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Trent'anni fa il cinema rimaneva orfano della sua stella più luminosa: Ava Gardner. Bella, bellissima, ma anche capace di incarnare ruoli indimenticabili, al punto che l'American Film Institute l'ha inserita al 25esimo posto nella lista delle più grandi star di Hollywood.
Quello di Kitty Collins, al fianco di Burt Lancaster, è il primo ruolo da protagonista femminile per Ava. Un esordio da lead actress di lusso: il film di Siodmak resta uno dei noir più belli e studiati della Golden Age.
Dal racconto di Ernest Hemingway, uno dei più grandi successi al botteghino dell'attrice. La leggenda vuole che lo scrittore non abbia mai visto visto il film, forse anche perché il personaggio di Ava è stato inventato di sana pianta per l'adattamento sul grande schermo.
Un mostro sacro di Hollywood come John Ford alla regia e un terzetto di star della A-list dell'epoca: insieme a Gardner ci sono Clarke Gable e Grace Kelly. Per questo film Ava ottenne l'unica candidatura all'Oscar della sua carriera, ma venne battuta dalla Audrey Hepburn di Vacanze romane.
La diva che fa la diva, nelle mani di uno specialista di ritratti di primedonne come Joseph L. Mankiewicz . Accanto a Humphrey Bogart, Ava è Maria Vargas di cui il film ripercorre vita e carriera privata. Set italianissimo, a Portofino, e costumi pure: sono stati creati dalle Sorelle Fontana.
La distopia prima che diventasse (troppo) di moda. Tra Gregory Peck, Anthony Perkins e Fred Astaire, Ava interpreta Moira, una donna che soffre per amore e che si rifugia nell'alcol. Un ruolo perfetto e tormentato per un'attrice ormai matura che cerca personaggi di spessore.
Un altro regista di culto – John Huston – e un altro ruolo inquieto: quello della vedova avventuriera che fa impazzire l'ex prete alcolista interpretato da Richard Burton. In una filmografia hollywoodiana che si rispetti non può mancare l'adattamento di un dramma di Tennessee Williams.
La vera protagonista è la nostra Sophia Loren, ma Ava ha un ruolo che spicca tra i comprimari illustri di questo intrigo terroristico. Indimenticabili le sue pellicce e i suoi turbanti per una perfetta cena nella carrozza ristorante del treno.
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