Eminem | Rolling Stone Italia

Artista / Eminem

  • Nascita
    17 ottobre 1972
  • Nome Completo
    Marshall Bruce Mathers III
  • Genere Musicale
    Hip hop
  • Nazionalità
    Stati Uniti

Eminem, nome d’arte di Marshall Bruce Mathers III, è un rapper e produttore discografico statunitense.
Vincitore di quattordici Golden Globe, un premio Oscar e numerosi altri riconoscimenti, Eminem viene considerato come uno dei migliori esponenti della musica hip hop, a tal punto da essere soprannominato “Re del rap”.

Gli inizi: l’adolescenza difficile, la povertà, l’esperienza con i D12 e il primo album

Eminem, all’anagrafe Marshall Bruce Mathers III, nasce il 17 ottobre 1972 appena fuori Kansas City, nel Missouri. Cresce insieme al fratellastro più giovane, non conoscendo mai suo padre. Un’adolescenza difficile segnata da ristrettezze economiche, vari trasferimenti da una parte all’altra dell’America, i problemi di droga della madre e le sue relazioni burrascose. A 11 anni la famiglia si stabilisce in un quartiere prevalentemente nero situato nella parte est di Detroit. Nonostante fosse regolarmente vittima di bullismo e maltrattamenti da parte di altri ragazzi, Mathers trova una manciata di amici che riconoscono subito le sue abilità di rima, e dopo essere stato bocciato per tre anni consecutivi, abbandona la scuola e inizia a gareggiare in locali freestyle con la sua crew D12. Adotta Eminem come nome d’arte, idea derivata dalla pronuncia delle iniziali del suo nome e cognome (M&M).
Nel 1996 pubblica per una piccola etichetta del posto (Web Entertainment) il suo primo album da solista, Infinite, che non suscita grande interesse.

Il successo con The Slim Shady EP e le polemiche suscitate dai suoi testi

Il successivo The Slim Shady EP del 1998, invece, colpisce a tal punto il produttore Dr. Dre da convincerlo a metterlo sotto contratto con la Aftermath Entertainment, un’etichetta sussidiaria della sua Interscope Records. L’EP viene ampliato con nuove tracce e ripubblicato con lo stesso titolo registrando un successo sorprendente: debutta alla posizione numero 3 della Pop Chart, vende complessivamente 3 milioni di copie e permette ad Eminem di vincere un Grammy come Miglior Album Rap. L’album presenta il suo alter ego cattivo e maniacale, Slim Shady, un comico omicida attraverso il quale Mathers esprime le sue fantasie di vendetta più oltraggiose e perverse. Il singolo di traino My Name Is si spinge fino alla posizione numero 36 della Hot 100 e gli vale la vittoria del Grammy per la Migliore Performance solista rap. Nel frattempo, perbenisti e moralisti protestano vigorosamente per i contenuti di pezzi come 97 Bonnie and Clyde, in cui Eminem canta amorevolmente alla sua piccola mentre è in viaggio per disfarsi del cadavere della moglie.

Diversi critici e artisti, sia bianchi che neri, lo hanno salutato come uno dei migliori MC del mondo. La sua voce unica piuttosto nasale, il successo trasversale e la reiterata propensione ad attaccare ed offendere qualsiasi cosa, a suo modo e senza pregiudizi, ha rapidamente permesso al giovane rapper di affermarsi come un fenomeno apparentemente inarrestabile – un fatto ulteriormente dimostrato quando The Marshall Mathers LP, l’album uscito nel 2000, ha debuttato in cima alla classifica con quasi 1,7 milioni di copie vendute nella prima settimana. Alla fine, sarebbe diventato uno dei pochi album ad ottenere la certificazione Diamante, con vendite di oltre 10 milioni di copie.

The Real Slim Shady, le accuse legali e la condanna alla libertà vigilata

Il successo maggiore arriva con The Real Slim Shady (numero 4 nella classifica pop del 2000, numero 11 in quella R&B), mentre le associazioni degli omosessuali lo accusano a gran voce di omofobia rinvenendo nell’album una ricorrente ed esecrabile presenza di contenuti discriminatori ed offensivi. La disputa raggiunge l’apice quando Elton John, gay dichiarato, si esibisce con il rapper alla cerimonia dei Grammy Awards del 2001. I due duettano in Stan, un pezzo che rappresenta un ammonimento a un fan disturbato che prende sul serio le violente fantasie dell’alter ego Slim Shady. La versione originale si basa sul sample di Thank You della cantante inglese Dido.

Nel 2001 Eminem mantiene la promessa di ingaggiare la sua vecchia crew di Detroit, i D12, nella etichetta discografica da lui fondata, la Shady Records. Il collettivo – composto da 6 membri, compreso Em – pubblica l’album Devil’s Night, che debutta al numero uno e vende oltre 2 milioni di copie.

Nel bel mezzo di tutti i successi e le polemiche suscitate dai suoi testi, Eminem viene assediato da cause legali e vari problemi con la legge. Oltre alla causa per diffamazione di sua madre, Mathers viene anche citato in giudizio dalla moglie (la fidanzata che aveva “ucciso” in ’97 Bonnie & Clyde e poi di nuovo in Kim, traccia presente nel The Marshall Mathers LP), dalla quale si era da tempo separato. La coppia successivamente si riconcilia e la moglie abbandona la causa, nonostante il successivo divorzio del 2001. Nello stesso anno, scegliendo il patteggiamento, Eminem si dichiara colpevole di possesso d’arma da fuoco dopo aver aggredito e minacciato con una pistola scarica al di fuori di un locale un uomo che aveva baciato la moglie. Viene condannato a due anni di libertà vigilata.

The Eminem Show, Encore e il debutto sul grande schermo con 8 Mile

Nell’estate del 2002, il rapper americano torna sulle scene con il suo terzo album, The Eminem Show, che vende oltre un milione di copie nella sua prima settimana di uscita e supera complessivamente i 10 milioni, trasformando Eminem nell’unico artista della storia con due album certificati Diamante. Nel primo singolo, Without me, Eminem deride la tempesta mediatica che lo rincorre da sempre. Il singolo arriva alla posizione numero 2 della classifica Billboard Hot 100 – il suo più alto piazzamento di sempre – e viene nominato per 2 Grammy nel 2003: Album dell’anno e Migliore Performance rap maschile. Anche un altro singolo estratto da The Eminem ShowCleanin ‘Out My Closet, riceve ampi consensi raggiungendo la posizione numero 4 nella Hot 100.

Nel novembre 2002 Eminem debutta da attore in 8 Mile, un film ispirato alla sua storia e alle difficoltà incontrate da giovane per emergere come MC a Detroit. La critica premia la sua interpretazione e ancora di più la colonna sonora: fra le tracce spicca Lose Yourself, che diventa la prima canzone di Eminem ad arrivare al numero 1 nella Hot 100 e gli vale un Golden Globe e un premio Oscar come Miglior canzone.

Nel novembre 2004 Eminem pubblica Encore, che vende 700.000 copie nei suoi primi tre giorni di rilascio e 2,8 milioni nelle prime due settimane. Nel suo quarto album in studio il rapper dà commiato al suo alter ego Slim Shady. I testi in genere sono molto più sobri e meno pungenti, uno su tutti Mockingbird, la dolce ninna nanna rap dedicata alla figlia. Tuttavia, due singoli non mancano di alimentare polemiche: Mosh, traccia anti-guerra con dure critiche alla politica estera della presidenza Bush, e Just Lose It, che ridicolizza Michael Jackson per le accuse di molestie su minori, gli interventi di chirurgia plastica e l’episodio in cui i suoi capelli hanno preso fuoco durante le riprese di uno spot commerciale per la Pepsi.

Il ricovero, Relapse, Recovery e The Marshall Mathers LP 2

Nel 2005 Eminem pubblica la raccolta Curtain Call: The Hits, inducendo molti ad ipotizzare che volesse ritirarsi dalle scene. Nell’agosto dello stesso anno il rapper entra in una struttura di riabilitazione per curare la sua dipendenza da sonniferi.

Dopo una lunga pausa creativa, Eminem torna nel maggio 2009 con Relapse. L’album non si avvicina al successo di vendita dei lavori precedenti, ma diventa comunque disco di platino riproponendo il rapper statunitense come uno dei principali protagonisti dell’universo hip-hop. Inizialmente era prevista a distanza di alcuni mesi l’uscita di un seguito, Relapse 2, tuttavia, a causa di differenti scelte musicali e contenutistiche, l’idea viene abbandonata, e nel 2010 esce Recovery, per il quale Eminem riceve nuovamente il Grammy per il Miglior Album Rap. Il disco viene trainato dai due singoli spacca-classifica Not Afraid, che esordisce direttamente alla prima posizione della Billboard Hot 100, e Love the Way You Lie feat. Rihanna, che con 12,8 milioni di copie è diventato in assoluto il singolo più venduto del rapper.

Nel 2013 esce il suo ottavo album in studio, The Marshall Mathers LP 2, che registra, a partire dal singolo di lancio Berzerk, il ritorno sulla scena dell’alter ego Slim Shady, con testi duri e irriverenti e sonorità più old school. Trascinato dai singoli di successo Survival, Rap God e la seconda consecutiva fortunata collaborazione con Rihanna The Monster, riceve il Grammy per il Miglior Album dell’anno.

Revival, i dissing di Kamikaze e Music to Be Murdered By

Nell’ottobre 2016 il ritorno con Campaign Speech, un’invettiva violentissima contro l’arbitraria campagna elettorale del candidato alla presidenza Donald Trump, arrivando ad affermare che chi è un suo sostenitore non può essere un suo fan. Ne approfitta anche per annunciare la futura pubblicazione del suo ultimo lavoro, Revival, uscito a fine 2017 che vanta numerose collaborazioni: Walk on Water (feat. Beyoncé), River (feat. Ed Sheeran), Like Home (feat. Alicia Keys), Bad Husband (feat. X Ambassadors), Need Me (feat. Pink).

L’anno successivo è la volta del decimo disco del rapper, Kamikaze, prodotto dallo stesso Eminem insieme a diversi artisti, tra cui Dr. Dre, Tay Keith, Mike Will Made It e Boi-1da. Nell’album Mathers torna a scagliarsi contro Donald Trump (nel brano The Ringer)  e inserisce numerosi dissing per alcuni suoi colleghi, tra cui Joe Budden in Fall, Tyler, the Creator in Kamikaze e Machine Gun Kelly in Not Alike. L’unico che risponde alle offese è proprio quest’ultimo, che reagisce incidendo il brano Rap Devil – il titolo non è casuale, si propone come l’antitesi del singolo Rap God di Eminem – al quale il rapper di Detroit ribatte con Killshot.

Marshall torna con un nuovo progetto discografico nel gennaio 2020, a sorpresa di tutti. L’album è intitolato Music to Be Murdered By, un dichiarato riferimento all’omonimo disco del 1958 inciso da Alfred Hicthcock, che Eminem sceglie di omaggiare. All’album prendono parte diverse voci, tra cui Ed Sheeran in Those Kinda Nights e Juice Wrld in Godzilla, unico singolo estratto. Il disco debutta al primo posto della Billboard 200 e riscuote da subito notevole popolarità. Nel dicembre dello stesso anno il rapper pubblica la Deluxe Edition, intitolata Music to Be Murdered By – Side B, contenente 16 nuove tracce, tra cui Gnat, Killer e Higher.

Nel 2022 si esibisce ai Super Bowl, stupendo tutti con il gesto di inginocchiarsi al termine della performance, citando l’episodio di Colin Kaepernick, giocatore di football che in alcune partite del 2016, in segno di protesta contro il razzismo, si mise in ginocchio durante l’inno nazionale (che tradizionalmente si ascolta in piedi). Nello stesso anno il rapper pubblica, in collaborazione con Snoop Dogg, From the D 2 the LBC, singolo che vede i due artisti tornare a cantare insieme dopo oltre vent’anni dall’ultima volta, rappresentata dalla canzone Bitch Please II.

Vita privata: dall’abuso di sostanze ai tira e molla con Kimberly Anne Scott

Per quello che concerne la sfera sentimentale, Mathers è stato legato per lungo tempo a Kimberly Anne Scott. I due si sono conosciuti giovanissimi, a una festa di un amico in comune (lei aveva 13 anni e lui 15). Dal 1987 iniziano a frequentarsi regolarmente e nel 1995, dopo un modesto matrimonio celebrato in un appartamento, la coppia mette al mondo una figlia, Haile Jade Mathers. Dopo la nascita della bambina, la stabilità della vita di Marshall inizia a sgretolarsi: oltre a vivere in un quartiere malfamato, la coppia non aveva abbastanza soldi per andare avanti, soprattutto dopo che Mathers perde il suo lavoro da lavapiatti. Kim lascia quest’ultimo, impedendogli di vedere la figlia. Per Eminem è un periodo buio, trova consolazione nell’uso di sostanze – che si trasforma in poco tempo in abuso – e arriva a tentare il suicidio. In questo periodo, tornato a vivere con la madre, inizia il suo lavoro con The Slim Shady, in cui, come precedentemente anticipato, figura ’97 Bonnie and Clyde, canzone il cui testo racconta dell’uccisione di Kim da parte del rapper. Il contenuto crudo del brano spinge Kimberly a fare causa all’ex marito, ma, dopo qualche tempo, i due si riconciliano e convolano nuovamente a nozze nel 1999. La serenità tra i due dura poco, perché nel giugno 2000 Marshall vede la moglie baciare un altro e interviene puntando addosso all’uomo una pistola (scarica). Il divorzio viene ufficializzato nell’ottobre 2001 e la custodia della figlia viene affidata a entrambi. Dopo alcuni tira e molla, i due si sposano nuovamente nel 2006, ma il matrimonio dura pochi mesi e la coppia divorzia per la seconda volta.
Ad oggi, l’unica donna che fa parte della vita di Eminem è sua figlia Hailie, laureata in psicologia e influencer con milioni di follower su Instagram.

Il rapper, ormai cinquantenne, ha più volte dichiarato di essere sobrio dal 2008 e di aver risolto i suoi problemi di dipendenze.

Discografia

  • 1996 – Infinite
  • 1999 – The Slim Shady LP
  • 2000 – The Marshall Mathers LP
  • 2002 – The Eminem Show
  • 2004 – Encore 
  • 2009 – Relapse
  • 2010 – Recovery
  • 2013 – The Marshall Mathers LP 2 
  • 2017 – Revival
  • 2018 – Kamikaze 
  • 2020 – Music to Be Murdered By