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Tutti i film di Carlo Verdone sono arrivati su Amazon Prime Video: ecco i migliori 10

Per la serie "consigli di visione in quarantena", la nostra guida alla filmografia del regista e attore romano

Eleonora Giorgi e Carlo Verdone in 'Borotalco'

In attesa di vedere Si vive una volta sola, l’ultimo film di Carlo Verdone la cui uscita è stata bloccata dall’emergenza coronavirus, cosa c’è di meglio di una bella maratona dei suoi film cult? Amazon Prime Video li ha messi in catalogo tutti quanti, noi vi consigliamo i nostri preferiti.

10Io e mia sorella

Verdone abbandona Roma e le macchiette per il film della svolta: una commedia europea, girata anche tra Budapest e Brighton. È l’inizio di un nuovo ciclo verdoniano, più introspettivo e dove ogni cosa è più funzionale alla storia. Il regista duetta con Ornella Muti, a cui scrive il ruolo perfetto della sorella scatenata, e con Elena Sofia Ricci, nei panni della moglie musicista bisbetica. Fun fact: la Muti era incinta durante le riprese e fecero di tutto per nasconderlo.

9Sono pazzo di Iris Blond

Lo spunto è già cult: il cantante one-hit-wonder (e che hit: Bella senza trucco) che si ritrova, da perfetto emigrante del secolo scorso, a suonare nei piano-bar in Belgio. Poi c’è una strepitosa Claudia Gerini, “promossa” a protagonista dopo l’exploit nel corale Viaggi di nozze. E Andréa Ferréol, favourite di Ferreri e Truffaut qua magnifica chanteuse. Uno dei film più struggenti di Verdone, “trasfertista” lui stesso rispetto alla solita commedia.

8Acqua e sapone

Il nostro si cimenta con una commedia sentimentale leggera senza mai abbandonare il verdonianissimo velo di malinconia. Lo spunto è il fenomeno delle baby modelle alla Brooke Shields: bidello squattrinato ma colto si finge prete per fare da insegnante a giovanissima star appena arrivata a Roma dagli USA. Nel film ci sono nomi storici della commedia anni ’80, da Jimmy il fenomeno a Er Torella, Florinda Bolkan al massimo della sua laconicità e la Sora Lella che, qui, vince il David. Ah, il brano-tema, Acqua e sapone, è stato scritto da Vasco con Gaetano Curreri.

7Un sacco bello

40 anni tondi tondi per l’esordio “che tutti gli volevano produrre” (o almeno così vuole la leggenda, visti i successi del nostro tra cabaret e tv). A sorpresa la spuntò, per così dire, il maestro Sergio Leone, che mise il potenziale comico del giovane Carlo al servizio di un “racconto dei racconti” che subito definisce la sua scrittura e la sua cifra comica. Tre personaggi memorabili (Enzo, Ruggero, Leo, più altre maschere disseminate qua e là) e una Roma d’agosto come sfondo perfetto.

6Gallo cedrone

Quando, nel 2018, si sono festeggiati i vent’anni (!) dall’uscita, in tanti l’hanno finalmente riconosciuto: questo è uno dei Verdone più sottovalutati di sempre. Date al Gallo quel che è del Gallo: innanzitutto, aver tratteggiato il ritratto dell’italiano cafonal, sovranista ed egomane che avrebbe contraddistinto gli anni a venire. E pensate se Armando Feroci, questo lo splendido nome del protagonista, avesse avuto i social. Battute rimaste negli annali, deliziosa Regina Orioli alias la cognata non vedente.

5Viaggi di nozze

Un altro film a episodi, come da gloriosa tradizione della commedia (all’)italiana. Carlo li aveva sempre fatti, ma puntando soprattutto su se stesso e la sua comicità. Qua fa lo stesso, ma allargando il campo al ritratto collettivo della nostra Repubblica fondata sul matrimonio (anche quando è forzato: vedi il segmento con l’adorabile Veronica Pivetti). Un successo (giustamente) clamoroso tra rivelazioni travolgenti (la Jessica di Claudia Gerini) e tormentoni subito nel lessico nazionale. Da allora, tutti “lo famo strano” (o almeno vorremmo).

4Maledetto il giorno che t’ho incontrato

Quando vuole, Verdone sa davvero fare la migliore commedia sentimentale, quella intelligente, divertente e garbata. Non poteva essere altrimenti visto che la musa qui è una nevroticissima (e splendida) Margherita Buy, nei panni di un’attrice sotto ansiolitici. Per lei e il critico di musica rock interpretato da Verdone galeotto fu l’analista. Il resto lo fanno i tempi dosatissimi e i dialoghi perfetti, tra sintomi, pillole e terapie.

3Compagni di scuola

Carlo l’ha sempre dichiarato: «Tra quelli che ho girato, questo è il mio film preferito». Certamente è il più esemplare, nella costruzione stile “Grande freddo“, nella giostra altmaniana degli attori (indimenticabile Christian De Sica), nel tono che mescola la nostalgia stile “come eravamo” al racconto del presente (di allora: l’Italia da bere, prima delle tangenti). Un instant classic, che ha brillantemente superato la prova del tempo.

2Bianco, rosso e Verdone

Fenomenologia dell’italiano che torna a Roma per votare, praticamente un road movie lungo l’Autostrada del Sole che soltanto Verdone poteva concepire. L’amatissima opera seconda del nostro è un altro film episodi, di cui il regista è mattatore assoluto con la sua ormai classica tripletta di personaggi: il goffo Mimmo con nonna al seguito, Pasquale, meridionale emigrato in Germania, e Furio, il funzionario trapiantato a Torino, logorroico e pedante. Il produttore Sergio Leone pensava che tutti l’avrebbero odiato. Ma aveva ragione Alberto Sordi.

1Borotalco

Primo film in cui Verdone non si fa in tre, ma al limite in due per conquistare una grintosissima Eleonora Giorgi patita di Lucio Dalla. Tra realtà, dove è un imbranato venditore di enciclopedie porta a porta, e finzione, in cui si atteggia a ricco viveur per impressionare la ragazza, il nostro dirige una commedia degli equivoci, originale e frizzantissima, con il cantautore bolognese come deus ex machina. Cult assoluto, anche grazie a Mario Brega: da qui in poi le olive “so’ greche” e basta, per tutti.

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