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Se Ian Fleming fosse vivo, farebbe un inchino di fronte Daniel Craig. Perché al di là dei capelli biondi (che il personaggio originale non aveva), negli ultimi quindici anni l’attore ha interpretato l’agente più amato di sempre in modo esemplare. Ma dopo No Time to Die (nella foto Warner Bros.), ora è toto-007. Ecco la guida definitiva (o quasi) ai più papabili futuri agenti con licenza di uccidere. (Testi di Valentina Digiuni)
Idris Elba, il perfetto 007: non fosse altro che per il fatto che ha già interpretato il brillante e impulsivo detective John Luther nell’omonima della serie tv. Poi è inglese (proprio come Craig) e nero (dieci punti a Grifondoro). Infine, è alto un metro e 89, il che significa che con uno smoking addosso, Elba sarebbe pure un bel vedere. L’unico (grande) punto a sfavore, sono i suoi cinquant’anni. Considerato che Daniel Craig ha lasciato il ruolo a 53, è chiaro che Idris corre il rischio di essere mandato in pensione troppo presto. O, alla peggio, al camposanto; già alla prima missione. (Foto da Bastille Day/Anonymous Content)
Già in lizza per il ruolo prima di Daniel Craig, venne a suo tempo scartato perché troppo giovane. Lui allora si allena duro e indossa il mantello di Superman, poi l’armatura e la parrucca bianca in The Witcher. Bravo. Però chiudiamola qui, è giunto il momento: spente il 5 maggio scorso 39 candeline, si ha da richiamarlo, mettergli addosso uno smoking, dargli le chiavi della Aston Martin e preparargli le lenzuola pulite. (Foto da Operazione U.N.C.L.E./Warner Bros.)
È più riconoscibile la sua faccia o il suo didietro? Chi lo sa, ma una cosa è certa: nel ruolo del Duca di Hastings, è stato parte del successo della prima stagione di Bridgerton. Londinese come Elba, qualcuno sostiene che non abbia alle spalle chissà quale carriera d’attore. Come dargli torto? Considerate le quattro espressioni (no, il lato B non conta) sfoderate finora, crediamo che Bond meriti più di uno che sa solo aggrottare le sopracciglia mentre si compiace di quanto sia belloccio. Ma ai posteri l’ardua sentenza. (Foto: Netflix)
Nel 2020 era considerato il favorito: la notizia del ruolo era girata su Twitter, il popolo era insorto, l’eccitazione grande. Peccato che lui, di tutta questa storia, non fosse al corrente. Classe 1977, Tom è l’esempio dell’attore bravo e bello, con il bonus di essere inglese e affermato a sufficienza da dare la giusta importanza a 007. Anche se non è il cattivone che è abituato a interpretare? Anche. (Foto da Legend/01 Distribution)
Tra le caratteristiche di Jamie Dornan, c’è il fatto di essere nato in Irlanda 40 anni fa ed essere stato prima modello, e poi attore, interpretando quel sodomita di Christian Grey nella saga Cinquanta sfumature. E poi, pare sia anche uno di quelli che, nel dubbio, meglio mettere le mani avanti. Così a Esquire dice: «Daniel Craig è stato ingaggiato per Bond e la percezione era 100% negativa... e poi, indovina? Daniel è fottutamente brillante, e questa cosa ha cambiato tutto». Della serie: nel (malaugurato) caso venga scelto, si è già fatto la sua buona dose di autoconvincimento. (Foto: Universal Pictures)
Per gli appassionati dell’universo Marvel, è Loki. Ma se si passasse a parlare di Tom-Bond, come la vedreste? Per farvi un’idea, potreste dedicare qualche ora a The Night Manager, la miniserie BBC in cui l’attore 41enne veste i panni dell’ex soldato Jonathan Pine. Non ancora convinti? Nemmeno noi. Vediamo se la producer dei film di James Bond, Barbara Broccoli, decide di farci cambiare idea. (Foto: BBC)
Classe 1979, ha alle spalle una bella carriera, dove ha interpretato ruoli sempre diversi. Ci starebbe anche in quelli di James Bond? Sì. Non fosse altro che per l’esplicito entusiasmo che, in un’intervista al Mirror, lo ha portato a dire che «coglierebbe al volo l’occasione». O la sempre ammirevole qualità dei vincenti, comunque vada: la sportività. Quella che ti fa scattare la competizione, ma altresì augurare di cuore «buona fortuna a chiunque otterrà infine la parte». (Foto da Murder Mystery/Netflix)
Classe 1980, un metro e 92, scozzese come un altro Bond (Sean Connery), piacente: eccovi servito l’identikit di Heughan, che sembra avere le giuste caratteristiche per il ruolo. Conosciuto per la serie tv Outlander, Sam ha alle spalle una formazione teatrale di tutto rispetto. Ma basterà questo, a togliere l’impressione di avere di fronte uno che non ha niente da dire? Chissà. (Foto da SAS/Altitude)
È il 2018 quando la serie tv Bodyguard inizia a far drizzare le antenne sulla possibilità che il prossimo Bond possa essere lui. Classe 1986, ai più conosciuto per il ruolo di Robb Stark in Game of Thrones, è nella parte del sergente David Budd che l’attore scozzese si fa notare come uno spaccaculi, meritevole oltretutto di un Golden Globe. Ma se sarà scelto, «è meglio cambiare direzione», ha detto lui stesso. La stessa cosa che diremmo noi: ma su di lui. (Foto: Netflix)
Malesiano di nascita, classe 1987, come tutti gli attori di origine asiatica Golding sa fare bene una cosa: menare. Basta vederlo all’azione in Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, per avere conferma che il James-Henry non ci metterebbe né uno né due a far volare pugni e calci. Qui però si apre il dubbio: Golding sarà in grado di interpretare anche la parte più tormentata di Bond o porterà solo a casa il compitino, a suon di azione su azione? Nel dubbio, forse passeremmo. (Foto da Crazy & Rich/Warner Bros.)
Salito sul podio degli attori più amati della serialità con Peaky Blinders, potrebbe essere una scelta valida. E, con la fine del cult Netflix, i sondaggi che prima lo vedevano come possibile 007 ora lo danno per spacciato. (Foto: Netflix)
Sono passati dieci anni da quel Quasi amici, che nel 2021 gli permette di essere inserito nella classifica di Time delle 100 persone più influenti del mondo. Basta questo a renderlo il nuovo Bond? Le capacità attoriali ci sono. L’età (44 anni) pure. Però c’è un problema: Omar è francese. Ma se riuscisse a recitare in un impeccabile accento British, forse… no. Uno 007 francese, proprio no. (Foto da Lupin/Netflix)
Poche storie: ormai Tom Holland è Spider-Man. Ma dato che con l’ultimo No Way Home lascia aperto il dubbio sulla fine della (sua) trilogia da Uomo Ragno, Bond potrebbe essere lo step successivo per l’attore 26enne. C’è unico problema: quella faccetta lì. Perfetta per dare il volto al supeRhero di quartiere, ma troppo da bravo ragazzo per immaginarlo nel ruolo fleminghiano. Men che meno a bere Martini, mentre è seduto al bancone di un bar a fare il gran tombeur. (Foto da Uncharted/Columbia Pictures)
Diventato celebre con Normal People, ha dalla sua il fatto di essere un attore di teatro. Un po’ sul genere Heughan, ma con la differenza che è più giovane (26 anni contro 42), ed è irlandese. Convince il pubblico? Non lo sappiamo; quello che si sa è che Digital Spy ha inserito il suo nome in un sondaggio, e lui se ne è stupisce: «Sono un grande fan, e continuerò a esserlo in ogni caso». Almeno sappiamo che, se andasse male, non porterebbe rancore. (Foto: Hulu)
Bello, giovane e impossibile. Se vi state chiedendo chi sia, è perché non avete visto Euphoria e non siete caduti/e vittima del suo fascino. La produttrice Barbara Broccoli ha lasciato intendere una «completa reinvenzione» del personaggio, magari ripensato in chiave giovane. Se così fosse, Elordi sarebbe un gigantesco sì. Altrimenti, meglio lasciar perdere: a vederlo sfrecciare con l’Aston Martin, si finirebbe a pensare sia solo un bamboccio che ha fatto la bravata di rubare le chiavi dal taschino di papà. (Foto: HBO)
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