La scatola di David Lynch
I sogni, gli incubi, la visione, il fuoco. Ricordo impreciso del più grande di tutti
I sogni, gli incubi, la visione, il fuoco. Ricordo impreciso del più grande di tutti
In giorni caldissimi di dibattito sulla polizia, arriva su Netflix una serie (ispirata al libro di Carlo Bonini già diventato film di Stefano Sollima) che cerca la complessità. In un racconto che anche visivamente è una scommessa (vinta). Una chiacchierata con il regista
L’accoglienza (giustamente) trionfale a Venezia, l’attesa di mesi, il dibattito già partito. Ora la serie tratta dal romanzo di Antonio Scurati starring Luca Marinelli arriva su Sky e NOW. E noi vi diciamo solo: zitti, e guardatela
L’autore del ‘Profeta’ (e di tanti altri capolavori) sforna un altro grande film che ha cambiato lo scenario di quest’anno (e la Awards Season in corso). Dopo il Golden Globe e prima degli Oscar, ‘Emilia Pérez’ arriva nelle sale italiane. Con la sua forza incandescente, il suo mix di generi e le sue splendide attrici: Karla Sofía Gascón, Zoe Saldaña e Selena Gomez. Abbiamo incontrato il regista in una pausa del suo tour per il mondo. Per parlare di quest’opera libera e coraggiosa e di ispirazioni, doppie vite, eros. E di come si può far sopravvivere il cinema oggi
La serie più figa (e non abbastanza vista) d’Italia insegna che dobbiamo abbracciare la complessità, anche se a tutti fa così paura. Ma non è l’unico caso che ci fa sperare per il cinema dell’anno che verrà
La popstar inglese si racconta in un film – nelle sale dal 1° gennaio – che è insieme un anti-biopic musicale (pur restando la perfetta parabola di un artista amatissimo) e una scommessa cinematografica e personale vinta. Lo abbiamo incontrato per parlare di successi, insuccessi, dolore e gloria. E per farci dire se oggi si sente davvero un uomo migliore
Stéphane Brizé dirge un film che riecheggia il vecchio cinema francese, ma con cui mantiene il suo occhio preciso sulle relazioni di oggi. E Guillaume Canet e Alba Rohrwacher sono semplicemente magnifici
Quello per il cinema. E per le sue attrici. C’è tutto questo in ‘Diamanti’, il suo ultimo film che è una lettera d’amore alle maestranze (tutto ruota attorno a una sartoria), alle donne, ai sogni di celluloide. E in cui si intrecciano la vita e la morte, ma sempre sorridendo. Abbiamo parlato con lui di passato, presente, ricordi, passioni, Mina e «il mio compagno di viaggio». Di aver deciso di autodirigersi per la prima volta e del tempo che passa. E di festival e di premi, di cui «non me ne frega niente: il mio Oscar è condividere le emozioni con il pubblico»
L’autore portoghese, vincitore con questo film del Premio per la regia all’ultimo Festival di Cannes, continua la sua esplorazione letteraria e letterale tra generi, lingue, stili. E piazza un’altra opera che assomiglia solo al suo cinema
I Cahiers du cinéma, la bibbia dei critici francesi, ha messo ‘Miséricorde’ (così in originale) al numero 1 dell’ambitissima lista del 2024. Da noi è passato al Noir in Festival. E ha lasciato il segno
I Fratellacci del cinema italiano firmano la loro prima serie (ma per loro è «un filmone»), intitolata ‘Dostoevskij’ e in arrivo su Sky e NOW. Li abbiamo incontrati per parlare di questo progetto – starring Filippo Timi e Carlotta Gamba – pieno di paura e di libertà, di nero e di luce. E del loro essere diventati di moda restando sempre fuori moda (e fuori dall’industria), di quello che gli piace fare (e che continueranno a fare), di chi li ama e chi invece spera nel loro fallimento, dei romanzi che li ispirano e delle etichette che gli stanno strette. E loro ci hanno regalato questi splendidi scatti dal set
Lo scrittore delle ‘Otto montagne’ firma un documentario che non dà soluzioni, ma lascia aperte le domande sull’ambiente e il nostro posto del mondo. E anche la colonna sonora di Vasco Brondi si riempie di vuoti. E forse è proprio nel silenzio che c’è il senso di tutto
Il regista racconta ‘Gli ultimi giorni di Maria Antonietta’ e affronta una delle pagine più rilevanti della Storia moderna adottando un punto di vista che oggi risulta scomodo (ma solo a chi non sa e non vuole ragionare). Le reazioni dei francesi, la politica, la cinefilia, Kubrick e Sorrentino: una lunga chiacchierata
Forse è voluto o forse no, ma il sequel del peplum di Sir Ridley Scott starring Paul Mescal e Denzel Washington è lo specchio dei tempi che viviamo. Ed è la cosa più interessante di questo (comunque efficace) spettacolone old school
Arriva nelle sale il film vincitore della Palma d’oro firmato dal regista che ci ha già dato vari capolavori (leggi: ‘Tangerine’ e ‘Un sogno chiamato Florida’). Ed è un altro titolo imperdibile. La recensione
In senso letterale, visto il passato da ballerina. E in senso artistico: nelle scelte, nei monologhi a teatro, nell’indagine pubblica e privata sull’amore. Il lavoro con gli autori dai D’Innocenzo a Virzì, il rapporto col compagno di vita e di scena Vinicio Marchioni, il nuovo film con Ferzan Özpetek: una lunga chiacchierata
Un film sul tempo e sul destino. Così Guè ha definito ‘Parthenope’ quando l’ha presentato con il regista (tutto vero). Ed è una recensione esattissima, perché dentro questa storia c’è sia il tempo della protagonista, una ragazza poi donna che attraversa la vita, sia quello del suo autore, che dopo ‘È stata la mano di Dio’ continua a chiudere i cerchi su sé stesso e a perseguire «un’idea di stupore e di futuro». Una lunga chiacchierata sul cinema, la giovinezza, la coolness, la leggerezza. E sul vedere, soprattutto quello che ancora non si è visto
Presentata ad Alice nella Città l’opera prima di Valerio Ferrara, che racconta i tempi che viviamo un po’ tutti (anche chi non vuole ammetterlo). Con un grande Fabrizio Rongione e la capacità di fare politica. Anche in Italia
Perché Francis Ford Coppola è sempre stato l’innovatore, lo sperimentatore, «lo studente: io mi considero così ancora adesso, mica un maestro». Da ‘Il padrino’ ad ‘Apocalypse Now’ a, oggi, ‘Megalopolis’, il film che è già leggenda, ancora prima di uscire. Non si può parlare di e con lui senza parlare di ossessione, di passione, di soldi, di rischi. E, soprattutto, di cinema. Che è l’inizio e la fine: oltre c’è solo l’amore. Una conversazione. Anzi: la conversazione
Vogliamo sempre fa’ gli americani, ma ora – complice il fatto che la serie con Matilda De Angelis è uno spin-off del capostipite USA by The Russo Brothers – sembriamo farlo anche meglio. Abbiamo parlato del processo creativo con l’head writer Alessandro Fabbri
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