“Capri-Revolution è un film sulla libertà, parla di persone che hanno il desiderio di liberarsi, si incontrano su quest’isola – un posto tradizionale – e ci sono un sacco di conflitti in questa situazione iniziale” spiega Apparat (Sascha Ring) parlando del lungometraggio di Mario Martone, di cui ha firmato la colonna sonora insieme a Philipp Thimm. Si tratta del secondo progetto in cui il musicista tedesco collabora con il regista, dopo Il giovane favoloso: “Ma in questo caso è stato tutto diverso, perché sono stato molto coinvolto fin dall’inizio. E la musica è stata parzialmente creata anche sul set, improvvisando”. Lo potete vedere dal video di backstage in anteprima che trovate in testa all’articolo.
“C’era una sola linea melodica che aveva composto Philipp, era molto semplice ed era l’unica cosa che era stata preparata, ma per il resto è stato molto interessante come Philip e Sascha componevano davanti ai nostri occhi”, dice Reinout Scholten van Aschat, uno dei protagonisti.
Siamo nel 1914, l’Italia sta per entrare in guerra. Una comune di giovani nordeuropei ha trovato sull’isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una capraia di nome Lucia (Marianna Fontana). Il film racconta l’incontro tra Lucia, la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto). E narra di un’isola unica al mondo, la montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all’inizio del Novecento ha attratto come un magnete chiunque sentisse la spinta dell’utopia e coltivasse
ideali di libertà, come i russi che, esuli a Capri, si preparavano alla rivoluzione.
Capri-Revolution, già in concorso a Venezia 75, è al cinema dal 20 dicembre.