“È questa la serata! Ce l’abbiamo fatta!”, si dicevano le persone arrivate alla cerimonia degli Oscar domenica sera.
Ci sono due lati del tappeto rosso: quello che tutti vedono a casa con le star a mille watt; e quello dietro di loro, dove gli altri possessori di biglietti salgono un’enorme scalinata, anch’essa drappeggiata di rosso scarlatto, dove i membri dello staff fanno avanzare tutti con gentilezza e severità mentre la gente si attarda a scattare selfie.
Oppenheimer avrebbe vinto la serata, ma il team di Godzilla Minus One, il film giapponese diretto da Takashi Yamazaki, è stato il protagonista dietro le quinte. Il film ha vinto domenica per i migliori effetti visivi, battendo Guardiani della Galassia Vol. 3 e Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte uno, ma anche prima della vittoria l’energia del cast e della troupe ha illuminato il tappeto rosso.
“Prego, prendete posto, gli Oscar inizieranno tra 30 minuti”, ripeteva una voce roboante ogni cinque minuti mentre tutti si dirigevano all’interno.
Nel teatro, gli schermi ai lati del palco mostravano le riprese in diretta del tappeto rosso. Sotto ogni posto a sedere c’era una scatola marrone piena di snack (acqua, caramelle e pretzel morbidi), con a chiuderla un adesivo raffigurante l’immagine del volto del conduttore Jimmy Kimmel.
A pochi minuti dall’inizio dello show, è salito sul palco l’attore David Alan Grier, che ha spiegato di essere la voce misteriosa che tutti hanno sentito fare da un’introduzione alla serata. Ha illustrato le regole di base e ha dato ai futuri vincitori alcune indicazioni sul discorso: “Oggi volete dire qualcosa che sarà ricordato domani”, ha detto. “Per concludere, ricordate queste parole: non fate cazzate”.
La cerimonia è stato ritardata di qualche minuto, come ha fatto notare il conduttore Jimmy Kimmel nel suo monologo di apertura. Mentre Michelle Yeoh, vincitrice del premio come miglior attrice l’anno scorso per Everything Everywhere All at Once, si dirigeva verso il suo posto con il suo abito scintillante, le telecamere hanno iniziato a girare.
Ci sono stati fugaci scambi tra le star durante le pause pubblicitarie all’interno del teatro, ma la vera azione si è svolta nell’atrio del primo piano, dove i nomi più importanti della serata avevano a disposizione drink e snack, hanno usato i bagni e le stazioni di ricarica dei telefoni e hanno trascorso il tempo a chiacchierare tra loro. Di tanto in tanto si sentiva il rumore delle bottiglie di champagne che esplodevano.
È qui che la regista di Barbie Greta Gerwig e suo marito Noah Baumbach si sono intrattenuti con amici e colleghi, tornando di corsa ai loro posti prima dell’annuncio del miglior attore non protagonista. Si è intravisto Willem Dafoe sgattaiolare fuori per prendere un bicchiere di vino bianco tra una categoria e l’altra. Cillian Murphy e Carey Mulligan hanno fatto brevi apparizioni, senza però fermarsi a parlare (probabilmente grazie alle guardie di sicurezza che li guidavano e gli stavano addosso).
All’interno dell’atrio c’erano dei televisori, di modo che la gente potesse vedere cosa stava succedendo durante la serata. Quando John Cena è apparso sul palco e sullo schermo per presentare il premio per i migliori costumi, apparentemente completamente nudo, ha catturato l’attenzione di tutti i presenti nella hall. Tutti si sono fermati a guardarlo, comprese star come Gerwig, Riz Ahmed ed Emma Stone, che fissavano lo schermo in silenzio.
Stone, che in seguito avrebbe vinto il premio come miglior attrice per il suo ruolo in Povere creature!, era lì in piedi accanto al marito Dave McCary e a Florence Pugh quando il film è stato annunciato come vincitore per i migliori costumi. Ha lanciato un urlo di gioia e si è inginocchiata a terra, afferrando il braccio di Pugh per l’emozione. Quando la costumista Holly Waddington ha tenuto il suo discorso di ringraziamento, Stone ha dato un bacio allo schermo con una mano sul cuore.
Inizialmente sembrava non avere nessun senso il passaggio dell’iconico chitarrista Slash nell’atrio del Dolby Theatre, ma i conti sono tornati più tardi, quando si è esibito a sorpresa durante la performance di I’m Just Ken di Ryan Gosling.
L’esibizione di Gosling è stata uno dei momenti più discussi della serata prima ancora che avvenisse: gli spettatori non volevano lasciare i loro posti per paura di perdersela. Quando ha iniziato a cantare la canzone candidata per Barbie, non è stato immediatamente chiaro al pubblico da dove provenisse la sua voce. Ma una volta che Gosling si è alzato in piedi nel suo abito rosa e si è diretto verso il palco, il pubblico lo ha finalmente visto e ha iniziato a cantare con lui.
Alla fine dell’esibizione, che sembrava più un concerto con il pubblico che ondeggiava tenendo in mano i cellulari con le torce accese, tutti i Ken sul palco hanno circondato Gosling e si sono scatenati. Il pubblico si è alzato in piedi e ha regalato al divo una standing ovation.
Arrivati al premio per il miglior film, il più atteso della serata, il presentatore Al Pacino non ha lasciato molta suspense. Ha aperto rapidamente la busta e ha detto: “E devo aprire la busta per questo [premio]… e lo farò… ecco che arriva… i miei occhi leggono Oppenheimer“.
Si poteva percepire la confusione nella stanza. Ma alla fine la platea si è alzata in piedi e ha applaudito quando il cast e il team di Christopher Nolan sono saliti sul palco, prima di ascoltare il discorso della produttrice Emma Thomas.
Mentre le persone si riversavano fuori dal teatro verso l’area di riconsegna delle limousine, in attesa che i numeri dei loro biglietti venissero chiamati da un gigantesco telefono, si sentiva in sottofondo il rumore dei manifestanti dall’altra parte della strada che scandivano le parole “Palestina libera”. Alla premiazione c’erano star che indossavano sugli abiti delle spille rosse per chiedere il cessate il fuoco, e il regista Jonathan Glazer ha fatto riferimento alla guerra nel suo discorso di ringraziamento per l’Oscar come miglior film internazionale per La zona d’interesse. Ma, finito lo show, ormai tutti gli invitati sembravano più concentrati sulla notte di feste che li attendeva.