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Galateo vuole che non si dica l’età di una signora, men che meno di una regina. Ma quando 94 anni sono portati così, si può fare un’eccezione. Meno 6 al secolo tondo tondo, Elisabetta II ha appena fatto sapere che non ha nessunissima intenzione di abdicare. Ovviamente un’icona di ferro come lei, che ha attraversato con passo deciso e aggraziato tutto il Novecento, è uno dei soggetti preferiti di cinema e tv, che su Sua Maestà e la Royal Family hanno scritto serie pluripremiate e film da Oscar. Preparate il tè: ecco una carrellata del meglio di The Queen sullo schermo.
Non è certo un cartoon complesso e raffinato come i titoli d’animazione a cui siamo abituati, ma l’idea di raccontare la storia del favorito della regina, il suo corgi, merita per almeno un paio di idee. Come l’arrivo di Trump: il cucciolo se la deve vedere con la pacchianissima cagnolina di Melania, mentre The Queen deve fare i conti con The Donald. Selfie compresi.
Lilibet ha fatto diverse apparizioni, se così si può dire, nella sitcom animata di Seth MacFarlane: la più assurda è nell’episodio in cui la versione british di Peter, Neville, vuole una ciocca di capelli della regina e piazza una finta poltrona da parrucchiere lungo il percorso della parata. Non riuscendo ad attirare l’attenzione di The Queen, Neville e il figlio rubano una moto e danno la caccia alla carrozza, che alla fine esce di strada uccidendo Sua Maestà. Chi muore nei Griffin campa cent’anni. Sarà questo il suo segreto?
Nessuno l'ha ancora vista, ma alla sitcom animata prossimamente su HBO Max non diamo l'ultimo posto perché di Gary Janetti ci fidiamo. Non solo perché è tra gli sceneggiatori dei Griffin, ma perché fa il miglior Insta-storytelling (sul suo profilo @garyjanetti) a proposito del piccolo George e royal famiglia. La serie-cartoon su tutto il clan, Queen in testa, non potrà che essere altrettanto favolosa.
Non il miglior Spielberg, anche se la favola "based on Roald Dahl" funziona a dovere. E non la più famosa delle fake Elisabette dello schermo, anche se la sua interprete lascia il segno: è la veterana del cinema e del teatro inglesi Penelope Wilton, consacrata da Downton Abbey (nei panni di Isobel Crawley, la rivale di Lady Violet/Maggie Smith) e vista più di recente in After Life accanto a Ricky Gervais. Inappuntabile pure nei vestitini e nelle borsette regali.
Pur da fan di Elizabeth, riconosciamolo: il casting di questo film è fin troppo generoso. La giovane Lilibet non era certo bella come la sua interprete Sarah Gadon (che però ha un decimo della sua tempra). Ma, negli anni della seconda guerra mondiale, sfoggiava le stesse divise da meccanico (!) dell'esercito. Lasciate nell'armadio per indossare un abito da sera e fuggire con la sorella Margaret (Bel Powley, decisamente più in parte) verso il ballo al Ritz per festeggiare la vittoria degli Alleati. Strano ma vero: è successo davvero.
Piccole Elisabette crescono. Quella di Freya Wilson (poi vista accanto a Mia Wasikowska in Jane Eyre) è la perfetta primogenita di casa, tra papà Giorgio VI (Colin Firth) e l'amorevole regina madre (Helena Bonham Carter). Little Lilibet tornerà in The Crown, interpretata da Verity Russell. Magnetica e risoluta fin da (immaginaria) ragazzina.
Per il ciclo "forse non tutti sanno che": anche Emma Thompson è stata Elisabetta II. Nell'episodio della serie BBC che ripercorre la vera intrusione di uno sconosciuto nella camera da letto reale, correva l'anno 1982. Camicia da notte e messa in piega compromessa dal cuscino, Emma è perfetta: quasi si rimpiange che non sia stata richiamata per The Crown.
Avercene di serie come The Crown e di interpreti come Olivia Colman. Detto questo, siamo proprio sicuri che l’attrice fosse la scelta giusta per interpretare Sua Maestà? Perché, pur bravissima (e occhi scuri a parte), la Colman ha poco della sofisticatezza algida di Claire Foy, che l’ha preceduta, e del portamento regale di Lilibet. Un po’ troppo working class, insomma. Decisamente più azzeccata invece la scelta di Helena Bonham Carter nei panni della sorella Margaret. Ma di certo Olivia sa reggere una corona che, stagione dopo stagione e scandalo dopo scandalo, diventa sempre più pesante.
Per noi la vera e unica Lizzie di The Crown sarà sempre Claire Foy che, da attrice sconosciuta, un Emmy e un Golden Globe dopo, si è ritrovata star mondiale grazie a Elisabetta. Meravigliosamente fredda e rigida, con quel tocco di charme regalissimo, nella sua britishness di regina anzitempo, ma anche un po’ bizzarra e terribilmente umana: donna, moglie (di un giovane Filippo un po’ stronzo, diciamolo) e madre non sempre perfetta. Splendida, come tutto nella serie.
Sullo schermo c’è una sola Queen: Helen Mirren. Che ha vinto pure l’Oscar per la sua interpretazione di Elisabetta mentre affronta i contraccolpi politici e familiari della morte di Lady Diana e l’arrivo del laburista Tony Blair al numero 10 di Downing Street. I riccioli grigi, l'inclinazione della testa, la postura e la camminata senza fronzoli con i gomiti e i piedi all’infuori, ma anche lo spirito sagace e pungente di Sua Maestà. Mirren centra tutto. E a 60 anni entra nella royalty del cinema.
Fuori classifica (perché altrimenti avrebbe occupato tutte le posizioni) il "corto" in cui la regina Elisabetta II interpreta... se stessa. È l'action a Buckingham Palace (diretto dal premio Oscar Danny Boyle!) che apriva la cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi di Londra del 2012. Accanto a lei c'è 007/Daniel Craig, ma Lizzie non è una semplice Bond girl. È lei la vera star. Insieme ai suoi corgi, si capisce.
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