Le commedie tout court, si sa, sono sempre penalizzate, ai premi “importanti”. Ma Romantiche, opera prima di un’altra attrice (aridaje), e cioè Pilar Fogliati, ha una malinconia inusuale, per il nostro cinema più pop. E piazza la sua autrice tra i nomi più vitali del nostro rinnovato panorama. Dispiace non vederla riconosciuta non solo come giovane regista (capace anche di incontrare subito un suo pubblico), ma nemmeno come interprete (che addirittura si sdoppia in quattro) e sceneggiatrice (insieme al mentore Giovanni Veronesi). Ma c’è tutta una carriera davanti.
Foto: Vision Distribution