«Per dieci anni abbiamo cercato di trovare il modo migliore per filmare le nostre performance. In ogni tour, abbiamo filmato le nostre performance ma il risultato non era mai soddisfacente» raccontano i Justice, duo parigino che ha ridato una dimensione epica all’elettronica.
«Ogni volta ci rendevamo conto che i video fatti dal pubblico con i loro telefoni erano migliori di quelli che facevamo noi. A Cross The Universe è partito come un tentativo fallimentare di filmare i nostri spettacoli. Volevamo documentare il tour ma quando filmavamo gli spettacoli vedevamo che non funzionava, quindi abbiamo deciso di filmare quello che succedeva intorno a loro.
Per Access All Arenas abbiamo cercato di filmare alcune performance con i cellulari ma non funzionava. Abbiamo filmato all’arena di Nîmes con una dozzina di videocamere, ma non funzionava, quindi abbiamo abbandonato l’intero progetto.»
Così, dopo due film live (con annessi album) che a noi sono piaciuti ma a Xavier e Gaspard evidentemente no, i due capelloni hanno guardato ai più grandi per trovare l’ispirazione. Come Live at Pompeii dei Pink Floyd, Iris è un live senza pubblico. In un «un ambiente controllato» come dicono i Justice.
«Lo spazio non è importante, è uno spazio neutrale che ti permette di concentrarti sulla musica e sulla messa in scena e non su di noi, che siamo quasi completamente assenti nel film, o sulle reazioni del pubblico.» Il film, scritto da Gaspard Augé, Xavier de Rosnay (i Justice stessi) e André Chemenoff, sarà al cinema il 28 agosto in un’unica data.
Abbiamo già un trailer in anteprima, che tradisce già un omaggio al Kubrick di 2001: Odissea nello Spazio che già era emerso ai tempi del video di On’N’On.