Netflix è il regno incontrastato delle serie tv, è vero. Ma sulla piattaforma vanno e vengono anche un bel po’ di film. Abbiamo scelto una decina di titoli (più o meno) tra classiconi, registi e coppie di culto, pellicole di guerra, western moderni, musical e sì, pure film romantici.
1. Tarantino Le Iene/Bastardi senza gloria/The Hateful Eight
Tarantino incarna il concetto di cult (e di pulp) più di qualunque altro regista contemporaneo, per le caratteristiche specifiche dei suoi film: dai dialoghi inconfondibili alle rappresentazioni evocative della violenza. È riuscito a fare suoi tutti i generi di cui è un fan sfegatato fin da ragazzino e a promuovere lo stile a vera e propria sostanza. Le Iene è un esordio col botto, Bastardi senza gloria è uno dei migliori film di Tarantino (a partire dalla sequenza di apertura) con quel mito che è Christoph Waltz e The Hateful Eight è praticamente una pièce teatrale sul grande schermo. Sceglierne uno è impossibile.
2. Scorsese + DiCaprio The Departed/Shutter Island/The Wolf of Wall Street
Ci sono attori che diretti da determinati registi diventano leggenda: vedi Johnny Depp con Tim Burton, Samuel L. Jackson con Tarantino o Frances McDormand con i fratelli Coen. E ovviamente l’effetto che uno dei mostri del cinema, Martin Scorsese, ha su Leonardo DiCaprio. Cinque le collaborazioni con altre due che dovrebbero arrivare. Su Netflix ci sono The Departed, dove le linee tra i buoni e i cattivi sono più sfumate che mai, Shutter Island ovvero Scorsese autore che mixa il noir all’horror… E The Wolf of Wall Street? Siamo tutti d’accordo che DiCaprio doveva vincere l’Oscar per questo film e non per Revenant, vero?
3. Mulholland Drive di David Lynch (2001)
Mulholland Drive è ipnotico, ossessivo, astratto, contorto, erotico, è cinema sperimentalissimo, è David Lynch all’ennesima potenza. Sfrutta i luoghi comuni di Hollywood per fare le migliore autocritica della follia del business mai arrivata sullo schermo. E lancia la carriera di miss Naomi Watts. Per molti è il miglior film del 21esimo secolo. Sicuramente insieme a Velluto Blu è il miglior film di quel geniaccio di David Lynch.
4. Gravity di Alfonso Cuarón (2013)
Alla faccia di Trump, i conquistadores messicani del cinema si sono portati a casa 4 Oscar alla regia negli ultimi 5 anni. Il primo di questi lo ha conquistato nel 2014 Alfonso Cuarón con Gravity, un’odissea nello spazio profondo, un thriller dell’anima. Visivamente e tecnicamente spettacolare, più che un film è un’esperienza fisica che travolge, una sfida per i sensi di Sandra Bullock e dello spettatore: vi troverete senza fiato (nel vero senso della parola) proprio come la sua astronauta. Una danza vicino alle stelle che diventa incubo e dramma umanissimo e molto terreno.
5. Non è un Paese per Vecchi di Joel ed Ethan Coen (2007)
Adattando il feroce romanzo di Cormac McCarthy Non è un Paese per Vecchi, i fratelli Coen hanno inaugurato il western contemporaneo. Per intenderci, senza non avrebbe potuto esserci Taylor Sheridan con i vari Sicario e Hell of High Water. Il film, quasi completamente senza musica, alterna vertiginosamente ironia e violenza grafica ed è asciutto, minimalista, quasi rozzo nel modo in cui, grazie anche al maestro delle fotografia Roger Deakins, rivela l’orrore e il marcio radicato nella società americana. Il mondo è una merda e la giustizia non esiste. A testimoniarlo c’è uno dei villain più iconici di sempre impersonato da un Javier Bardem da Oscar. Di statuette il film ne ha vinte altre tre: migliore film, miglior regia, migliore sceneggiatura. Senza dubbio il migliore tra i film più recenti dei Coen.
6. Eternal Sunshine of the Spotless Mind di Michel Gondry (2004)
Poteva essere solo un altro film d’amore ma Charlie Kaufman, forse l’intellettuale contemporaneo più provocatorio d’America, ha trasformato Eternal Sunshine of the Spotless Mind nel migliore. Perché gli ha dato un twist sci-fi per centrare tutto sull’umanità dei suoi protagonisti raccontando lo slancio verso il sentimento e quello che nelle love story sullo schermo non si mostra mai: la noia, le discussioni feroci, le abitudini che allontanano le coppie e il dramma dopo una rottura. E poi lui e lei sono Jim Carrey e Kate Winslet.
7. The Hurt Locker di Kathryn Bigelow (2008)
Kathryn Bigelow è la prima e unica donna ad aver vinto l’Oscar per la regia e lo ha fatto con quello che senza dubbio è uno dei migliori film di guerra della storia del cinema. The Hurt Locker unisce un viscerale talento per la tensione all’attenzione quasi giornalistica per il dettaglio. Avvincente, intenso ed interpretato benissimo (è il film che ha lanciato Jeremy Renner), mostra il conflitto, in particolare l’invasione statunitense dell’Iraq, come mai prima, interrogandosi sul senso dell’essere eroi. Un capolavoro.
8. E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg (1982)
La corsa in bici al chiaro di luna, “telefono casa”, la colonna sonora di John Williams e un cast di strepitosi attori giovanissimi (Drew Barrymore!) prima che la cosa diventasse cool. E.T. è un classicone della cultura pop, uno dei film più amati non soltanto di Spielberg, ma della storia del cinema. Perché Spielberg riesce a infondere la magia del fantastico nella vita quotidiana della provincia e a raccontare un legame tenerissimo che nasce da due solitudini. Se non lo rivedete da quando eravate bambini, fatevi un favore sabato sera: E.T. and chill.
9. Up di Pete Docter e Bob Peterson (2009)
Una classifica senza un film Disney-Pixar non ha ragione di esistere. E in Up ci sono almeno due sequenze che vi resteranno nel cuore: la prima, quasi all’inizio, è il montaggio di flashback che racconta la storia d’amore lunga una vita di Carl Fredricksen con la moglie scomparsa Ellie. Roba da fiumi e fiumi di lacrime. La seconda è l’avventuroso viaggio in mongolfiera. Up è un capolavoro di tecnica sì, ma è soprattutto un’avventura che fonde alla perfezione emozioni e divertimento. E lo score di Michel Giacchino è una meraviglia.
10. Grease di Randal Kleiser (1978)
Scontatissimo ma, che odiate o amiate il musical, dovete guardare almeno una volta nella vita Grease, se non altro perché è il film più visto di sempre. Le canzoni sono epiche, le coreografie leggendarie e i movimenti d’anca di John Travolta hanno segnato, nel bene o nel male, diverse generazioni. E poi c’è Rizzo, che è la vera eroina della situazione. Altro che Sandy.
BONUS Jim & Andy di Chris Smith (2017)
Un grande documentario con materiale strepitoso del dietro le quinte di Man on The Moon. Jim Carrey scompare nel ruolo di Andy Kaufman/Tony Clifton. Perché la vita è una performance. Ed è la testimonianza che la follia di Carrey è il fardello di un genio. Uno dei film migliori che trovate su Netflix, in assoluto.