e ha lavorato in vari mestieri, tra cui orologiaio. Fin da giovane ha coltivato la passione per la musica e ha iniziato a suonare la chitarra a quindici anni.
Adriano Celentano, da adolescente, si appassiona al rock and roll dopo aver scoperto il film “Il seme della violenza” nel 1955. Decide di diventare un cantante formando il gruppo dei Rock Boys con i fratelli Ratti e il pianista Enzo Jannacci. Nel 1956, durante un concerto, Celentano incontra un gruppo di rock’n’roll proveniente da Roma, guidato da Little Tony. In seguito, il pianista Enzo Jannacci introduce Giorgio Gaber nel gruppo. Nel 1957, Celentano si esibisce al primo festival del Rock and Roll e Danze Jazz a Milano, ottenendo grande successo. Dopo il festival, il gruppo subisce alcuni cambiamenti di formazione e Celentano incontra Miki Del Prete, che diventerà un suo collaboratore e autore di alcune canzoni.
Nel 1958, Celentano firma un contratto discografico con l’etichetta Music, ma le prime incisioni di cover di rock’n’roll americani non ottengono successo. Tuttavia, con il passaggio alla Jolly e l’inizio delle registrazioni di brani in italiano, Celentano ottiene i suoi primi successi. Nel 1959, vince il Festival Adriatico della Canzone di Ancona con il brano “Il tuo bacio è come un rock”, che diventa un grande successo di vendite. Da quel momento, Celentano diventa una figura di rilievo nella scena musicale italiana e riceve un crescente numero di lettere dai fan. Il successo di Celentano continua a crescere e si afferma come uno dei principali artisti del rock italiano degli anni ’60.
Gli anni Sessanta
Negli anni Sessanta, la carriera di Adriano Celentano è caratterizzata da numerosi successi e cambiamenti. Nel 1959, si esibisce in vari locali con diversi musicisti, tra cui il batterista Gianni Dall’Aglio e il chitarrista Gino Santercole. Nel 1960, forma il gruppo “I Ribelli” con l’aggiunta di altri membri come il sassofonista Pino Sacchetti. Nel 1961, la formazione si completa con l’ingresso di Natale Massara, Detto Mariano e Giannino Zinzone. Durante questo periodo, Celentano partecipa anche a diverse produzioni cinematografiche, incluso il film di Federico Fellini “La dolce vita”.
Nel 1960, viene pubblicato il suo primo album e il successo arriva con il singolo “Impazzivo per te”. Nel 1961, partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “24 mila baci”, che diventa molto popolare anche per via del suo atteggiamento provocatorio durante l’esibizione. Un altro successo di quell’anno è “Nata per me”. Nel frattempo, Celentano crea la sua etichetta discografica chiamata Clan, coinvolgendo parenti, amici e nuovi talenti come Don Backy e Pilade.
Tuttavia, la sua esperienza con la casa discografica Jolly, che lo accusa di inadempienze contrattuali, causa problemi legali. La causa si conclude nel 1965 con la vittoria di Celentano. Nonostante il successo del Clan, l’etichetta si scioglie dopo sei anni a causa dei contrasti tra i membri e dei problemi contrattuali. Durante questo periodo, Celentano continua a riscuotere successi con canzoni come “La festa” e “Pregherò”.
Nel 1966, dopo cinque anni di assenza, Celentano torna al Festival di Sanremo con la canzone “Il ragazzo della via Gluck”, che diventa un successo di vendite e una delle sue canzoni più note. Il testo della canzone, scritto da Luciano Beretta e Miki Del Prete, racconta dettagli dell’infanzia e dell’adolescenza di Celentano e affronta il tema dell’ecologia e della speculazione edilizia, che diventeranno tematiche ricorrenti nella sua carriera. Nel 1968 Adriano Celentano trova il successo internazionale con la sua versione di “Azzurro” di Paolo Conte, che diventerà una delle canzoni italiane più ascoltate in tutto il mondo.
Gli anni Settanta
Negli anni Settanta, Adriano Celentano si afferma come uno dei maggiori artisti musicali italiani. I suoi successi si susseguono costantemente nelle classifiche. Nel 1971, partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Sotto le lenzuola” e si distingue con brani come “Viola” e “Er più”. Nel 1972, ottiene un grande successo con “Un albero di trenta piani”, brano ecologista che critica la speculazione edilizia e l’inquinamento. Questa canzone, considerata il primo rap italiano, entra addirittura in classifica negli Stati Uniti prima che in Italia.
Nello stesso periodo, Celentano pubblica l’album “I mali del secolo”, in cui affronta temi sociali come la droga e la crisi della famiglia. La canzone “Prisencolinensinainciusol”, caratterizzata da suoni sconclusionati pseudo-inglesi, diventa un successo mondiale e viene considerata il seme del rap italiano. La canzone è diventata un fenomeno virale di Internet. Nel 1973, Celentano annuncia la sua partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “L’unica chance”, ma a causa di una gastrite si ritira all’ultimo momento. Tuttavia, continua a riscuotere successo con il singolo “Bellissima” nel 1974.
Nel 1976, Celentano torna alle tematiche sociali con il brano “Svalutation”, che analizza la situazione italiana dell’epoca. Questo periodo segna anche il suo ritorno ai concerti, dopo sei anni di assenza, e diventa il primo artista italiano a utilizzare gli stadi per le sue esibizioni. Nel 1978, con i singoli “Ti avrò” e “Soli”, effettua un nuovo tour negli stadi, riscuotendo grande successo di pubblico.
Parallelamente alla sua carriera musicale, Celentano si afferma anche come attore. Lavora con registi famosi come Dario Argento e recita in film come “Yuppi du” nel 1974, che diventa un successo anche grazie alla canzone omonima scritta da Celentano. Nel 1978, dirige il suo terzo film, “Geppo il folle”, e inizia una fruttuosa collaborazione con i registi Castellano e Pipolo, con cui gira commedie di successo come “Zio Adolfo in arte Führer” e “Mani di velluto”, ottenendo grande apprezzamento da parte del pubblico.
Gli anni Ottanta
Negli anni Ottanta, Adriano Celentano si distingue sia nel campo cinematografico che in televisione. Nel 1980, rilascia un’intervista in cui parla della sua fede, della sua lotta per l’ambiente e del suo essere cattolico praticante. Nello stesso anno, recita in diversi film come “Qua la mano” e “La locandiera”. Nel 1981, riprende la collaborazione con Castellano e Pipolo in “Asso” e “Innamorato pazzo”, ottenendo ottimi incassi al botteghino. Negli anni successivi, continua a lavorare nel cinema con successi come “Grand Hotel Excelsior” nel 1982 e “Segni particolari: bellissimo” nel 1983. Nel 1985, dirige il suo ultimo film, “Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì”, che non riscuote il successo sperato.
In campo musicale, Celentano pubblica due album di cover intitolati “I miei americani…”, che ottengono un buon successo di vendite. Nonostante l’impegno nel cinema, continua a incidere regolarmente. Nel 1987, diventa conduttore del programma televisivo “Fantastico”, che batte tutti i record di audience grazie alle sue provocazioni e alle sue frecciate. In una puntata, invita gli spettatori a spegnere il televisore per 5 minuti, una richiesta che viene accolta da milioni di persone. Celentano si fa anche promotore di uno scherzo televisivo, chiedendo al pubblico di sintonizzarsi su Canale 5 per un minuto, in contrasto con la guerra degli ascolti dell’epoca.
Con gli anni Ottanta finisce anche l’intensa attività di attore di Celentano, che decide di diradare le sue apparizioni in televisione e di dedicarsi ad altri progetti. Nonostante ciò, rimane una figura di grande impatto e influenza nel panorama dell’intrattenimento italiano.
Gli anni Novanta
Negli anni Novanta, Adriano Celentano continua la sua carriera con successo. Nel 1991 pubblica l’album “Il re degli ignoranti” insieme al libro omonimo, ottenendo un ottimo riscontro di vendite. Per promuovere il lavoro, conduce uno show televisivo speciale intitolato “Adriano Celentano a Notte Rock”, in cui esegue le nuove canzoni e risponde alle domande del pubblico. Nel 1992, torna in televisione con lo show “Svalutation”, ottenendo un grande successo di pubblico. Nello stesso anno, esce il film “Jackpot”, che si rivelerà essere il suo ultimo, riscuotendo un insuccesso critico e commerciale.
Nel 1994, Celentano pubblica l’album “Quel punto”, che suscita polemiche per i temi trattati. L’album viene ritirato dal mercato per problemi di copyright, ma successivamente viene ripubblicato con una versione alternativa del brano “Uh…Uh…”. Nello stesso anno, Celentano torna a esibirsi dal vivo con un tour italiano ed europeo che registra il tutto esaurito, segnando un record di circa 500.000 biglietti venduti. Nel 1995, tiene un concerto a Lourdes e produce l’album “Arrivano gli uomini”. Nel 1998, pubblica un album di grande successo insieme a Mina, chiamato semplicemente “Mina Celentano” cui fa seguito il vendutissimo album “Io non so parlar d’amore” nel 1999, considerato un punto di svolta artistica.
Nel campo televisivo, Celentano presenta lo show “Francamente me ne infischio” nel 1999, affiancato da Francesca Neri. Lo spettacolo ottiene alti ascolti e viene premiato con la Rosa d’Argento al festival “La Rose d’Or de Montreux”.
Il nuovo millennio: gli Anni Zero
Negli anni Duemila, Adriano Celentano continua a ottenere successi con la pubblicazione di album di grande impatto. Nel 2000, esce “Esco di rado e parlo ancora meno”, che raggiunge un notevole successo con 1.800.000 copie vendute. L’album contiene canzoni scritte da Ivano Fossati e dallo stesso Celentano, tra cui il singolo di successo “Per averti”. Nel 2002, pubblica l’album “Per sempre”, il terzo consecutivo con gli autori Mogol e Bella, che vende quasi un milione di copie. Vengono estratti tre singoli di successo: “Confessa”, “Mi fa male” e “Per sempre”.
Nel 2004, Celentano si esibisce al Festival di Sanremo, dove presenta un monologo sulla politica e la televisione, seguito da una versione riarrangiata di “Rip it up”. Nello stesso anno, pubblica il nuovo album “C’è sempre un motivo”, che include canzoni di Mogol, Gianni Bella e un duetto in lingua creola con Cesária Évora. Questo album si distingue per la varietà di generi musicali affrontati da Celentano, che spaziano dal melodico al rock e al jazz.
Nel 2005, Celentano torna a condurre un programma televisivo con “Rockpolitik” su Rai 1, ottenendo un grande successo di ascolti. Numerosi ospiti di fama internazionale partecipano allo show, tra cui Roberto Benigni, Eros Ramazzotti, Patti Smith, Luciano Ligabue e Carlos Santana. Nel 2006, viene pubblicato un libro omonimo scritto da Celentano e Mariuccia Ciotta, che racconta la storia del programma.
Nel 2007, Celentano pubblica l’album “Dormi amore, la situazione non è buona”, che ottiene un’accoglienza positiva dalla critica e vince quattro dischi di platino con la vendita di 400.000 copie in un mese e mezzo. Lo stesso anno, presenta lo spettacolo televisivo “La situazione di mia sorella non è buona”, dedicato al pianeta Terra. Nel 2008, Celentano si esibisce durante il centenario dell’Inter, squadra di cui è un grande tifoso, e lancia il singolo “Sognando Chernobyl”, che rappresenta una denuncia contro i fenomeni distruttivi del pianeta.
A fine 2008, viene pubblicato l’album “L’animale”, una compilation divisa in due CD: uno con canzoni d’amore e l’altro con brani più impegnati. Tra le tracce, spicca l’inedito “La cura”, una canzone di Battiato reinterpretata da Celentano. Questo album conferma la longevità e la capacità di reinventarsi del celebre artista italiano.
Gli anni Dieci e Venti
Nel 2011, Adriano Celentano si fa sentire in vista dei referendum abrogativi, invitando a votare sì per contrastare il ritorno dell’energia nucleare in Italia. Partecipa a trasmissioni televisive e sostiene Giuliano Pisapia come candidato sindaco di Milano. Sempre nel 2011, pubblica il suo nuovo album di inediti dopo quattro anni di assenza, intitolato “Facciamo finta che sia vero”. L’album ottiene un grande successo e vince il triplo Disco di Platino. Celentano si esibisce anche in concerti di beneficenza.
Nel 2012, torna al Festival di Sanremo dopo otto anni di assenza come ospite. Durante la sua partecipazione, affronta temi come religione, politica e critica i giornali cattolici. Le sue dichiarazioni suscitano polemiche e attacchi dai media. Sempre nel 2012, Celentano fa due concerti evento all’Arena di Verona, chiamati Rock Economy. Gli spettacoli vengono trasmessi in diretta su Canale 5 e registrano un grande successo di pubblico.
Nel 2013, sostiene l’amico Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni politiche in Italia. Pubblica il singolo “Ti fai del male”, che invita a votare e a scrivere una nuova storia per l’Italia. Nel 2013 e nel 2014, Celentano continua a pubblicare singoli e partecipa a programmi televisivi speciali dedicati alla sua musica. Durante un’intervista, chiede la grazia per Fabrizio Corona al presidente della repubblica.
Nel marzo 2015, iniziano a circolare voci su una nuova collaborazione artistica tra Adriano Celentano e Mina. Queste indiscrezioni diventano sempre più persistenti nei mesi successivi. Nel 2016, viene confermato ufficialmente che i due cantanti stanno registrando un nuovo album di brani inediti, intitolato “Le migliori”. Le registrazioni avvengono negli studi di Celentano a Galbiate e di Mina a Lugano. L’album viene pubblicizzato con il singolo “Amami Amami” e uno speciale televisivo che include interviste e videoclip esclusivi. “Le migliori” diventa l’album più venduto del 2016, superando le 100.000 copie vendute e ottenendo 5 dischi di platino. Nel 2017, viene pubblicato un nuovo singolo intitolato “Eva” e successivamente un album intitolato “Tutte le Migliori”, che include i successi dei due artisti sia da solisti che in coppia. In occasione degli 80 anni di Celentano, vengono trasmessi programmi speciali in sua celebrazione su diverse reti televisive italiane. Durante questo periodo, Celentano viene intervistato e dedica un video messaggio a Gianni Bella.
Particolare rilievo assume l’avventura di “Adrian”, il ritorno di Adriano Celentano in televisione con un cartone animato. Il progetto, costato decine di milioni di euro e coinvolgendo più di 1.000 animatori in tre continenti, è rimasto in fase di sviluppo per circa 10 anni a causa di disaccordi contrattuali e problemi nella produzione. Il cartone animato ha collaborazioni artistiche di alto livello, come Nicola Piovani per le musiche, Vincenzo Cerami per i testi, Milo Manara per i disegni e gli allievi della scuola Holden di Alessandro Baricco. “Adrian” va in onda su Canale 5 dal 21 gennaio 2019, accompagnato dalla pubblicazione di un doppio CD con le musiche originali. Ogni puntata è preceduta da uno show dal vivo al Teatro Camploy di Verona. Nonostante il debutto con buoni ascolti, lo spettacolo termina in anticipo, causando polemiche e modifiche impreviste nel palinsesto di Canale 5. La serie viene sospesa e ripresa in seguito, ma gli ascolti non riescono a raggiungere il successo sperato. “Adrian” è stata molto analizzata e criticata anche in chiave ironica.
Il 26 novembre 2021, in occasione del loro anniversario di quasi 25 anni di collaborazione, Adriano Celentano torna a duettare con Mina nel brano inedito “Niente è andato perso”. Questo brano è incluso nel cofanetto “MinaCelentano – The Complete Recordings”, che racchiude tutti i loro duetti dal 1998 al 2017 in un doppio CD e vinile, rappresentando un importante capitolo nella loro carriera artistica che ha segnato la storia della musica italiana. Il 22 dicembre 2021, hanno fatto il loro ritorno in televisione con lo spettacolo “MinaCelentano”. Il 25 dicembre 2022, Celentano appare in collegamento telefonico nella trasmissione di Alberto Angela su Rai 1, intitolata “Stanotte a Milano”, in cui racconta la sua infanzia a Via Gluck.