Mentre i medici veri affrontano la più grande emergenza sanitaria della storia recente (e su Rai 1, non a caso, impazza DOC – Nelle tue mani con Luca Argentero), ripassiamo i migliori “medical” del piccolo schermo. Dai drammi rosa con i loro amatissimi “Dottori Stranamore” a comedy di culto come quella di Zach Braff, passando per il cinismo che ha fatto scuola di Dr. House/Hugh Laurie.
10The Resident (FoxLife)
Piccoli specializzandi crescono. No, non quelli del Seattle Grace Hospital. Il biondino di turno è il dottor Conrad Hawkins (Matt Czuchry, il Logan Una mamma per amica) arrivato da Harvard ad Atlanta, che cerca di rottamare i superiori. E che s’innamora dell’infermiera del suo team, Nicolette (la Emily VanCamp di Revenge). Tra il cinismo di Dr. House e gli amorazzi di Grey’s Anatomy: niente di nuovo, ma funziona.
9Code Black (Amazon Prime Video)
Dopo Nurse Jackie (vedi più avanti), un altro one-woman-show ospedaliero passato però sotto silenzio. A guidare la squadra alle prese col “codice nero” (ovvero: quando ci sono più pazienti di quelli che si possono curare) c’è la dottoressa Leanne Rorish, interpretata dal premio Oscar Marcia Gay Harden. Il punto di forza è l’essere tratta da un documentario: l’adesione alla realtà si vede.
8The Good Doctor (Amazon Prime Video)
O anche: la versione giovane e buonista di Gregory House. Il dottorino Shaun Murphy di Freddie Highmore (Bates Motel, La fabbrica di cioccolato) ha un passato travagliato alle spalle ed è autistico: ha la sindrome del savant, la stessa di Rain Man. Lo showrunner è lo stesso David Shore di Dr. House. Successo strepitoso anche sulle nostre generaliste: la bontà, in corsia, paga.
7Nip/Tuck
Non il classico “medical”. Ma la serie di Ryan Murphy sui chirurghi plastici di Miami Sean McNamara (Dylan Walsh) e Christian Troy (Julian McMahon) è une delle variazioni più folli e divertenti sul tema. 100 episodi totali, un Golden Globe come “best drama” e comprimari extralusso: da Vanessa Redgrave a Jacqueline Bisset, da Peter Dinklage a un Bradley Cooper agli esordi. Basta per farne un cult?
6Nurse Jackie
Qualcuno descrive Nurse Jackie come la versione al femminile di House (vedi più avanti) per vari motivi. Primo: come lui è dipendente da farmaci. Secondo: è cinica e arrogante, soprattutto con i colleghi e medici. Ma questa infermiera del pronto soccorso si prende profondamente cura dei suoi pazienti, Un perfetto character study sul personaggio, tra la dark comedy e il drama, affrontato a meraviglia da Edie Falco, pluripremiata per il ruolo di Carmela nei Soprano.
5The Knick
Un altro “medical per caso”, che però è imperniato proprio sulla nascita degli ospedali moderni. E su uno dei dottori più carismatici della storia della tv: il John Thackery di Clive Owen, che guida il reparto di chirurgia del Knickerbocker Hospital nella New York del 1900. “Creano” Jack Amiel e Michael Berger, ma è la regia di Steven Soderbergh a fare la differenza.
4Grey’s Anatomy (Amazon Prime Video)
Il lato romance del medical drama by Shonda Rhimes, uno dei nomi più influenti della tv. Amatissima dal pubblico, la serie che racconta amori e amicizie del Seattle Grace Hospital è arrivata alla 16esima stagione, e pare che si stia avvicinando alla fine, dopo aver dato vita anche a uno spin-off, Private Practice. Se Ellen Pompeo è rimasta fedelissima alla sua Meredith, altri volti lanciati dallo show hanno salutato da tempo corsie e camici: dal Dottor Stranamore Patrick Dempsey, sempre più impegnato tra serialità e cinema, all’ex Cristina Young Sandra Oh, premiata per il suo ruolo in Killing Eve.
3E.R. – Medici in prima linea (Amazon Prime Video)
A farci cadere vittime del genere in principio fu George, che al tempo non era nemmeno brizzolato. Prima di Grey’s Anatomy infatti c’erano le avventure di Doug Ross (Clooney) e soci nel pronto soccorso del policlinico universitario di Chicago. Casi spinosi, love story in corsia e dottorini fighissimi facevano la loro parte, ma E.R. è una pietra miliare del medical anche perché ha aperto la strada a prodotti televisivi sempre più curati nel production design e nella regia. Roba che adesso sembra scontata, ma negli anni ’90 era wow. Ah, scriveva e produceva Michael Crichton.
2Scrubs (Amazon Prime Video)
Sponsorizzato all’inizio come “più clinico di E.R., più cinico di Ally McBeal, più piccante di Sex and the City, più frizzante di Friends“, Scrubs è certamente più una comedy che un drama, e i dettagli della pratica medica non sono certo la prima preoccupazione di Zach Braff & C. (anche se pare che sia tutto piuttosto accurato). Le vicende dello specializzando J.D. e dei suoi amici sono diventate un cult larger-than-life: dalla sigla sulla note di Superman dei Lazlo Bane, ai sogni ad occhi aperti del protagonista, che danno vita a gag surreali e grottesche e irresistibili siparietti musicali. All’Ospedale Sacro Cuore s’è fatta la storia della tv.
1Dr. House – Medical Division (Amazon Prime Video)
Gregory House è il tipo di personaggio che ami o odi, uno Sherlock Holmes in corsia che decifra enigmi medici all’apparenza irrisolvibili. Tossicodipendente, scontroso, maleducato ma assolutamente geniale. E il modo in cui Hugh Laurie l’ha interpretato, vincendo anche un Golden Globe, ha infranto tutte le regole, aprendo dibattiti e riflessioni su medicina e deontologia. Non riesci a capire cosa c’è che non va in un paziente? Probabilmente è lupus, ma anche se non lo è, Dr. House troverà la diagnosi corretta. Tra un’imprecazione e una dose di Vicodin, l’antieroe per eccellenza del medical drama, senza se e senza ma.