Se bastasse affidarsi al titolo, non sarebbe difficile individuare il peggior film degli anni 2000. Il 19 agosto del 2011 approdò al cinema The Worst Movie Ever!, commedia action del cineasta e chitarrista Glenn Berggoetz su una periferia invasa dagli stereotipi dei personaggi horror. Il film però arrivò soltanto in un cinema, in California, e nel primo weekend di programmazione incassò 11 dollari perché lo vide solo una persona. Inutili sono stati i tentativi del proprietario della sala, la Laemmle Sunset 5 di West Hollywood, di trovare quell’unico spettatore del sabato (il venerdì, a quanto pare, non andò nessuno): se sei tu, e ci stai leggendo, fatti avanti.
Per individuare il peggior film degli anni 2000 fra quelli che abbiamo visto allora (e senza fare troppo affidamento al titolo), forse bisogna ripiegare sulle critiche più tremende che siano state pubblicate in questi due decenni: il proverbiale Rogert Ebert, a proposito di Dirty Love, scrisse di non essere sicuro che qualcuno «coinvolto nella produzione abbia mai visto un film o sappia di che cosa si tratta»; la critica del New York Times Elizabeth Weitzman, recensendo Movie 43 – in italiano tradotto come Comic Movie, che peraltro il prossimo 5 settembre festeggerà dieci anni dal suo arrivo nelle nostre (poche) sale – disse che «come giornalista cinematografica ho visto quasi 4.000 film negli ultimi 15 anni; in questo momento, non riesco a ricordarne uno peggiore».
Sarà forse questo il titolo (peraltro privo di significato logico) che stiamo cercando? Probabilmente no, perché di Comic Movie non esiste un film, ma ne esistono due: i 14 sketch di cui è composto, infatti, in certi Paesi sono tenuti insieme da una “trama” (uno sceneggiatore che tenta di presentare le sue idee al capo, finché questo gli punta la pistola contro e gliene racconta altrettante), mentre in certi altri – come il Regno Unito e i Paesi Bassi – da un’altra (tre adolescenti alla ricerca del film più vietato del mondo, capace di porre fine all’intera umanità).
Se già sono in-credibili queste storie, lo sono ancora di più i loro interpreti: Elizabeth Banks, Halle Berry, Gerard Butler, Richard Gere, Hugh Jackman, Chloë Grace Moretz, Chris Pratt, Emma Stone, Uma Thurman, Naomi Watts e Kate Winslet – tra gli altri. Attori e attrici però sono stati tutti raggirati con l’inganno: alcuni hanno firmato senza sapere nemmeno cosa avrebbero fatto, persuasi dai pochissimi giorni di riprese. Solo George Clooney, quando gli proposero di farne parte, rispose repentino “no fucking way“. Sarebbe troppo facile quindi puntare il dito contro «il Quarto potere dell’orrido», come lo definì il Chicago Sun-Times; un film che i protagonisti non sapevano neanche di aver fatto (e di cui ovviamente non fecero promozione).
Il peggior film degli anni 2000 si trova in cima alla classifica di chi ci ha creduto, fra carriere finite e pellicole ritirate dai cinema, spazi sulla Hall of Shame e milioni di dollari buttati al vento, fra i vincitori dei Razzie e degli Stinkers Bad Movie Award e dei pomodori di Rotten Tomatoes (la lista che segue mette insieme le percentuali di quella Bibbia della critica USA con i “punti” raccolti sul concorrente Metascore). Ma, spoiler: quel film non è The Room, nel quale ha creduto solo Tommy Wiseau.
Cats
Tom Hooper, 2019
Metascore: 32 | Rotten Tomatoes: 19%Lungi dal discolpare un film evidentemente non finito, non si può certo criticare una trama che era nota da 38 anni: una tribù di gatti compete (a suon di canzoni) per scegliere il felino che salirà all’Heaviside Layer, dove gli verrà concessa una miglior vita… Già il trailer suscitò critiche agli effetti digitali, perché i personaggi (interpretati da nomi come Jennifer Hudson, Idris Elba, Taylor Swift, James Corden e Judi Dench) non erano né abbastanza gatti né abbastanza umani (CineGods.com lo definirà «Showgirls con la pelliccia»): e pensare che per quei due minuti il team di animatori impiegò sei mesi – mentre per tutto il film quattro. Per rispettare la data d’uscita, infatti, lavorarono 90 ore alla settimana, finendo il giorno della première. A ogni modo, sono stati pochi i successi di Broadway che hanno pure bucato lo schermo: il regista Premio Oscar Tom Hooper c’era riuscito con Les misérables, non poteva farcela due volte.
Catwoman
Pitof, 2004
Metascore: 27 | Rotten Tomatoes: 8%Ci sono voluti 28 sceneggiatori (!) per fare uno spin-off di Batman senza Batman né nessun riferimento alla DC Comics. Patience Phillips, una mite designer, scopre i magheggi dell’azienda di cosmetici per cui lavora e per questo viene uccisa; sarà rianimata da gatti egiziani (non quelli del film precedente) che le conferiranno abilità sovrumane. Halle Berry andò a ritirare il Razzie come peggiore attrice (fu la prima a farlo) con in mano l’Oscar vinto due anni prima per Monster’s Ball, e che le fruttò la parte della “gatta” da 14 milioni di dollari. Ringraziò la Warner Bros. «per avermi messa dentro questo sacco di merda: era esattamente ciò di cui la mia carriera aveva bisogno». Razzie anche per il regista francese Pitof, la peggior sceneggiatura e il peggior film. A Sharon Stone andò lo Stinkers come peggior attrice non protagonista.
Nonno scatenato
Dan Mazer, 2016
Metascore: 21 | Rotten Tomatoes: 11%Il titolo italiano allude tristemente a Toro scatenato, perché uno dei due protagonisti – il nonno, appunto – è interpretato da Robert De Niro. L’altro, Zac Efron, è il nipote avvocato costretto a portarselo appresso in Florida, durante il cosiddetto spring break: il giovane ha la testa sulle spalle, l’anziano se la gode sguaiatamente. Deadline scrisse che «non è solo il peggior film che De Niro abbia mai fatto, è il peggior film che qualsiasi essere umano abbia mai fatto»: e pensare che la sceneggiatura fu salvata dalla Black List del 2011, il “deposito” di copioni promettenti senza finanziatori. Le scene di nudo (di Efron) avrebbero dovuto trascinare il pubblico in sala, e in effetti il film incassò circa 100 milioni di dollari: più tardi si scoprì che le impercettibili pudenda erano frutto di post-produzione.
Glitter
Vondie Curtis-Hall, 2001
Metascore: 14 | Rotten Tomatoes: 6%Una delle voci più redditizie dell’industria musicale non poteva non passare dal cinema, e così nel 1997 Mariah Carey (che già aveva macinato qualche record) si mise al lavoro su un album (e un film) dal titolo All That Glitter. La Columbia le chiese però di lavorare ad altro, e il progetto slittò; il CD uscì l’infelice 11 settembre 2001, e il film dieci giorni dopo. La trama è quella di A Star Is Born, ma Carey non recita né come Barbra Streisand né come Lady Gaga (o almeno, non recitava: si rifarà con Precious nel 2009). Alle circostanze già tragiche si aggiunge un ricovero in ospedale per «estremo esaurimento» e «crollo fisico ed emotivo»; a Carey viene diagnosticato un disturbo bipolare, ma i giurati dei Razzie e degli Stinkers non saranno mossi dalla compassione: in entrambe le cerimonie vince come peggior attrice protagonista.
Amore estremo – Tough Love
Martin Brest, 2003
Metascore: 18 | Rotten Tomatoes: 6%Avrebbe dovuto essere una commedia nera senza sottotrama romantica, ma per sfruttare l’attenzione mediatica attorno alla neocoppia Jennifer Lopez-Ben Affleck fu chiesto al regista e sceneggiatore Martin Brest (Scent of a Woman, Vi presento Joe Black) di mettere del tenero fra il mafioso Larry Gigli (Gigli è anche il mitico titolo originale del film) e la donna che avrebbe dovuto controllarlo. Sarebbe stato meglio non farlo: per la prima volta il Times diede 0 a un film. Costato 54 milioni di dollari, ne incassò appena 7 in tutto il mondo, e i cinema del Regno Unito lo tolsero dalla programmazione dopo la prima settimana. Fu candidato a 9 Razzie e 11 Stinkers, vincendo addirittura i premi per i peggiori accenti finti, sia di lui che di lei. Nel 2005 il film fu eletto peggior “commedia” degli ultimi 25 anni, e Brest smise di fare cinema.
Travolti dal destino
Guy Ritchie, 2002
Metascore: 18 | Rotten Tomatoes: 5%Quando domandarono a Guy Ritchie perché scelse proprio sua moglie Madonna per il ruolo da protagonista in questo remake, lui rispose: «È economica e disponibile». Per la controparte Giuseppe, invece, la scelta cadde su Adriano Giannini, figlio del Giancarlo che interpretò lo stesso ruolo nel Travolti da un insolito destino (eccetera) del 1974. La regista di quel film, Lina Wertmüller, vide questo rifacimento piangendo e domandando: «Che cosa hanno fatto al mio film? Perché?». Andò così male – sotto tutti i punti di vista – che nel Regno Unito uscì direttamente per il mercato home-video. Negli Stati Uniti invece non riuscì a incassare nemmeno 600mila dollari, e fu candidato a 7 Razzie vincendone 5: Madonna ottenne anche quello come peggior attrice non protagonista per La morte può attendere, e abbandonò definitivamente il cinema.
Emoji – Accendi le emozioni
Anthony Leondis, 2017
Metascore: 12 | Rotten Tomatoes: 6%Pure il celebratissimo Mike White di The White Lotus ha i suoi scheletri nell’armadio: uno è aver scritto il «peggior film d’animazione di sempre», che nonostante un parterre stellare di voci (americane: tra le altre, Jennifer Coolidge e Christina Aguilera) si accartoccia su una trama ridicola: un’emoji multi-espressiva parte dalla città di Textopolis attraverso le app per diventare una singola faccia (il sottotitolo italiano quindi avrebbe dovuto essere: Spegni le emozioni). Per evitare il disastro commerciale, la pubblicazione delle recensioni fu proibita fino a poche ore prima che i cinema proiettassero il film: la strategia funzionò, ed Emoji incassò 217 milioni di dollari. Ma nel 2018 diventò il primo film animato a vincere i Razzie per la peggior regia, la peggior sceneggiatura, il peggior film e la peggiore coppia sullo schermo (composta da due emoji a scelta).
Jack e Jill
Dennis Dugan, 2011
Metascore: 23 | Rotten Tomatoes: 3%Adam Sandler interpreta il pubblicitario Jack e la sorella gemella disoccupata Jill: lei lo va a trovare per il giorno del Ringraziamento, ma lui deve lavorare a uno spot con Al Pacino (…), che crede ancora di fare Shakespeare. Fra cameo di celebrità assortite e product placement violento, le intenzioni erano quelle di rifare Glen or Glenda, diretto da Ed Wood nel ’53. Riuscì in un’altra impresa: per la prima volta, ai Razzie Award del 2012, un solo titolo vinse in tutte e dieci le categorie; Sandler trionfò come peggior attore, peggior attrice, peggior coppia sullo schermo e peggior sceneggiatore. Le associazioni delle giornaliste cinematografiche statunitensi lo inserirono nella Hall of Shame e candidarono il peggiore ritratto che veniva fatto di una donna (perse contro Melancholia di Lars von Trier). Dopo appena cinque mesi era già in pasto alla satira di South Park.
Ballistic
Kaos, 2002
Metascore: 19 | Rotten Tomatoes: 0%Il titolo originale recita Ecks vs. Sever, ma Jeremiah Ecks (Antonio Banderas) e l’agente segreto Sever (Lucy Liu) non si fanno la guerra uno contro l’altra, anzi sono alleati contro un nemico comune. Sarà forse per questo fraintendimento che gli incassi al box office coprirono meno di un terzo del budget, investito in buona parte per scopiazzare vestiti, occhiali e slow-motion da Matrix. Il regista Wych Kaosayananda, con lo pseudonimo di Kaos, fu costretto a ritirarsi nella nativa Thailandia, abbandonando il cinema per dieci anni (ma le cose non gli andarono meglio neanche dopo). Con 119 recensioni negative e nessuna positiva, è il «peggiore fra i peggiori» film di Rotten Tomatoes, «il titolo con i giudizi peggiori nella storia del nostro sito». Paradossalmente, però, non fu mai candidato a nessun Razzie.
Battaglia per la Terra
Roger Christian, 2000
Metascore: 9 | Rotten Tomatoes: 3%Basato sulla prima metà del romanzo omonimo di L. Ron Hubbard (sì, quello di Scientology), il film racconta la colonizzazione della Terra nell’anno 3000 quando gli umani, ridotti in schiavitù, cercano l’oro per gli alieni. Avrebbe dovuto esserci un sequel sulla seconda parte del libro, ma il massacro dei critici, la disfatta al botteghino e il tracollo finanziario della Franchise Pictures (accusata di frode) abortirono il piano. Eppure John Travolta si ostinò a ripetere che il materiale di partenza era meglio di Star Wars: andò avanti a vincere Razzie fino al 2010, raggiungendo quota 9, finché lo sceneggiatore si scusò per aver scritto «il film più schifoso di sempre». Roger Ebert disse che «il regista ha imparato da opere migliori che i cineasti a volte inclinano la macchina da presa, ma non ha imparato il perché».