Film Studio Ghibli su Netflix dal 1 febbraio
Per la gioia dei fan di Hayao Miyazaki e non solo, arriva su Netflix la prima tornata di film prodotti dallo Studio Ghibli: entro il 1° aprile saranno tutti disponibili in streaming. I primi titoli caricati sulla piattaforma sono: Laputa – Castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Pioggia di ricordi, Porco Rosso, Si sente il mare e I racconti di Terramare.
Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn di Cathy Yan – 6 febbraio
Spin-off del non riuscitissimo (ma fortunatissimo) Suicide Squad, giustamente incentrato sul personaggio più cool e imitato del prototipo: la Harley Quinn con codini bicolore e look punk cui dà volto la magnifica Margot Robbie. Che si ritrova ora protagonista di una nuova avventura, sospesa tra action ed empowerment femminista. Assente il Joker di Jared Leto che la accompagnava nel film precedente.
Il ladro di giorni di Guido Lombardi – 6 febbraio
Vision Distribution e Rai Cinema si uniscono per un film a misura di Riccardo Scamarcio. Alias l’ex galeotto che si riprende il figlio perduto e lo porta con sé in un on the road pugliese, destinazione: il solito regolamento di conti. Della gang fa parte anche un debordante Massimo Popolizio. Dirige Guido Lombardi, già segnalatosi nel circuito indie italiano con film come Là bas – Educazione criminale (2011) e Take Five (2013).
Gli anni più belli di Gabriele Muccino – 13 febbraio
Muccino in purezza: attori-feticcio (Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria, più le new entry di lusso Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti), un arco narrativo che dura quasi quarant’anni, una storia d’amore e d’amicizia che strappa sorrisi e (soprattutto) lacrime. E un chiaro tributo al cinema dei grandi del passato, l’Ettore Scola di C’eravamo tanto amati su tutti. Un azzardo? Tutt’altro: anche questo è un grande film.
Sonic – Il film di Jeff Fowler – 13 febbraio
Il film ha fatto finora parlare soprattutto per le polemiche sollevate dai fan del videogioco originale. Che si erano lamentati delle fattezze digitali (denti soprattutto) del velocissimo porcospino blu. I produttori, per una volta, li hanno ascoltati. E hanno tirato fuori altro tempo (e soldi) per ridisegnare il protagonista. La spalla, invece, è rimasta la stessa: un Jim Carrey che torna a fare Jim Carrey, nei panni del villain Dr. Robotnik.
Bad Boys for Life di Bilall Fallah e Adil El Arbi – 20 febbraio
A sorpresa (o forse no) uno dei successi dell’inverno cinematografico americano. Il pubblico non si è ancora stufato delle gesta dei detective Mike (Will Smith) e Marcus (Martin Lawrence), arrivate al loro terzo capitolo a quasi vent’anni dal secondo. Stavolta c’è il caos sollevato dal solito cartello messicano a rimandare il sospirato pensionamento del secondo. Per action-nostalgici.
Cats di Tom Hooper – 20 febbraio
Siete pronti per il musical più massacrato dell’anno? Forse no, ma proprio le critiche, in fondo, l’hanno reso già un cult. Tra gatti fin troppo antropomorfi, impennate Kitsch e volti malamente assortiti: da Taylor Swift e Jason Derulo, a cui hanno dovuto ridurre il “pacco” in computer graphic. Andrew Lloyd Webber, autore dell’opera teatrale originale, ha dato la sua approvazione: meglio così.
Cattive acque di Todd Haynes – 20 febbraio
Mark Ruffalo versione Erin Brokovich. Nell’ultimo film del grande Todd Haynes (Lontano dal paradiso, Carol), dimenticato dalla stagione dei premi, è l’avvocato che si mise dalla parte degli agricoltori della West Virginia, contro le fabbriche che scaricavano i loro scarti tossici nei fiumi. Cinema civile con lo sguardo agli anni ’70: non fa mai male.
Carlo Verdone torna alla commedia corale, anzi alla dramedy: è uno degli amici medici che cercano di nascondere una terribile verità a un loro collega. Gli altri componenti del gruppo sono Rocco Papaleo, Max Tortora e Anna Foglietta, insieme in un viaggio tra risate ed emozioni che riconferma la vena malincomica dell’autore romano.
Volevo nascondermi di Giorgio Diritti – 27 febbraio
Dopo il ritratto di Giacomo Leopardi nel Giovane favoloso, Elio Germano si carica sulle spalle un altro personaggio complesso direttamente preso dalla Storia italiana: il pittore Antonio Ligabue. A sua volta “dipinto” dall’occhio di Giorgio Diritti, già autore di opere amate dalla critica come L’uomo che verrà e Un giorno devi andare. In concorso al Festival di Berlino.
BONUS: Fabrizio De André e PFM – Il concerto ritrovato di Walter Veltroni – 17 febbraio
Il docufilm evento del mese ripercorre l’incontro leggendario (e pressoché unico) tra un grande cantautore come Faber e una rockband di culto come la PFM: un clash pressoché unico nel panorama musicale italiano. Alle riprese dell’epoca, oggi ritrovate, si accompagnano le immagini di oggi, “guidate” dal regista d’eccezione Walter Veltroni.