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MTV Unplugged: i 10 episodi migliori

Celebriamo il ritorno dello show ricordando i suoi momenti più incredibili, da Jay-Z ai Nirvana

MTV ha deciso di tornare alle radici, riportando in onda show iconici come TRL e Unplugged. Per chi è cresciuto negli anni ’90 è un evento clamoroso: grazie ad Unplugged era possibile vedere le nostre band preferite in una versione intima, acustica e inedita. La trasmissione ha dato nuova linfa alle carriere di artisti come Eric Clapton e Rod Stewart e ha permesso a band come Pearl Jam e Nirvana di suonare la loro musica in una versione speciale, un vero e proprio regalo per i fan. Ora che lo show è pronto per tornare, abbiamo deciso di ricordare i suoi 10 episodi migliori. Eccoli:

10. Kiss 1995

I Kiss erano in un brutto momento quando gli è stata proposta la partecipazione a Unplugged, nel 1995. Si sono convinti dopo aver guardato le puntate dedicate a Eric Clapton e Rod Stewart, e hanno persino accettato di riportare sul palco alcuni membri della formazione originale, Peter Criss e Ace Frehley. «Avevo sentito che Peter non sapeva più suonare», ha detto Paul Stanley, «ma quando sono arrivati sul posto la sala si è riempita di nostalgia». La serata è stata un punto di non ritorno per la band: l’anno successivo è arrivata la reunion e il primo di molti tour trionfali.

9. Oasis 1996

Gli Oasis erano nel pieno del tour di (What’s the Story) Morning Glory? quando si sono esibiti per Unplugged. Era una delle poche volte che la band suonava lontano da uno stadio o da un’arena gigantesca, ma purtroppo Liam si è ritirato all’ultimo secondo per un abbassamento di voce. La maggior parte dei gruppi avrebbe cancellato l’evento, ma Noel ha deciso di prendere in mano la situazione e cantare lui tutti i brani. Liam, per rendere il tutto ancora più surreale, si è seduto comodamente tra il pubblico. Imperdibile.

8. Paul McCartney 1991

Dopo dieci anni lontano dal palco, nel 1989 Paul McCartney è partito per un lungo tour che l’ha portato negli stadi di tutto il mondo. Erano concerti giganteschi e impersonali, ed è per questo che nel 1991 ha accettato di fare qualcosa di completamente diverso come Unplugged. Paul ha abbracciato il concept dello show al 100%, suonando solo strumenti acustici e ignorando le sue hit, proponendo cover e brani dimenticati del suo repertorio. Il pezzo forte della serata, però, rimane la versione di And I Love Her.

7. Lauryn Hill 2001

Erano passati solo tre anni dall’uscita di The Miseducation of Lauryn Hill, l’album di debutto di Lauryn. È salita sul palco con un repertorio rinnovato, ma non sapeva ancora suonare bene la chitarra e non era in grado di presentare i brani da sola. «Tutti abbiamo visto che c’erano tre accordi in ogni brano», ha detto un uomo dello staff della trasmissione. «Qualcuno della produzione ha detto: “Vorrei buttarmi dalla finestra”». 16 anni dopo, però, ascoltare quella performance lascia sensazioni molto diverse. È la testimonianza delle difficoltà di un’artista a gestire il successo, il talento e le aspettative dell’industria. La sua è una delle performance più uniche di tutta la storia del programma.

6. Neil Young 1993

Neil Young suonava in acustico da anni, ben prima che MTV iniziasse anche solo a pensare a una trasmissione come Unplugged. La sua performance televisiva, però, fu un fiasco totale, tanto che Neil ad un certo punto si è alzato e ha lasciato la sala. Due mesi dopo ci ha riprovato in un teatro a Los Angeles: la scaletta era completamente diversa, e anche il risultato. È questa la versione che è andata in onda.

5. Eric Clapton 1992

La sua Tears in Heaven – scritta dopo la tragica morte del figlio Conor – è apparsa per la prima volta nella colonna sonora di Rush, il film del 1991 di Jennifer Jason Leigh. La versione passata alla storia, però, è quella suonata sul palco di Unplugged. Il motivo per cui questa puntata non è in cima alla classifica, però, è un altro, e riguarda Layla. La versione acustica è meravigliosa, e Clapton l’ha suonata a tutti i suoi concerti per i 25 anni successivi. Ecco, a noi piacerebbe sentire la versione originale, quella elettrica.

4. Alice in Chains 1996

Gli Alice in Chains non suonavano dal vivo da due anni e mezzo, poi sono saliti sul palco della Academy of Music di Brooklyn il 10 aprile del 1996 per registrare il loro Unplugged. La tossicodipendenza del cantante Layne Staley aveva reso impossibile la promozione dell’ultimo album, ma la sera della performance è riuscito a mettere da parte i suoi problemi e a dedicare tutto se stesso alla musica. La band è tornata sul palco l’anno successivo, ma la serata di MTV rimane l’ultimo grande momento di Layne Staley.

3. Jay-Z 2001

Jay-Z ha registrato il suo Unplugged due mesi dopo l’uscita di The Blueprint. Si è presentato sul palco con i Roots, la backing band perfetta per una serata del genere: il concerto è stato incredibile, tutti i brani sono stati reinventati, alcuni addirittura riscritti da capo. Nessuno aveva mai sentito il materiale di Jay-Z in questa veste, e il suo Unplugged è la dimostrazione che non c’è genere musicale che non possa essere suonato su quel palco, a patto di avere la band adatta e gli arrangiamenti giusti.

2. Pearl Jam 1992

L’Unplugged dei Pearl Jam è arrivato proprio mentre la band cominciava a imporsi sul panorama nazionale. Sono saliti sul palco poco dopo la fine del tour europeo, e non avevano avuto molto tempo per prepararsi. «Siamo scesi dall’aereo e dopo un giorno di prove abbiamo fatto lo show», ha detto il bassista Jeff Ament. «Devo dire che è venuto bene, Ed ha cantato benissimo. È uno show un po’ ingenuo, e forse è questo che lo rende speciale».

1. Nirvana 1993

Unplugged non è stato l’ultimo concerto dei Nirvana. In un certo senso, però, quella serata sembra il testamento definitivo di Kurt, il suo ultimo messaggio al mondo. L’atmosfera era dark, Cobain aveva imposto una scenografia funerea: sul palco anche il chitarrista Pat Smear e la violoncellista Lori Goldston. La band non ha suonato quasi nessuna delle sue hit, preferendo cover di Bowie, dei Vaselines e ben tre canzoni dei Meat Puppets. Il momento in cui Kurt canta Come As You Are, in particolare la strofa “No, I don’t have a gun”, è davvero difficile da guardare oggi. Non c’è mai stato un concerto così negli anni ’90. E forse neanche nella storia del rock & roll.

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