Elle Fanning ultima musa di Woody Allen? Sì, anche se in Un giorno di pioggia a New York, ora al cinema, è seriamente tallonata da Selena Gomez. Le due giovani star sono le ultime arrivate nel gineceo cinematografico del regista newyorkese, che oggi compie 84 anni. Ecco tutte le sue donne.
Diane Keaton
Musa, compagna, icona. Scegliamo Io e Annie (nella foto), perché è il primo titolo alleniano che si associa a lei. Ma come dimenticare Il dormiglione, Amore e guerra, Interiors, Manhattan, Misterioso omicidio a Manhattan? Oggi, è tra le sue più care amiche: la loro storia reale è anche più bella dei film.
Mia Farrow
Da moglie nella vita e nei film a, oggi, sua contestatrice numero 1. In mezzo c’è stato l’altro matrimonio (di lui) con Soon-yi Previn (figlia adottiva di lei), mai perdonato. Restano, per fortuna, i capolavori: da Hannah e le sue sorelle (nella foto) a La rosa purpurea del Cairo, passando per Alice, Un’altra donna e il sommo Mariti e mogli, che anticipava le guerre future.
Judy Davis
Forse la migliore “non protagonista” di tutto il cinema di Woody. Indimenticabili le sue telefonate in Mariti e mogli (nella foto con Sidney Pollack), ma anche gli straordinari ruoli in Alice, Celebrity, Harry a pezzi e To Rome with Love. Per lei, a differenza di molte altre colleghe dirette dal regista, nessun Oscar: vergogna!
Dianne Wiest
La veterana dell’universo alleniano, che vanta crediti come Pallottole su Broadway (nella foto con John Cusack, film per il quale ha vinto un Oscar come miglior attrice non protagonista), Hannah e le sue sorelle (altra statuetta), La rosa purpurea del Cairo, Radio Days e Settembre. Fun fact: è l’unica attrice nella storia del cinema ad aver vinto due Academy Award in film diretti dallo stesso regista.
Mira Sorvino
Anche lei oggi si è messa (ingiustamente) contro Woody. Eppure gli deve l’intera carriera, cominciata (e, diciamoci la verità, finita) col sensazionale ruolo dell'adorabile prostituta della Dea dell’amore. Per il personaggio di Judy Orgasm, l’attrice italoamericana ha vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista. Una musa ingrata.
Scarlett Johansson
E poi venne Scarlett. Che, dopo anni di pochi colpi di fulmine nei film di Woody, scala la classifica delle muse con Match Point (nella foto con Jonathan Rhys Meyers). Seguiranno i deliziosi Scoop (versione comica) e Vicky Cristina Barcelona (sexy come nel primo film). E un’amicizia col regista che dura ancora: l’attrice è oggi una delle sue difensore più appassionate.
Penélope Cruz
Pazza e scapigliata, la sua caliente María Elena ruba la scena in Vicky Cristina Barcelona (nella foto), per il quale vince un Oscar come miglior attrice non protagonista. Woody la richiama per To Rome with Love, in un ruolo inizialmente proposto a Nicole Kidman: musa mancata, ma se l’è data a gambe di fronte a uno dei copioni più deboli del maestro.
Cate Blanchett
Altra musa, altro Oscar. Stavolta finisce nelle mani della diva australiana, che fa della sua Blue Jasmine (nella foto) uno dei personaggi femminili più struggenti nella filmografia del regista. Indimenticabili i suoi martini ingollati a nastro e il finale in cui monologa da sola sulla panchina.
Emma Stone
La migliore giovane interprete di commedie (e non solo) su piazza non poteva che essere adocchiata da Allen. Che la vuole prima nel più debole Magic in the Moonlight, con Colin Firth, e poi nel sottovalutato Irrational Man(nella foto), accanto a Joaquin Phoenix. Lei e Woody sembrano fatti per lavorare insieme: li vorremmo insieme in un altro film.
Kate Winslet
L’attrice premio Oscar (ma non con Woody) era stata la prima scelta per Match Point: declinò per dedicarsi alla famiglia. Una collaborazione con Allen era però destinata a succedere. E nella Ruota delle meraviglie (nella foto) è incandescente: la star inglese si lascia andare a questo dramma in stile Tennessee Williams. Avrebbe meritato, se non un'altra statuetta, almeno una nomination.
Prima di andare via
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