Ce lo meritavamo davvero Andrea Scanzi che ci spiega ‘Emilia paranoica’?
La presenza del giornalista sul palco della reunion dei CCCP è stata una scelta voluta da Lindo Ferretti o una boutade? E, in qualsivoglia caso, era davvero necessaria?
La presenza del giornalista sul palco della reunion dei CCCP è stata una scelta voluta da Lindo Ferretti o una boutade? E, in qualsivoglia caso, era davvero necessaria?
Fibra che ci vede lungo e pubblica la nuova 'In Italia', le interviste della Ferragni che sono già vecchie e noi che siamo tornati a parlare di 'The Truman Show', film che all'epoca sembrava chissà cosa ma era la scoperta dell'acqua calda
Il suo pezzo sanremese può essere anche una foto del capitalismo individualista della “società della performance”, più o meno quello che ha scritto Ghemon ieri a proposito delle temporanee dismissioni da cantante di Sangiovanni
Angelina che vorrebbe essere Rosalía ma suona come i Gipsy Kings, la sala stampa da sostituire con una giuria di stilisti, i marchettoni, la guerra tra ultras. Viviamo in una simulazione col televoto al posto della democrazia, anche fuori dal Festival
Boomer trollati con le stesse vecchie storielle, brani di Sanremo che fanno gli impegnati, e rime geniali che risolvono tutto come lo sciroppo per la tosse. Se non si può più dire niente, o se si deve dire sempre la cosa giusta, la soluzione è sempre la trap
Del festival prometto solennemente fin d'ora che vedrò solo le serate pari. No, quelle dispari. Vabbè, ora ci penso. Intanto, come il protagonista di 'Perfect Days', sediamoci sulla panchina, rispolveriamo il nostro vecchio arnese analogico della critica e proviamo a mettere a fuoco l’immagine della serata del venerdì dell’Ariston
Il viaggio nel mainstream del sito musicale fighetto per eccellenza sembra finito. È la vittoria di stream e view sulle recensioni verbose e complesse. Amici disadattati, torniamo a scambiarci i dischi nelle cantine
Mentre la cultura pop di destra piange gli insuccessi televisivi e la sinistra ci si arrocca dietro Paola Cortellesi e Zerocalcare, i venerati maestri del rap italiano hanno assalito la nostra Capitol Hill, la Triennale di Milano: il sogno di ogni zanza si può avverare
Nel nuovo disco di Simba La Rue ‘Tunnel’ non c’è traccia di vittimismo. Da altre parti, invece, c'è ancora chi grida ai crimini della cultura woke quando ci toccano 'Vacanze di Natale'
Spinti a scegliere tra il pandoro della Ferragni e la noce dell'Esselunga, questo Natale porta con sé una grande assenza. In attesa di una sua possibile apparizione (magari per la vigilia?) non ci resta che distrarci scannandoci coi parenti sulle classifiche di fino anno
Tra incel, nazitrumpiani e giustizieri di provincia, il social di Elon Musk, il nostro Joker liofilizzato, continua a sdoganare la violenza anonima
È la stagione delle classifiche, e abbiamo bisogno di con una playlist che sfidi i benpensanti, confusa, cialtrona, collettiva. Oppure, morettianamente, di mettere da parte la paura di perderci qualcosa
Tempi duri: abbiamo perso il potere rivoluzionario di Shane MacGowan e siamo rimasti con la pizza kebab politicamente corretta di Ghali e la 'piadina' della piattaforma svedese
Per combattere gli incel e quelli che si fanno le foto con La Russa, abbiamo bisogno di una nuova diva. Magari con l'armadio pieno di felpe Thrasher
La realness è diventata un fumettone. Non resta che rifugiarsi nell’Eden new age e fricchettone di Andre 3000 degli Outkast
Potrebbe rifarsi un po’ a Philip Dick, un po’ a Ursula Le Guin: perfetto un pre-serata su Rete 4. Se tanto gli artisti vengono censurati dal prendere posizione su Palestina-Israele non ci rimane che il Fronte Maranza
I CCCP, Toto Cutugno e il ‘Ragazzo di destra’ di Colapesce & Dimartino. Si esce con le ossa rotte di fronte a una destra che col passato e la nostalgia fa propaganda da sempre
Uno è il maschio di destra, cioè Vannacci più Cruciani più il geometra Calboni. L’altro è il maschio di sinistra, arruffato, inconcludente, romantico. Ma allora Sala che recita (male) per i Club Dogo cos’è?
Il motore di tutte le cose è la noia. Ma anche un po' il porno. E il calcio, anche se i giovani non lo guardano più. E allora come spendere i soldi che non abbiamo?
Per i retequattristi adesso è il momento dei trapper, spinti un po’ dal decreto Caivano e un po’ dal terrore immigrazionista diffuso a piene mani tramite le baby gang
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