Rolling Stone Italia

I 10 migliori film di Timothée Chalamet

Reduce dal natalizio 'Wonka' e in attesa di vederlo (di nuovo) nei panni di Paul Atreides in 'Dune 2', ecco il best of del ragazzo d’oro di Hollywood. Featuring Luca Guadagnino, Greta Gerwig e Wes Anderson
Timothée Chalamet in 'Bones And All' di Luca Guadagnino

Foto: Vision Distribution

10

Lady Bird

Greta Gerwig

2018

Dopo la piccola parte in Interstellar (2014) e, soprattutto, il successone di Chiamami col tuo nome (2017, vedi più avanti), l’opera prima di Greta Gerwig è il film che conferma Timmy sul radar della critica. Nel coming-of-age semi-autobiografico di una delle registe più lanciate degli ultimi anni, Chalamet fa da spalla alla meravigliosa Saoirse Ronan: il suo personaggio è un adolescente egocentrico e superficiale, ma lui è capace di andare ben oltre il “solito” bad boy belloccio da teen movie.

9

Il re

David Michôd

2019

Ma dove vai, se uno Shakespeare nel curriculum non ce l’hai. Se Timothée nell’aspetto è più fluido e contemporaneo che mai, in questo drammone medievale targato Netflix sacrifica i riccioloni per il taglio a scodella di Enrico “Hal” V d’Inghilterra. Che eredita il trono dal padre e deve gestire la guerra con la Francia, ma è restio a caricarsi sulle spalle tutte quelle responsabilità. Il re è entrato anche nelle cronache rosa, grazie alla storia del nostro con Lily-Rose Depp, sua co-protagonista nel film. Hmmm.

8

Wonka

Paul King

2023

Se l’incarnazione adulta del cioccolataio matto finora aveva avuto i volti prima di Gene Wilder e poi di Johnny Depp, per raccontare l’origin story del mitico personaggio nato dalla fantasia di Roald Dahl chi se non il giovane divo hollywoodiano più acclamato? Il suo Wonka è un ragazzo proletario (con tanto di tuba e palandrana viola) a cui viene tolta anche la possibilità di sognare da parte di un cartello di biechi capitalisti. E così Timmy canta (aspettando il film su Bob Dylan) e balla in un musical vecchio stile, che però è anche un film politico e molto cinefilo. Un bon-bon.

7

Un giorno di pioggia a New York

Woody Allen

2019

In pieno attacco di panico #MeToo da star in ascesa (mal consigliata), Chalamet ha rinnegato Woody (vergogna!). E questo probabilmente non riusciremo mai a perdonarglielo davvero. Anche perché il regista gli ha cucito addosso la commedia romantica perfetta, in cui il nostro interpreta un rampollo dell’Upper East Side (si chiama Gatsby, urlate pure) che accompagna la fidanzatina (Elle Fanning) a Manhattan per intervistare un celebre regista (Liev Schreiber). Da qui parte una ronde sentimentale (feat. anche un’adorabile Selena Gomez) in cui Timmy allenneggia a briglia sciolta.

6

The French Dispatch

Wes Anderson

2021

L’immagine che più rimane impressa dell’omaggio al giornalismo d’antan by Wes è proprio quella (in bianco e nero) di Chalamet che guarda in camera, con i capelli da pazzo e la sigaretta in bocca. Nonostante il cast stellare (e con una certa percentuale di premi Oscar), Timothée lascia il segno nei panni di uno studente di nome Zeffirelli (!) attivista e sognatore, centrando alla grande l’ironia impassibile dell’autore texano. Pure la chimica con la giornalista di Frances McDormand, inaspettata e fuori dagli schemi, funziona. Chapeau.

5

Piccole donne

Greta Gerwig

2019

Timothée Chalamet incarna come nessun altro il ruolo impossibile di Laurie, eroe romantico delle sorelle March, vestendolo di fascino innato, vulnerabilità e una pennellata di weirdo. Quando lui e Ronan (alias Jo: lei e Timmy ormai sono una ditta premiatissima) stanno in scena insieme, lo schermo si incendia: vedi la sequenza del rifiuto, semplicemente strepitosa. E anche i momenti con Florence Pugh (Amy) sono pem pem. Immerso nel femminismo pragmatico di Gerwig, Timmy brilla ma lascia alle protagoniste quello che è delle protagoniste.

4

Beautiful Boy

Felix van Groeningen

2018

Nel drammone familiare tratto dal memoir di Nic Sheff, Chalamet interpreta proprio il protagonista, che non riesce ad uscire dalla sua tossicodipendenza nonostante l’amore e l’appoggio incondizionati del padre (un ottimo Steve Carell). In questo adattamento straziante by Felix van Groeningen (che poi dirigerà Le otto montagne insieme alla moglie), viene fuori tutta la sensibilità dell’attore, candidato a tutti i premi più importanti (SAG, BAFTA, Golden Globe) ma ignorato (un po’ clamorosamente) dall’Academy.

3

Dune

Denis Villeneuve

2021

La scelta di Timothée per vestire i panni di Paul Atreides è incontestabile: aristocratico ma weird (again, e come lo era in fondo il romanzo cult di Frank Herbert, un’eco-allegoria che parla anche del nostro pianeta in eterna crisi ambientale), alieno ma vulnerabile, cool ma mai distante. E, tra i mondi immediatamente iconografici e le action-sequenze classiche e insieme ultracontemporanee di Denis Villeneuve, aspettiamo di vederlo di più sullo schermo con Zendaya nel secondo capitolo. Peccato che, causa scioperi di sceneggiatori e attori, arriverà solo nel 2024.

2

Bones and All

Luca Guadagnino

2022

Come Guadagnino con Chalamet nessuno mai. Nel film in concorso a Venezia 79 per cui l’autore che l’Italia non si è mai davvero meritata ha vinto il Leone d’argento per la regia, Timmy è il giovane cannibale Lee, in un ruolo simmetrico e opposto all’Elio di Chiamami col tuo nome (vedi più avanti). A questo giro, infatti, è lui quello scafato, la guida di Maren (una magnifica Taylor Russell) in un mondo di gente che mozza dita e strappa cuori per sopravvivere. E il suo Lee sa sedurre le prede, ma anche essere romantico e tenero. E, sì: “normale”.

1

Chiamami col tuo nome

Luca Guadagnino

2017

Ci sono film che segnano epoche, inventano generi e lanciano carriere. Nel cinema contemporaneo non succede spesso, ma Chiamami col tuo nome è uno di quelli. Timothée è Elio, il 17enne che, in una caldissima estate cremasca, si innamora di Oliver (Armie Hammer), uno studente d’arte di suo padre. Chalamet vive e ci fa (ri)vivere la meraviglia, l’ormone (qualcuno ha detto pesca?) e lo strazio del primo amore. Nomination all’Oscar come miglior attore protagonista (è il terzo più giovane candidato nella storia dell’Academy), con lo sceneggiatore – e che sceneggiatore – James Ivory che si presenta addirittura alla cerimonia con la faccia di Timmy ricamata sulla camicia. È nato un divo, come non se ne vedevano dai tempi di DiCaprio.

Iscriviti