10Il cacciatore
Scarsa fortuna di pubblico (ma moltissima di critica) per una serie che ha cercato di innovare il crime all’italiana lanciando un messaggio apparentemente fuori moda: non solo il male, ma anche il bene può essere cool. Francesco Montanari, già Libanese in Romanzo criminale, convince anche dalla parte della legge.
9Rocco Schiavone
Dopo decenni di monopolio del commissario Montalbano, la Rai sfida se stessa col vicequestore burbero e politicamente scorretto interpretato da un grande Marco Giallini. Mai promosso su Rai1 perché si fa le canne: anche per questo ci piace.
8La linea verticale
Il testamento di Mattia Torre, tra gli autori di Boris prematuramente scomparso quest’anno, è uno dei più bei prodotti Rai degli ultimi anni. Tra commedia e dramma, una nuova strada per la serialità “pubblica”. Valerio Mastandrea superlativo.
7Suburra – La serie
Dal film di Stefano Sollima, una serie “made in Netflix” che tenta di sfidare il successo di Gomorra. E, almeno in parte, ci riesce. Il linguaggio e l’estetica sono più pop, ma il racconto del marcio capitolino è a fuoco. Nella seconda stagione ancora di più.
6Skam Italia
Altro che Baby: è questa la serie teen del decennio. Ispirata a un format norvegese e prodotta da Cross Productions e TimVision (dalla quarta stagione, insieme a Netflix), è il più bel ritratto dell’adolescenza visto in Italia. Tra il primo Muccino e le attuali Instagram stories, un cult generazionale.
5L’amica geniale
Il primo capitolo del ciclo di romanzi di Elena Ferrante funziona anche in tv. Grazie alla produzione che unisce tradizione da sceneggiato Rai al nuovo linguaggio seriale. E a Saverio Costanzo, grande autore e direttore di volti nuovi. Attendiamo con ansia il secondo capitolo.
41992-1993-1994
“Da un’idea di Stefano Accorsi”: e tutti giù a ridere. Invece aveva ragione lui. Che porta in tv Tangentopoli e ne fa una saga tra fiction e realtà come non se n’erano mai viste da noi, capace di crescere di stagione in stagione. E di lanciare una diva per il futuro: meno male che Miriam Leone c’è.
3The Young Pope
Sorrentino è tra gli autori del decennio non solo al cinema (La grande bellezza su tutti), ma pure sul piccolo schermo, dove capisce che, se oggi si vuole essere narratori, bisogna stare. E il papa d’esportazione è il soggetto giusto con cui inaugurare la sua carriera televisiva.
2Il miracolo
Le serie sono il nuovo cinema? Non solo: sono anche i nuovi libri. Niccolò Ammaniti lascia (momentaneamente) i romanzi per scrivere (e dirigere) un vero romanzo televisivo. Un caso cine-letterario e, soprattutto, un precedente che ha cambiato il corso degli audiovisivi di casa nostra.
1Gomorra – La serie
Bisogna forse discutere sul primo posto? Assolutamente no. Gomorra è la serie italiana migliore di tutti i tempi e anche quella che è arrivata ovunque nel mondo, guadagnandosi fan come Leo DiCaprio. S’è proprio pigliat’ o’ decennio.