Tina Turner, nome d’arte di Anna Mae Bullock, è stata una cantante e attrice statunitense, naturalizzata svizzera.
Nel 2004 viene inserita al 17° posto della classifica dei migliori cantanti di sempre di Rolling Stone. Vincitrice di dodici Grammy Awards, tre Grammy Hall of Fame e un Grammy Lifetime Achivement Award, Tina Turner è passata alla storia come una delle artiste di maggior successo della musica contemporanea.
I primi passi nel mondo della musica insieme a Ike Turner
Anna Mae bullock nasce a Brownsville, nel Tennessee, il 26 novembre 1939. Durante la sua adolescenza i genitori si separano e Anna Mae, insieme alla sorella e alla madre, si trasferisce a Saint Louis. Qui Anna incontra il cantante e musicista Ike Turner, suo futuro marito.
Anna Mae debutta insieme a quest’ultimo nel 1958 con il brano Boxtop, presentandosi al pubblico con lo pseudonimo Little Ann. Due anni dopo la coppia pubblica A Fool in Love, primo singolo che Anna firma con il nome d’arte che la renderà famosa: Tina Turner.
L’attività musicale con il compagno Ike, continua per tutto il decennio degli anni Sessanta. Il duo si afferma nella scena rock e incide alcuni singoli di notevole successo, tra cui emergono soprattutto Proud Mary, cover dei Creedence Clearwater Revival, River Deep – Mountain High e Nutbush City Limits. L’attività musicale dei due termina verso la metà degli anni Settanta: dopo anni di litigi e momenti instabili, la coppia si separa ufficialmente nel 1978, a causa della grave dipendenza da cocaina di Ike, che spesso spingeva l’uomo ad abusare verbalmente e fisicamente di Tina.
Gli inizi della carriera da solista
In seguito all’allontanamento da Ike Turner, Tina si concentra sulla sua carriera da solista. Nel 1974 pubblica l’album United Artists: Tina Turns the Country On!, seguito dai successivi Acid Queen (1975), Rough (1978) e Love Explosion (1979). Questi dischi non ottengono molto successo, ma ciò non scoraggia la cantante: inizia a esibirsi in piccoli locali degli Stati Uniti e mantiene attiva la sua presenza in tv.
Nel 1979 trascorre un breve periodo in Italia per partecipare come vedette fissa a Luna Park, varietà in onda il sabato sera su Rete 1. L’esperienza in Italia non finisce qui perché Tina, nello stesso anno, viene ospitata anche al Festival di Sanremo (palco su cui tornerà nel 2000).
Dal febbraio 1980 la cantante inizia a essere seguita dal manager Roger Davies. Grazie a quest’ultimo la carriera di Tina riprende a gonfie vele. Nel 1982 realizza una cover di Ball of Confusion dei The Temptations, divenuta poi un successo nelle discoteche europee. L’anno seguente Tina pubblica la cover del brano Al Green Let’s Stay Together, grazie a questa canzone torna a presidiare le classifiche statunitensi.
Il successo: da Private Dancer a Twenty Four Seven
Il quinto album di Tina esce nel 1984 con il titolo Private Dancer. Il disco riscuote notorietà globale, soprattutto grazie a What’s Love Got to Do with It, brano vincitore di tre Grammy Awards, inserito tra i singoli più venduti della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti. Tra gli altri brani contenuti nell’album, emergono anche Let’s Stay Together, Help!, Better Be Good to Me e Private Dancer. L’album, dopo aver conquistato il pubblico, consegue cinque dischi di platino e vende oltre venti milioni di copie.
Nel 1985 la cantante esplora anche il mondo della recitazione: dopo aver esordito dieci anni prima interpretando una prostituta tossicodipendente nel film Tommy, recita in Mad Max Beyond Thunderdome, pellicola per cui canta One of the Living e We Don’t Need Antoher Hero. Quest’ultimo singolo svetta in cima alle classifiche in numerosi stati.
Nel 1985 Tina Turner è tra gli artisti di USA for Africa, un supergruppo di 45 cantanti tra cui Michael Jackson e Bruce Springsteen. Con loro Tina canta We Are the World, canzone incisa per raccogliere fondi da devolvere alla popolazione dell’Etiopia.
Nel 1986 pubblica Break Every Rule, il suo sesto album, certificato disco di platino in numerosi paesi europei. L’album presenta alcune collaborazioni con artisti importanti, tra cui David Bowie, Phil Collins ed Eric Clapton. Tra i brani estratti dall’album, Typical Male diviene una vera e propria hit internazionale. In seguito alla pubblicazione del disco, Tina intraprende un tour mondiale dai numeri record.
Nel 1989 esce Foreign Affair, disco che riscuote successo prevalentemente in Europa. Tra le canzoni più ricordate dell’album, eccelle particolarmente The Best, cover di Bonnie Tyler.
Due anni dopo, Tina racconta la sua vita in un’autobiografia, divenuta in breve tempo best-seller. L’attenzione ricevuta dal libro porta alla realizzazione dell’adattamento cinematografico: Tina – What’s Love Got to Do with it, film per cui la cantante incide l’omonima colonna sonora. Sempre per il grande schermo, nel 1995, Tina canta GoldenEye, canzone scritta per il film James Bond GoldenEye.
Nel 1996 esce Whatever You Want, singolo anticipatore di Wildest Dreams, decimo disco di Turner. Tra i singoli estratti dall’album, emergono soprattutto due collaborazioni: In Your Wildest Dreams (con Barry White) e On Silent Wings (con Sting).
Nel 1998 Tina duetta insieme a Eros Ramazzotti una versione di Cose della vita e, un anno dopo, pubblica Twenty Four Seven, album di inediti prodotto da Mark Taylor e Brian Rawling. When the Heartache Is Over, Whatever You Need e Don’t Leave Me This Way si confermano tra i singoli più famosi del disco.
Il nuovo millennio e il ritiro dalla scena musicale
Nel nuovo millennio Turner annuncia l’intenzione di ritirarsi dalle scene musicali per dedicarsi maggiormente alla propria vita lontana dai riflettori. Nel 2004 esce il doppio cd All the Best, contenente, oltre alle migliori performance, anche tre inediti: Open Arms, Complicated Disaster e Something Special. Il disco domina le classifiche in molti stati e si aggiudica il sesto posto tra gli album più venduti nel Regno Unito.
I legami con l’Italia riaffiorano nel 2006, anno in cui Tina duetta con Elisa in Teach Me Again, canzone incisa a scopo benefico per il film All the Invisible Children.
Tina torna a esibirsi dal vivo nel 2008, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua carriera musicale: il Tina!: 50th Anniversary Tour diviene uno dei tour più visti nella storia. Dall’evento viene tratto un DVD e un album che spopola ovunque.
Un anno dopo Turner annuncia la fine delle esibizioni dal vivo.
Nel 2020 Kygo, dj di fama mondiale, riporta Tina in vetta alle classifiche con il remix di What’s Love Got to Do with it.
Vita privata: le tragiche perdite e le malattie logoranti
Tina Turner ha avuto una relazione con il musicista Raymond Hill, da cui ha avuto un figlio, Craig Raymond Turner, nato nell’agosto 1958.
Due anni dopo nasce il secondo figlio di Tina, Ronnie Turner.
L’artista è stata legata sentimentalmente a Ike Turner, cantante e musicista con cui ha realizzato famosi brani. Stufa degli abusi verbali e fisici che subiva da Ike quando quest’ultimo esagerava con la droga, Tina ottiene il divorzio definitivo nel 1978.
Nel 2013 l’artista sposa Erwin Bach. Tre settimane dopo il matrimonio viene colpita da un ictus, tragedia che la costringe a un lungo periodo di riabilitazione per imparare a camminare nuovamente. Successivamente si trasferisce con Bach in Svizzera, a Kusnacht.
Nel 2016 le viene diagnosticato un cancro intestinale e, in seguito all’impiego di alcuni rimedi omeopatici che le danneggiano i reni, inizia a soffrire di insufficienza renale. Il marito, per deviarla dall’idea di intraprendere un percorso di suicidio assistito, le dona un rene nell’aprile 2017.
Le difficoltà non finiscono per Tina: nel 2018 è costretta ad affrontare la perdita del suo primogenito, Craig, morto suicida a causa di un disturbo depressivo. Dopo quattro anni, nel 2022, la seconda disgrazia: Ronnie, il suo secondo figlio, muore dopo una battaglia contro il cancro.
Le profonde sofferenze causate dalla scomparsa dei due figli e la lunga malattia che combatteva da anni, hanno distrutto Tina: la cantante si spegne a 83 anni, il 24 maggio 2023, passando alla storia come un’icona della musica e una pioniera del rock.