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Un nuovo film nelle sale questa settimana (Tutti i ricordi di Claire) e una lieve ischemia che (per fortuna) non l’ha fermata. Catherine Deneuve resta l’icona indiscutibile del cinema francese e non solo. Ecco la sua top 10.
Ed esiste anche il ruolo, sulla carta, più folle di sempre: un’apostola che va a letto con un gorilla. Catherine si lascia andare a questo divertissement. Elegantissima e scatenata.
Basterebbe la chioma platino. In più, nel suo ultimo film, Deneuve affronta, con tenerezza, la vecchiaia. Anche la sua. Come dicono dalle sue parti: chapeau.
Look da Marilyn e un catfight con Fanny Ardant che pare il sogno di Francia che prende vita. Nella musical-comedy di Ozon, è una debordante instant-icona.
Tra le tante incursioni nel cinema italiano (colpa anche di “quel” Marcello), quella nel gineceo monicelliano è la più famosa. E pure la più cult.
Ancora Ozon, che stavolta la vuole mattatrice assoluta. La casalinga annoiata che si butta in politica è meglio di qualsiasi Hillary Clinton.
Tra le vette del musical di tutti i tempi, è anche il personaggio che definisce l’estetica di Deneuve: algida ma tenera, innocente ma torrida. Gli ombrellini cult fanno il resto.
L’horror metropolitano secondo Polanski. Nel ruolo della bionda glaciale che ha paura degli uomini, ci fa sognare il film che non c’è stato mai: un thriller con lei, diretto da Hitchcock.
Ci voleva un giapponese (il grande Hirokazu Kore-eda) per restituire la quintessenza della Deneuve âgée. Cioè un’attrice cinica, vanesia, ma irresistibile. Praticamente se stessa?
Delle due collaborazioni con Truffaut (l’altra è l’altrettanto favoloso La mia droga si chiama Julie), è la più classica. Amour fou, Parigi occupata, Depardieu: vi possono bastare?
C’è forse qualche dubbio sul suo ruolo più cult? La prostituta perbene di Buñuel è la Deneuve definitiva. Nella storia, per sempre.
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