
Naska, sexy ma felice
Il titolo è punk, l’intervista è dark. Non si parla solo della sessualizzazione che non lo disturba affatto, perché sa che «il corpo fa il 50% di una performance», ma anche di ansia sociale, bipolarismo e malinconia, anzi ‘Milanconia’. E poi, la musica in un’epoca in cui l’hype dura quanto un reel, le responsabilità dei rapper che trasformano le canzoni in romanzetti criminali, i gossip e il menefreghismo che ogni tanto ci vuole