Il libro di Corona è merda d’artista
Un tempo se vendevi molti libri diventavi famoso, oggi vendi molti libri se sei già famoso. E il salotto letterario italiano sta al libro di Corona come i vertici del PD stanno al popolo italiano
Un tempo se vendevi molti libri diventavi famoso, oggi vendi molti libri se sei già famoso. E il salotto letterario italiano sta al libro di Corona come i vertici del PD stanno al popolo italiano
Le porte dell’inferno hanno davanti uno zerbino con scritto sopra "home sweet home"
La bestemmia è sfida, martirio, rivelazione, preghiera, sfoggio, punizione. In genere si compone di due parole, una sacra e l’altra d’offesa. Altare e bettola, incenso e birra, un cortocircuito tra ciò che c’è di più alto e ciò che c’è di più basso. Un polo negativo e uno positivo, è energia verbale
Il film sui Queen sta avendo tanto successo perché Rami Malek, l’attore protagonista, resuscita per 134 minuti quella nostra antica speranza, sepolta sotto migliaia sguardi delusi allo specchio, di anni di anonimato, di esami studiati controvoglia e di curriculum da mandare allo sbaraglio e di carrelli della spesa da riempire in qualche modo
Tutte le tue piccole certezze da adulto anagrafico, da ipotesi di adulto, le certezze sedimentate in anni di piatti lavati a mani nude e di bollette pagate all’ultimo, tutte le tue strategie per abituarti a estranei sempre diversi, tutto ciò, nel giro di pochi giorni in casa con i tuoi genitori, svanisce.
Diciamoci la verità, il Natale è l’unico momento in cui puoi ammettere di sentirti solo in un universo sterminato e vuoto, e che ogni scusa è buona per farsi forza l’uno con l’altro.
Rischiare tutto per qualcosa che non ne vale la pena non è un accidente della gioventù, è l’essenza della gioventù e finché non si nascerà a trent’anni suonati, i ragazzi saranno protagonisti di “tragedie che si potevano evitare”
Se non riuscite a capacitarvi di come i nostri vicini non siano ancora ridicoli come noi, ecco spiegato il perché
Nell'epoca in cui l'odio per il diverso e il nemico straniero sono tornati parte della nostra quotidianità, cosa succederebbe se dalle parole si passasse ai fatti?
Se non vi sorprende il potere assoluto di Kim Jong-Un, uno che si frattura le caviglie perché troppo grasso, allora non ha senso stupirsi per il successo degli oroscopi: tutte le civiltà nascono perché gli esseri umani hanno bisogno di raccogliersi attorno a qualche credenza comune.
Niente metafisica, la felicità è un'equazione di reazioni chimiche, e se per le sostanze non ci fossero spiacevoli controindicazioni il mondo sarebbe senza dubbio un posto migliore
Nell'epoca del politicamente corretto a tutti i costi, rimane solo un luogo in cui possiamo ancora dare il peggio di noi
Lauree, master, una famiglia e un lavoro più o meno rispettabile: tutto inutile nei weekend in cui rimarrai sempre un quindicenne
Se il libro di Dostoevskij è un capolavoro capace di rivelare il lato oscuro dell’uomo qualunque, allora i social network ne sono la versione collettiva, le “Memorie dello schermo” di migliaia di hater senza volto
Ogni messaggio su Whatsapp, LinkedIn, Messenger, ogni email e sms potrebbe cambiare la nostra vita per sempre, finalmente. Per questo tocchiamo il cellulare 2.600 volte al giorno, in attesa di una rivelazione domestica. Ma, com’è a tutti evidente, il miracolo non arriva mai.
Una volta abolito il ricatto capitalista del gol, ognuno di noi potrà diventare la stella del Chelsea o del Real Madrid. Basterà avere tanti cugini.
Tra tutte le epoche gli anni ’80 sono la peggiore combinazione possibile in cui nascere: una generazione low cost di cavie senza lavoro. Meglio nascere parameci.
Per secoli ci siamo vergognati dell'invidia come se fosse un'ammissione d'inferiorità. Ora i social network ci hanno liberato: se l'universo è ingiusto, allora lo possiamo insultare
Nell'epoca in cui il digitale ha prosciugato la fantasia, la masturbazione diventa un metodo efficace per tornare a coltivare l'immaginazione, ma solo seguendo l'insegnamento di Kant.
Nella Rimini degli anni '80 non c'erano rockstar, non c'erano ideali. La discoteca era fine a se stessa: l’importante era raggiungere uno stato in cui non eri più tu, non eri più nessuno, eri solo un corpo. Era l’anti-selfie.
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