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Il New York Times li ha chiamati rodent men, letteralmente “uomini roditore”, e sono il nuovo trend in fatto di mascolinità (certamente non tossica) in circolazione. Ovvero: ragazzi dai tratti spigolosi, naso e orecchie spesso pronunciati, non troppo muscolosi, e pieni di carisma. La categoria vanta “padrini” di lusso (gli iniziatori sarebbero nomi come Dustin Hoffman e Willem Dafoe), qualche musicista (il Matt Healy dei 1975, mentre da noi hanno individuato Ghali) e la benedizione di Emily Ratajkowski. Il capofila al momento? Josh O’Connor, che in Challengers di Guadagnino (nella foto) sfoggia il massimo della “rodentitudine”. Ma non è il solo…
Foto: MGM
Altro rodent man di punta è Jeremy Allen White, nuovo idolo sexy internazionale (vedi anche la campagna per Calvin Klein). Non una bellezza canonica, ma un tipo che ora mette tutte/i d’accordo. Merito anche del ruolo di Carmine “Carmy” Berzatto nella serie cult The Bear (nella foto; la terza stagione è in arrivo da noi il prossimo 14 agosto), che ha creato il mito, per così dire. Ma per trovare un’ottima dose di rodentness guardate anche il “piccolo” film indie Fremont di Babak Jalali, scritto anche dalla nostra Carolina Cavalli. Roditore d’autore, e pure in bianco e nero.
Foto: Disney+
Tra i pionieri (a sua insaputa) più recenti di questo trend c’è senza dubbio Adam Driver. A cui ha dato la certificazione di sex symbol “atipico” la serie generazionale che probabilmente ha lasciato più il segno degli ultimi quindici anni: Girls di Lena Dunham. Poi, quando non si è camuffato troppo, ci sono stati titoli come Hungry Hearts di Saverio Costanzo, Paterson di Jim Jarmusch e, soprattutto, Storia di un matrimonio di Noah Baumbach (nella foto). A consacrare una volta per tutte il fascino (ma anche la fragile bastardaggine) di tutti i suoi simili.
Foto: Netflix
Altro giro, altro “uomo roditore” ormai certificatissimo. Anche qui c’è voluto Luca Guadagnino per fare di un ragazzetto che si era già segnalato in piccoli ruoli il nuovo divo (e canone maschile) della sua generazione. In Chiamami col tuo nome (nella foto), Timmy definisce il “ tipo” che continuerà a incarnare negli anni a venire, vedi i recenti blockbuster Wonka e Dune. Insegnandoci, anche grazie ai suoi look sui red carpet e nella vita di tutti i giorni, che un nuovo maschio è possibile. Squit!
Foto: Sony Pictures Classics
Fratello del più famoso (una volta) Macauley, Kieran Culkin è 100% rodent, anche solo per quella che sembra essere l’adesione totale tra persona e personaggio. Nella fattispecie, quello di Roman nella serie anch’essa di culto Succession (nella foto), dove incarna il più “sfigatino” di casa e, al contempo, il dark horse che, mano a mano che la narrazione procede, può far saltare il banco. Facendo capitolare anche la più âgée Gerri di J. Smith-Cameron: una delle coppie più favolose della Tv recente.
Foto: HBO
Abbiamo già detto Luca Guadagnino e Challengers? Rieccoci con il terzo lato del triangolo. Insieme a O’Connor e Zendaya (che nella vita sta con Tom Holland, per alcuni anche lui un rodent man: ma noi non ne siamo sicurissimi) c’è lui, Mike Fais, già visto nel West Side Story by Spielberg. Nei panni di Art Donaldson (nella foto), fa a gara di match point ma anche “topitudine” con Josh. Impossibile scegliere tra i due.
Foto: MGM
Il vero divo inaspettato di questa stagione? Barry Keoghan. Che grazie al balletto finale “come mamma l’ha fatto” di Saltburn (nella foto) ha conquistato tutte e tutti. Certo, prima c’erano stati titoli come Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos e Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh. Ma è col film di Emerald Fennell che sbanca tutto, definendosi nuovo sex symbol. Ah, e anche – adesso – con il video di Please Please Please, l’ultima hit dell’attuale fidanzata Sabrina Carpenter. Come non capirla.
Foto: Amazon Studios
In tanti oggi ambiscono al titolo di “uomini roditore” (tra quelli, per così dire, di seconda fascia citati anche dai giornali USA: Tobey Maguire e Rami Malek). Ma nessuno finora si era meritato uno step ulteriore: il titolo di “uomo capibara”. È successo a Glen Powell, nuovo idolo sexy del grande schermo: vedi Top Gun: Maverick, la rom-com campione d’incassi Tutti tranne te (nella foto) e il bellissimo Hit Man – Killer per caso di Richard Linklater. Un’evoluzione della specie in piena regola: essere un rodent man tra un po’ non basterà più?
Foto: Columbia Pictures
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