FOTO
Molti la considerano 'solo' una delle dive più hot in circolazione (vedi quest'immagine tratta da Don Jon). In realtà, Scarlett Johansson è un’attrice 'totale'. Nel giorno del suo 36esimo compleanno, ripercorriamo i suoi personaggi più cult.
I fratelli Coen sono tra i primi ad averla lanciata (nell’Uomo che non c’era’), ma è nel piccolo ruolo per cui la richiamano che la esaltano definitivamente: la 'sirenetta' anni ’50 alla Esther Williams, epitome della diva hollywoodiana.
Insieme a Thora Birch (parlandone da viva), mette a segno uno dei ritratti di disagio teen più precisi degli anni 2000. Un cult generazionale da rivedere oggi.
Il pubblico è diviso: questo Woody è un sì o un no? Ovviamente un sì. Merito (anche) di Scarlett in trasferta spagnola, tra il cliente Javier Bardem e la pazza adorabile Penélope Cruz.
Muoiono tutti, e sì: pure la sua Vedova Nera. A distanza di mesi – e dopo quasi 3 miliardi di incasso globale – non è più spoiler, vero? Come l’ingresso in scena, anche il suo congedo dall’universo Marvel è indimenticabile.
'Solo' una voce? Non proprio. Nascosta nella app sentimental-artificiale che fa innamorare Joaquin Phoenix, Scarlett regala una delle performance più struggenti della sua carriera. Da (ri)vedere in originale, ça va sans dire.
Un’action girl come non se ne vedevano da anni. Merito di Luc Besson, ma anche della sfrontatezza con cui la star si leva qualsiasi orpello da attrice: deve fare la macchina che spara e uccide? Benissimo, divertiamoci.
Uno dei film più fischiati nella storia della Mostra di Venezia. Ma anche uno dei personaggi più coraggiosi per Johansson, tra sperimentazione e rischio trash. È pure uno dei ruoli che la 'svestono' di più. Nel caso vi interessi.
Sofia Coppola, Bill Murray e soprattutto Scarlett 'alone in Kyoto' come cantavano gli Air in colonna sonora. Un ruolo che pare un sussurro, come ciò che lei dice nell’orecchio di lui alla fine del film. E invece è subito un classico.
Chi non l’aveva mai considerata un’attrice 'vera”'si è dovuto (finalmente) ricredere grazie al divorce movie di Noah Baumbach. La nomination era arrivata e l'Oscar doveva essere suo. Invece è andato al Tale e quale show di Renée Zellweger per Judy. Vabbè.
C’è forse qualche dubbio sulla medaglia d'oro? Certo che no. La prima scelta era Kate Winslet, per fortuna era troppo impegnata. Perché la 'fiamma del peccato' che seduce Jonathan Rhys Meyers diventa, nelle mani di Scarlett, uno dei ruoli più iconici nella filmografia di Woody.
Restiamo
in contatto
Ti promettiamo uno sguardo curioso e attento sul mondo della musica e dell'intrattenimento, incursioni di politica e attualità, sicuramente niente spam.