‘Il giovane Karl Marx’: un film semplice, perché la Causa possa giovarne
Un approccio ideologico, romantico, adatto al personaggio, al tema e al racconto che al netto di costumi, dialoghi e avvenimenti, stupisce per l’attualità.
Un approccio ideologico, romantico, adatto al personaggio, al tema e al racconto che al netto di costumi, dialoghi e avvenimenti, stupisce per l’attualità.
L'ultimo pellicola di Kim Ki-Duk racconta la storia di un pescatore sospeso tra le due Coree, in un conflitto e un’umanità corrotta che sono ovunque.
Solo per oggi nei cinema verrà proiettato "Distant Sky", il live di Cave e i Black Seeds registrato a Copenhagen per l'ultimo tour. E come prevedibile, sono grossi brividi.
Il nuovo film di John Krasinski sembra un horror normale, anzi uno stereotipo. Ma non è così, è un'opera tanto semplice quanto geniale, altro che il bluff 'Get Out'.
Il regista-icona gira una pietra miliare della cultura nerd, un trionfo d'immaginazione, sequenze spettacolari e citazioni gustose.
Il film di Alessandro Aronadio ci regala un Edoardo Leo profeta di un nuovo credo: lo ionismo.
Nel film più poetico dell’anno un gruppo di bambini cerca la normalità in una delle tante sacche di povertà e degrado degli USA. Con un Willem Dafoe più bravo che mai.
Esce oggi nei cinema il nuovo capitolo della bella archeologa dei videogiochi. Ma reggere il confronto con i predecessori è un'avventura molto più complessa del normale.
La fantascienza su Netflix non va. Dopo l’appena sufficiente ‘The Cloverfield Paradox’, ecco il disastroso film del figlio di David Bowie.
C’è qualcosa di dolce e meravigliosamente strambo in questo racconto di formazione semi-autobiografico, che è insieme una dichiarazione d’amore di Greta Gerwig alla città in cui è cresciuta, Sacramento in California, e un ritratto dolce amaro del rapporto madre-figlia. Nominato a 5 Oscar.
Dall'amore straziante per Pattie Boyd fino alla tragedia del figlio Conor, Eric Clapton ha trovato pace solo con la sua chitarra, e con il blues. Il documentario 'Life in 12 Bars', al cinema fino al 28 febbraio, racconta la sua leggenda.
Il nuovo film di Paul Thomas Anderson racconta la storia di un artista della moda - interpretato da Daniel Day-Lewis, la sua ultima apparizione sul grande schermo - e dell'impatto devastante di una nuova musa sulla sua creatività.
Ci è voluto oltre mezzo secolo per vedere il primo supereroe di colore targato Marvel al cinema. Ma ne è valsa la pena.
Gabriele Muccino mette in questo lungometraggio tutto il suo cinema e lo eleva alla massima potenza. E ci ricorda che solo lui può fare film così.
Il grande regista e attore inciampa in un film sciatto, a tratti parodistico. E non è colpa dei (veri) protagonisti.
Un film consigliato ad appassionati di arte moderna, o intelligenze sopra la media. Un prodotto non riuscito o riuscito a suo modo.
La saga che ci era stata venduta come trasgressione allo stato puro si è rivelata per quel che è: una storia d’amore nel senso più classico del termine. E niente, che noia.
Una satira sociale elegante e spiazzante, la tragicomica discesa agli inferi di chi ha sempre finto di essere felice e realizzato.
La trama gira intorno a una partita di calcio in stile 'Fuga per la vittoria': vincere per restare liberi, perdere per diventare schiavi. Ma noi italiani stiamo attraversiamo la valle di lacrime di chi si trova a guardare il Mondiale in arrivo soltanto da spettatori.
In questo paese in cui le strategie distributive dell’audiovisivo per la loro modernità e agilità fanno sembrare Sanremo un festival punk, sono tutti sconvolti dal fatto che non sia stata fatta una robusta promozione del film.
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