Sean “Diddy” Combs, alle accuse si unisce un nuovo caso di violenza su una babysitter sedicenne
Il produttore e discografico avrebbe adescato la ragazza dopo un lavoretto pomeridiano e l'avrebbe drogata prima di abusare di lei
Il produttore e discografico avrebbe adescato la ragazza dopo un lavoretto pomeridiano e l'avrebbe drogata prima di abusare di lei
I dettagli arrivano da alcune testimonianze contenute in un nuovo documentario sul produttore e discografico, 'Diddy: The Making of a Bad Boy': «Ci stava desensibilizzando? Sono sicuro di sì. Ne eravamo consapevoli? No, era semplicemente il sabato sera»
Per Elon Musk e non solo la colpa è di chi implementa campagne di inclusione dei gay tra i vigili del fuoco. Altri dicono che i fuochi sono stati appiccati dall’élite di Hollywood per coprire i crimini di Diddy. Breve rassegna delle teorie del complotto sui roghi californiani
Il rapper ha inoltre fatto causa all'avvocato della donna viste le incongruenze nelle testimonianze. Il legale replica: «Non mi farò bullizzare o intimidire. Crede che le regole non si applichino a lui, ma si sbaglia di grosso»
Parlano le persone che hanno conosciuto il cantante e discografico. «Quando la luce in studio era rossa voleva dire che stava facendo sesso. E alcune di quelle ragazze erano minorenni». «Dissero che potevano prendermi e vendermi a chiunque»
All’accusatrice – al momento dei fatti 13enne – di “Diddy” e (adesso) Mr. Carter è stato permesso di procedere senza svelare la sua identità. E intanto la Corte ha rimproverato al fondatore di Roc Nation “l’incessante presentazione di mozioni contenenti linguaggio violento”. Ecco tutti gli sviluppi
Tony Buzbee è il legale che dice di avere raccolto oltre 120 testimonianze di violenze commesse da Sean Combs. Ora viene a sua volta accusato di estorsione da una non meglio identificata personalità pubblica. «Mi vogliono intimidire, ma non funzionerà»
Le accuse sono contenute in un nuovo fascicolo dei procuratori federali statunitensi. Combs avrebbe scambiato denaro con terze parti per poter accedere a telefoni e account social diversi dal suo e manovrare la rappresentazione del suo caso insieme alla sua famiglia
L'ex boss della Death Row Records, condannato a 28 anni per omicidio colposo nel 2018, ha rilasciato un'intervista dalla prigione per il podcast di Michael Franzese dove afferma che Sean Combs e soci organizzassero viaggi romantici per la popstar canadese giovanissima con uomini "cresciuti e di successo"
L'artista lo ha dichiarato al 'Los Angeles Times' parlando delle accuse rivolte a Sean "Diddy" Combs. Il produttore e discografico aveva campionato una parte del famoso brano nella sua hit del 1997 'I'll Be Missing You'
Un altro accusatore, all’epoca dei fatti diciassettenne, sarebbe stato violentato durante le selezioni di un talent televisivo
I querelanti sono rappresentati da Tony Buzbee, che aveva già preso in carico le accuse di altre 120 persone. Oltre ai due uomini e alle quattro donne, l'avvocato ha anticipato che altre accuse potrebbero essere depositate in settimana
I fatti sarebbero avvenuti nel 2018. Diddy avrebbe abusato della donna con il telecomando di un televisore e avrebbe cercato di pagarla per fingersi una sex worker
Marc Agnifilo e Tery Geragos, legali del discografico e produttore, hanno depositato richiesta ieri presso il tribunale federale: «Senza chiarezza da parte del governo, il signor Combs non ha modo di sapere su quali accuse si stia basando l’atto d’accusa»
Un teenager sarebbe stato molestato a un evento, un uomo a uno dei famigerati “white parties”, una donna stuprata sul pavimento del bagno al lancio di un video di Notorious B.I.G. Ecco le loro storie
La prima udienza si terrà il 5 maggio 2025. Se non ci saranno nuovi sviluppi, il produttore e discografico rimarrà in custodia a New York senza possibilità di cauzione fino a quella data
È quello di DeVanté Swing dei Jodeci, che avrebbe assistito allo stupro di una sedicenne da parte di Diddy senza fare nulla. Avrebbe abusato della ragazza anche il cantante R&B Aaron Hall
Il team legale del discografico e produttore vorrebbe dimostrare il ruolo del governo degli Stati Uniti nella diffusione di alcune prove legate al caso Diddy, come il video delle violenze contro Cassie Ventura. Si tratterebbe di «pubblicità pregiudizievole, che può solo contaminare la giuria»
La notizia segue alcune voci secondo cui gli eredi del defunto rapper avrebbero incaricato una squadra di investigatori per accertare ogni possibile collegamento tra Combs e la morte di Shakur
Il gruppo, che si aggiunge alle accuse già aperte, conterebbe 60 uomini e 60 donne. Per l'avvocato che li rappresenta, all'epoca dei fatti la vittima più giovane aveva 9 anni. «I nomi che faremo vi sconvolgeranno. Molte persone potenti verranno smascherate»
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