L’ultima eredità del ’68? La Rete
L’anno volge al termine, e con esso le celebrazioni per il cinquantenario del ’68. E forse la sua ultima traccia sta nel mito di Internet come intelligenza condivisa, come patrimonio culturale comune.
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Se Andy Warhol rappresentava l'industria dell'arte nel simbolo del dollaro, lo street artist più ricercato al mondo ha esasperato il messaggio, anche se forse è servito a poco.
Quei cimiteri anonimi che Foscolo detestava nei 'Sepolcri' si stanno digitalizzando, inserendo nelle lapidi un QR Code abbinato al profilo Facebook del defunto, in cui i suoi cari continuano a dialogare.
Un totale troll, ovvero la cosa più comica vista negli ultimi anni. Leggi l'editoriale di Freccero dal numero di gennaio
Ogni anno le majors ci propongono nuovi telefilm. Ma spesso questi prodotti, nascono già vecchi. A partire da "Westworld", che non è che il remake di un film di Michael Crichton del 1973. Leggi l'editoriale di Freccero dal numero di dicembre
La nascita di un mondo informatico parallelo ripropone tutte quelle incertezze che, dalle origini, hanno motivato la nascita della filosofia. L'editoriale di Freccero dal numero di novembre
Spesso associamo la propaganda ai regimi totalitari, eppure è nata negli Stati Uniti. Quali sono le conseguenze oggi? L'editoriale di Freccero dal numero di ottobre
L'uso degli smartphone sta cambiando le modalità di comunicazione della contemporaneità, anche quella che diventa storia, a partire dal caso di Erdogan durante il colpo di stato
Nel panorama piatto della tv generalista la fiction reintroduce quel pensiero critico che l’informazione ufficiale ha ormai eliminato
Come la nuova fiction usa l’ipotesi scientifica per modificare il presente. Da "Fringe" e "Lost" passando per "The Walking Dead"
Claire Underwood è cresciuta più del marito, allargando i suoi orizzonti alle nuove tecniche di propaganda, all’analisi dei big data e allo studio della manipolazione dell’elettorato
«In Matrix c’è la realtà virtuale, ma c’è anche una resistenza che si organizza per riportare il mondo alla realtà. Esiste ancora una scelta tra la pillola rossa e la pillola blu. Noi non vogliamo più opporre resistenza.»
"Se la televisione rappresenta l’inconscio a cielo aperto della società, alla base di tutto questo deve esserci un motivo. E il motivo è Internet." Da Pop Culture, la rubrica di Carlo Freccero
"In The Walking Dead non si usa mai il termine zombie, ma definizioni come: ambulante, che cammina, che si sposta. In sintesi, migrante." Da Pop Culture, la rubrica di Carlo Freccero
La guerra, la manipolazione dell'opinione pubblica, gli immigrati (italiani) untori e portatori del male. Quello che "The Knick" racconta della nostra realtà
«Tutte le mattine l’Auditel è lì, come un listino di borsa, e ti provoca la stessa scarica d’adrenalina, se i tuoi titoli, pardon, i tuoi programmi, salgono o scendono nel grafico che quantifica il successo di audience.»
Carlo Freccero racconta per Rolling Stone la sua visione delle serie tv contemporanee. Tra Lannister, Underwood e Notte, tre esempi di televisione e di lotta per la supremazia
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