Riecco ‘Living in the Material World’, il capolavoro dimenticato di George Harrison
È il momento del riscatto per l’album “spirituale” del Quiet Beatle che è stato ristampato in versione espansa, un piccolo gioiello bistrattato
È il momento del riscatto per l’album “spirituale” del Quiet Beatle che è stato ristampato in versione espansa, un piccolo gioiello bistrattato
Il film descrive l'eccitazione e l'isteria senza precedenti che accolse la band negli States, ma cattura anche il cameratismo di John, Paul, George e Ringo. In arrivo il 29 novembre su Disney+, con interviste inedite a McCartney e Starr
A Friar Park per parlare con la vedova Olivia Harrison della riedizione di ‘Living in the Material World’ e del viaggio nella spiritualità che spiazzò molti fan dei Beatles. «La vita» diceva «è cambiamento»
È famosa per la carrozzeria coloratissima, ma la Beatle-Mobile era anzitutto un rifugio e un giocattolone. Lo spirito di un’epoca dentro sei metri di lusso e di follia
Sì, perché non esistono solo i dischi di Paul McCartney, John Lennon e George Harrison. Un veloce ripasso
In un estratto dalla biografia che esce oggi ‘George Harrison: Behind the Locked Door’, il racconto dettagliato dell’aggressione del 1999, quando un uomo armato di coltello entrò nella casa del Beatle per ucciderlo. «Non si è mai ripreso del tutto»
L'ex Fab Four è tornato a parlare dei rapporti tra i membri dei Beatles e di come questi (non) abbiano influenzato la produzione musicale del gruppo. Nel suo futuro, invece, potrebbe arrivare un disco country: «Ho già dieci tracce pronte. Amo il country da quand'ero ragazzo»
Parla Michael Lindsay-Hogg, il regista del documentario-concerto ‘Let It Be’, andato “perduto” e appena restaurato. La genesi del film, il dietro le quinte, e una certezza: «Quel giorno erano tutto quello che volevano essere»
È stato filmato il giorno dopo il concerto sul tetto e assemblato usando le riprese di Michael Lindsay-Hogg contenute nel film del 1970. Niente di veramente inedito, tutto giusto
Abbiamo visto la versione restaurata del documentario che arriverà domani su Disney+. È uno dei rock movies più chiacchierati di sempre, eppure pochi lo conoscono davvero e molti lo hanno trattato male. Giusto dargli una seconda possibilità
I Clash che rifanno Elvis e Zappa che sbeffeggia i Beatles, certo, ma anche Linda Thompson che a 76 anni si mette in posa come nel primo dei Roxy Music e le Sleater-Kinney che replicano i Kinks. Buone visioni
Uscito nel ’70 dopo l’annuncio dello scioglimento, è da sempre considerato un brutto documentario su un gruppo morente. Lo rivaluteremo ora che ‘Get Back’ ha mostrato quei giorni in modo diverso e più completo?
Il film diretto da Michael Lindsay-Hogg restaurato da Peter Jackson arriverà in streaming il mese prossimo
Nel produrre la cover contenuta in ‘Cowboy Carter’, la cantante ha usato elementi presi dalla registrazione originale dei Beatles, col benestare di Macca
Viaggio devozionale semiserio in una Liverpool che somiglia a Santiago di Compostela, tra reliquie dei Fab Four, cattedrali laiche, brutti ritratti e sacerdoti autonominatisi tali. Si paga in contanti, grazie
Ecco come lo spirito del disco del 1965 è finito nel nuovo concept della popstar (che, forse non lo sapevate, è una beatlesiana) e in molti altri album, da Dylan a Stevie Wonder passando per i Beach Boys
Da ‘Something’ a ‘Golden Ring’, e ovviamente ‘Layla’, la colonna sonora del più celebre triangolo nella storia del rock: la modella, George Harrison, Eric Clapton. E pure Ron Wood. Più ossessione (e sesso) che amore. Un estratto dal libro ‘Contesa e calpestata’
Dalle acustiche di tradizione folk-blues alle elettriche rock con doppio manico, la storia delle chitarre a dodici corde è fatta di fortune altalenanti e sonorità uniche. Un breve excursus, dai Byrds ai R.E.M.
Nel febbraio 1964 John, Paul, George e Ringo debuttano all’Ed Sullivan Show e 73 milioni di spettatori si accorgono che esiste un altro modo per spassarsela. E il merito è anche delle ragazze presenti che, urlando e scioccando il presentatore, mettono per la prima volta i fan al centro
Macché intelligenza artificiale. Negli anni ’70 le intelligenze naturali di Eric Idle (Monty Python) e Neil Innes (Bonzo Dog Doo-Dah Band) misero in piedi una band che clonava, onorava e sbeffeggiava il mito dei Fab Four. Con la loro complicità
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