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X Factor 2023, le pagelle del primo Live: anche la mutanda contenitiva non è ‘Bellissima’

Gli Animaux ieri sera non proprio Formidables accettano l’eliminazione, Morgan no e crea il caos criticando la hit di Annalisa. Ambra gli tiene testa, ma sbaglia le assegnazioni. Michielin troppo.... fasciata. E poi, cos’è questa storia dei ripescaggi?

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Benedetti Live, che oltre alla musica fanno discutere per ore (alcuni anche per giorni) come se fossimo ogni settimana all’asta del Fantacalcio. In fondo X Factor non è così differente. Già alla prima puntata in diretta abbiamo assistito a sfuriate, a diss, rifiuti di essere interrogati, ballottaggi inaspettati, eliminazioni dolorose e ripescaggi clamorosi. Ripescaggi?

La novità che influenzerà le serate a venire, è appunto questa: sarà possibile votare fino a mezzogiorno di venerdì 27 ottobre sulla pagina Instagram di X Factor il ritorno in gara di uno di questi concorrenti eliminati: Alice B., Anna Castiglia, Astromare e Manifesto. Io scommetto che vince Alice B., vediamo se ci becco? Nel frattempo, saranno fischiate le orecchie ad Annalisa visto che la sua Bellissima è stata presa di mira da Morgan per tutta la trasmissione, che poi ha creato il caos nel finale per protestare contro la decisione degli altri giudici sull’eliminazione di un suo concorrente.

Insomma, come primo Live niente male tenendo conto che Laura Pausini come ospite ha dimostrato a tutti, che piaccia o meno la sua musica, perché dopo tanti anni ha quella carriera ed è ancora al top. La prossima ospite su Sky e su Now sarà Elodie. Ora spazio alle pagelle.

SickTeens

VOTO
6,5

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Continuare a dire che sono «il gruppo ideale per X Factor» è un vantaggio per il giudice o anche per loro? Sono bravi, hanno talento ed energia, ma gestiti a carte così scoperte sembrano sempre più l’àncora di salvezza di Morgan rispetto ad altre scelte più azzardate. Fatto sta che aprono i live con Helter Skelter, il pezzo con il quale Paul McCartney decise di inventare l’heavy metal, e lo eseguono alla grande. Un filo di polvere iniziale effetto Greta Van Fleet spazzato via prontamente dalla loro freschezza nell’interpretare un classicone con passione e rispetto. Anche sgolando, che era parte dell’atteggiamento giusto per approcciarsi a un pezzo così bello e controverso. Ottimo exploit, ma il loro percorso sarebbe un altro.

Matteo Alieno

VOTO
5

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Ambra lo vede a metà tra Arancia meccanica e Woody Allen, ma poi gli assegna un brano di Annalisa. Scelta furbesca, che però ha l’effetto di un boomerang. Da una parte Morgan spara a palle incatenate contro questa assegnazione (per tutta la puntata) e cambiando la melodia persino Fedez ha avuto da ridire. Il problema sembra un altro: se uno ha talento non vuol dire che può essere portato a compiere qualsiasi contorsione, come provare a rendere cantautorale e introspettiva una canzone come Bellissima che avrà spaccato le classifiche, ma in qualche giorno non si può trasformare ne Il cielo in una stanza. «Non volevo riscriverla, l’ho semplicemente vissuta», prova a giustificarsi Matteo. Sì, l’hai vissuta male. Eppure, anche nella débâcle, rimane credibile. Dai prossimi Live però serve metterlo a fuoco.

Maria Tomba

VOTO
6+

Diavolo in me di Zucchero è un’altra assegnazione furbetta, contando sul fatto che lei un diavolo in corpo ce l’aveva davvero (per chi ci crede) e un prete l’ha esorcizzata. A parte il contorno di colore, che è giusto valorizzare in tv, su questo pezzo si muove con nonchalance e dimostra di avere il giusto equilibro tra misura e sciallo, tanto che non ci stupiremmo di vederla seduta al tavolo dei giudici con un panino al salame e un lambrusco per fare due chiacchiere. Abbiamo capito che quando c’è da scatenarsi Maria è nella sua comfort zone, ma quando sarà il momento di frenare e giocare di fioretto? La attendiamo al varco.

Il Solito Dandy

VOTO
7

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Esordire ai Live con La canzone dei vecchi amanti è una dichiarazione di intenti che appare anche una fiera dichiarazione di guerra a tutto ciò che è meramente commerciale. E ha fatto bene, quello sembra il sentiero che ha deciso di battere senza guardarsi alle spalle. Né Battiato, né Brel, ce l’ha restituita in una dimensione teatralizzata e che porterebbe a farci battere un “cuore gitano”, se solo questa definizione non l’avesse già usata Giambruno con Giorgia Meloni. Fabrizio Longobardi ha una voce che i sentimenti te li gratta e se riuscisse a lasciarsi andare ancora un po’ allora potrebbe spaccarcelo il cuore. Intanto è già una realtà.

Animaux Formidables

VOTO
5

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Erano a X Factor à la guerre comme à la guerre e a volte le guerre si possono perdere, soprattutto se non sei disposto a scendere a compromessi. Ma meno male, perché questi due strani animali musicali sembrano aver usato il comodo ascensore del talent per saltare qualche annetto di gavetta e presentarsi sul mercato con un buon seguito social e un potere contrattuale decisamente diverso. I Love Rock and Roll la interpretano con un po’ di sufficienza. E un altro aspetto che dovranno migliorare è la creazione di uno show per valorizzare il loro sound unico. Non può risultare più rock di loro Laura Pausini con l’impermeabile rosa dell’ispettore Clouseau. O forse sì e bisogna capire perché. Vanno al ballottaggio e il risultato sembrava già scritto. Fuori con l’habitat giusto sono pronti a volare.

Sarafine

VOTO
7,5

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Non ci vuole né coraggio né incoscienza a reinterpretare l’Habanera di Bizet stravolgendola in salsa techno, ci vuole grande preparazione e grande amore per quello che si sta facendo. Sara Sorrenti ha entrambi e si può permettere voli pindarici del genere, che però non sono soltanto a uso e consumo della tv. Perché un pezzo così, suonato in qualsiasi grande club o festival del mondo, non solo non sfigurerebbe ma farebbe ballare molti. È una producer di cui l’Italia aveva bisogno, speriamo rimanga in gara a lungo per levarci un po’ di provincialismo.

Stunt Pilots

VOTO
5

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Ma come 5? Sono giovani, suonano bene, formano una band affiatata e che viene dalla strada (nel senso di busker). Ho capito, ma How Will I Know stravolta in quel modo quante volte la risentireste? Io poche. Scompongono un pezzo iconico e lo ricompongono ripulendolo dell’edonismo anni ’80 e inserendogli la loro dose di funk un po’ schizoide, solo che appare come un’operazione a freddo: bella senz’anima. Ma Dargen è così convinto che non possano percorrere altri stati dell’emotività oltre al presobenismo? Butto lì un nome: Verdena.

Niccolò Selmi

VOTO
8

Cerca la libertà e si guarda dentro. Quando torna a rivolgersi all’esterno e ci canta cos’ha trovato, sembra esserci arrivato molto vicino allo stato di grazia. Morgan gli assegna un brano che è un pesce pilota, quasi a dire «non ti piacerà studiare, ma artisti così li devi conoscere». E infatti con Parole che si dicono di Fossati trova la sublimazione del suo modo di interpretare la musica. Sono 12 anni che l’autore non pubblica inediti? Potrebbe tornare a farlo scrivendo una canzone per Niccolò e non sarebbe né tempo sprecato né un’operazione commerciale, ma la carezza di un maestro a un ragazzo che è un’eruzione di emotività.

Gaetano De Caro

VOTO
5

Pensate se le assegnazioni tra lui e Matteo Alieno fossero state invertite. Per me sarebbe andata meglio a entrambi. La realtà invece ha avuto un altro risultato: La mente torna è un pezzo che neanche Mina, supportata da firme come Mogol-Battisti, riuscì a portare al successo. Ci sarebbe potuto riuscire Gaetano? Non a 17 anni. Infatti, nonostante la grande vocalità, risulta tutto un po’ troppo ovattato. E lui stesso non sembrava così coinvolto. Peccato, perché è uno dei migliori talenti e speriamo che questa battuta a vuoto lo rafforzi.

Asia Leva

VOTO
7

Asia vuole talmente tanto avvicinarsi al sole che rischia di far sciogliere le sue belle ali di cera e schiantarsi. Dovrà essere bravo il giudice Fedez a spiegarle come si gestisce l’ambizione. In una sera passa dal «voglio diventare la più grande cantante che il mondo abbia mai conosciuto» ad affrontare il primo ballottaggio scelto dal pubblico (e si salva). In buona sostanza: è troppo presto per dire chi sei, devi prima dimostrarlo. E poi è risaputo che gli italiani siano un tantino invidiosi del talento e dei successi altrui (chiediamo ai Måneskin?), quindi meglio far emergere le proprie fragilità invece di nasconderle con la presunzione. Asia non hai più bisogno di difenderti, ora devi aprirti. Cammina nel sole.

Settembre

VOTO
6

Adesso piace e si piace così tanto che rischia di diventare troppo zuccheroso. Dargen, che è uno navigato, gli assegna un pezzo killer che mette d’accordo tanti e gli si cuce bene addosso come Stavo pensando a te di Fabri Fibra, ma la prima parte – so che non saranno d’accordo in molti – per me è stata da sbadiglio. Nella seconda si riprende, inserisce il suo solito giro di parole ben pensate in napoletano, ma lo affronta con un altro piglio e i mezzi vocali li ha tutti. Io vorrei sentirlo su pezzi come Vita mia di Nino D’Angelo, per uscire dai riferimenti patinati e rimettere mano int’o rione, e non per forza solo di Napoli.

Angelica

VOTO
8

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Quando parte con l’attacco del pezzo innesca un fenomeno che toglie l’aria circostante. E non è un effetto televisivo, perché succede persino senza video. Angelica attacca e si apre un vuoto nel quale si cade, ognuno con le proprie emozioni indotte dal pezzo che di volta in volta interpreta. Stavolta è Nothing Compares 2 U ed è un peccato che Sinéad O’Connor non possa ascoltarla: avrebbe riconosciuto una sua simile. Nonostante il brano sia fra gli “intoccabili”, ancor più a rischio a pochi mesi dalla scomparsa di chi l’ha portato al successo, Angelica riesce comunque a trasportarlo sul terreno delle sue suggestioni, meno algide e più urticanti, senza apparente sforzo. Ma cosa c’era in quella vasca dove si esercitava a cantare, l’acqua del Tevere? La chiamavano Jeeg Robot.

Morgan

VOTO
7

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Premette di essere galvanizzato dai Live e non è un eufemismo. Finalmente la competizione si fa sentire e i rapporti di buon vicinato vanno a farsi benedire: prima attacca Ambra sul brano di Annalisa – e continuerà a punzecchiare l’interprete di Bellissima per tutta la puntata – e poi cerca di inchiodarla chiedendole cos’è un Do maggiore. Ancora, usa Dargen come sponda (ma ne avrà anche per lui) si scaglia contro Fedez per questioni di melodia, e c’è sempre di mezzo Annalisa, ma alla fine prende dentro anche il giudice che pensava di avere schivato le sue ire quando l’eliminazione degli Animaux Formidables non passa per il tilt, cioè il televoto. Cerca di resistere all’impossibile e lo fa creando il caos come solo lui sa fare: provare a cambiare l’inevitabile è materia di studio della patafisica. Indignados!

Fedez

VOTO
6

La giacca è l’unico tono di vivacità che dimostra, ma è comprensibile con quello che ha passato nei giorni scorsi. Visibilmente dimagrito e a tratti spaesato, tiene però il punto fermo su quella che è la sua visione della musica e in generale del mondo: stile, tempo e potenzialità. Tutto ciò che esce dai suoi target è fuori, e non siamo a The Apprentice.

Ambra

VOTO
5,5

Nonostante l’esperienza televisiva sembra la più tesa tra i giudici ma fa presto a sciogliersi e quando succede gli altri non faticano ad accorgersene. Purtroppo le sue assegnazioni sono quelle che hanno messo più in difficoltà i concorrenti, come Gaetano e Matteo, quindi dalla prossima puntata dovrà fare alcune valutazioni per non rischiare di bruciarli. Ha il merito di tenere testa a Morgan, non sulle competenze musicali ma per carattere e sapienza di come usare il mezzo televisivo. E questa tensione latente tra i due acchiappa. Leonessa.

Dargen D’Amico

VOTO
5

Al Live probabilmente è emersa la squadra con meno potenzialità e sembra la sua. Lui si diverte con i suoi concorrenti, solo che nessuno spicca davvero grazie alle assegnazioni. La prima è stata svangata con gli Animaux Formidables agnelli sacrificali, ma dalla prossima puntata i suoi artisti in gara sono nel mirino, anche degli altri giudici. Ostaggio.

Laura Pausini

VOTO
8

Foto: Virginia Bettoja/Sky

Irrompe nell’Arena con un medley che spara in serie Tra te e il mare, Resta in ascolto, Il primo passo sulla luna e Durare, come a far capire a tutti che non è passata solo per un saluto e che, tanto meno, ha una carriera del genere alle spalle per caso. Presenta l’album Anime parallele (uscito a mezzanotte), dice ai giudici cosa le è piaciuto e cosa no, fa un appello contro guerre e violenza di genere e quando vede Francesca Michielin un po’ emozionata le rivolge un’esortazione da madre, più che da collega. Mezzo punto in più per l’impermeabile rosa.

Francesca Michielin

VOTO
7

Apre i Live dimostrando di essere una brava performer e nonostante sembri un po’ troppo fasciata nel vestito per esprimersi appieno, non è quello il problema. Lo spiega subito dopo: «La mutanda contenitiva» che sui social è ormai virale. Di fronte alla Pausini sembra davvero emozionata e forse si è specchiata in quello che vorrebbe fosse anche il suo futuro. Avenger.

Gianluca Gazzoli

VOTO
6

Esordisce nella fascia AnteFactor prima dei Live e, siccome non c’era ancora niente di cui discutere, chiede a Fedez: «Come ci si sente con una squadra tutta femminile?», ottenendo come risposta «In che senso?», alla quale ribatte: «Ma così…». Dimostra di conoscere il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein: «Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere». Già dal prossimo live gli argomenti fioccheranno e lui ha la attitude ideale per affrontarli senza troppi patemi. Amicone.

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