Santa Joe
La seconda puntata di 'Freak Show', la rubrica in cui le opere digitali di Max Papeschi incontrano i testi surreali di Enrico Dal Buono. E voi, che cosa avete scritto nella letterina per Santa Joe (Biden)?
La seconda puntata di 'Freak Show', la rubrica in cui le opere digitali di Max Papeschi incontrano i testi surreali di Enrico Dal Buono. E voi, che cosa avete scritto nella letterina per Santa Joe (Biden)?
A Filadelfia sono successe due cose: sono nati gli Stati Uniti ed è stato ambientato il film 'Rocky'. Il secondo evento è nettamente più importante del primo, e lo dimostra un festival dedicato all’incarnazione del sogno americano
Oggi parte 'Freak Show', la nuova rubrica dove le opere digitali di Max Papeschi dialogano con i racconti surreali di Enrico Dal Buono. Primo articolo: 'The Boys'. Li riconoscete?
Turisti mitomani, protagonisti al fast food, scimmie ambiziose. Elevare l'umanità alla seconda è possibile solo qui, tra bellezza fuori misura e contraddizioni irrisolvibili. Un racconto dalla capitale del mondo, che è ancora in America
Attraversare la pandemia di Covid-19 come metafora per fare i conti con sé stessi, ogni giorno. L'ultimo romanzo di Michael Cunningham racconta le sfide quotidiane delle persone normali alla ricerca della sopravvivenza
Il funerale di Berlusconi visto dagli animali di piazza Duomo - forse l’unico punto di vista obiettivo sul Cavaliere
In vista del concerto del Boss al Parco Urbano Bassani, abbiamo chiesto allo scrittore ferrarese – il cui terzo romanzo, ‘Ali’, è edito da La nave di Teseo – di portarci alla scoperta dell’enogastronomia della città: lui ha acconsentito, a nostro rischio e pericolo digestivo
«Le ciglia, insolitamente dense, lunghe e folte servivano per imprigionare i granelli di sabbia prima che danneggiassero cornea, pupilla e cristallino». Un racconto di Enrico Dal Buono
Un morbo sintattico che creò non pochi disagi: tutti smisero di domandarsi se il mondo non potesse essere più rosso o più verde, più secco o più umido, più grasso o più magro. Un racconto di Enrico Dal Buono
Dopo le foto con i teleobiettivi, i runner e gli aperitivi, ora è arrivato il vaccino killer: AstraZeneca, condannato dai giornali senza nessuna prova scientifica. Quando inizieremo a riflettere sulla schizofrenia dei media?
Grazie Cina, ma non cambiamo padrone. Le reazioni alla nostra versione di Beyoncé al Super Bowl dimostra che siamo ancora americanofili, preferiamo 'ghetto' a 'borgata' e al posto del cuore abbiamo un hamburger
Il loro dio è la Cultura, un dio distantissimo che può essere decifrato soltanto da chi abbia preso i voti. È così che il tweet di Zingaretti su Barbara D’Urso diventa uno scandalo, come se il Papa gridasse “Viva la figa!”
È vero che alcuni schieramenti politici, alcune visioni del mondo e alcuni personaggi sono meritevoli di odio? Una riflessione dopo le offese di un professore a Giorgia Meloni e la solita regressione dei social
La direzione del Festival non ha svilito la nobile arte del teatro, ha solo indicato la via: puntare tutto sull’unico mestiere in cui non possiamo essere sostituiti dalle macchine, la finta adulazione in cambio di un compenso
Toccare è l’infantile e irritante e impacciato tentativo di penetrare il mistero impenetrabile: l’altro. Adesso, con la pandemia, quest’illusione non c’è più
Il Natale è la pausa sigaretta del calendario, l'eccezione che conferma la regola del tempo. E il Natale 2020 è il nostro arto fantasma: i nostri addobbi li vedremo solo noi, i parenti estranei li avremmo sopportati volentieri
Se vogliamo davvero trasmettere ai giovani i valori e le tradizioni regionali, questo valzer da balera è perfetto. Nel testo c’è tutto: la celebrazione della famiglia, l’uguaglianza, abbozzi di esperanto paneuropeo
Gli spot devono creare un umore adatto all’acquisto, là dove evocare la pandemia si trascina dietro una sferragliante catena di più o meno consapevoli inquietudini, paure, ricordi di pena e miseria
I fumogeni, le fiaccole e le voci, le luci sui balconi, gli striscioni appesi alle pareti e gli altari, il numero dieci ovunque. A 11mila chilometri da Buenos Aires, reportage del funerale del più grande calciatore della storia
Finalmente, con il Dpcm e le zone gialle e rosse, abbiamo capito che il famoso “modello Italia” non punta su vaccini e anticorpi, ma sulla cromoterapia. A scegliere i colori un grande artista: Giuseppe Conte
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