Yorgos Lanthimos25 gennaio
Tecnicamente è un film del 2023, ma da noi arriva solo ora, dopo il Leone d’oro a Venezia 80. È forse il titolo che meglio cattura lo spirito del tempo, questo adattamento firmato Tony McNamara (La favorita) del romanzo omonimo di Alasdair Gray. Il grecaccio dei prodigi Yorgos Lanthimos fa di Bella Baxter (fenomenale Emma Stone), automa partorito dalla mente pazza di una sorta di Dottor Frankenstein col volto “cucito” di Willem Dafoe, la sua irresistibile Barbie punk, in un viaggio che è quello di tutte le donne che scoprono l’emancipazione di sé (e del proprio corpo) dai maschi. Ne sentiremo parlare agli Oscar di marzo, intanto godiamocelo in sala. Finalmente.
Denis Villeneuve28 febbraio
Rimandato al 2024 causa scioperi, ecco il sequel del film di Denis Villeneuve che ripensa il ciclo di Frank Herbert, facendo della lezione “presso sé stesso” di Arrival e Blade Runner 2049 una nuova via per la fantascienza al cinema. Si riparte dalla fuga di Paul Atreides (Timothée Chalamet) nel deserto di Arrakis. L’intento del giovane duca è di tramare la sua vendetta dopo l’omicidio del padre, rafforzando nel frattempo il suo rapporto con Chani (Zendaya). Alle due star übercool già incontrate nel capitolo precedente si aggiungono Austin Butler (alias Feyd-Rautha Harkonnen), Florence Pugh (la principessa Irulan Corrino) e Léa Seydoux (Margot Fenring). Hype alle stelle, ça va sans dire.
Paolo Virzì7 marzo
Altro giro, altro capitolo 2 annunciato da anni, ma ormai dato per disperso. E invece. Paolo Virzì riunisce la banda vacanziera di Ferie d’agosto, il cult del 1996 che ha profetizzato l’Italia dei berluscones (e non solo), in quello che si preannuncia come un seguito ancora più cupo e malinconico. Siamo ancora a Ventotene tra i Molino e i Mazzalupi: tanti volti ritrovati (Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Laura Morante) e new entry già appetitosissime (Christian De Sica, Emanuela Fanelli, Vinicio Marchioni, Andrea Carpenzano e tanti altri). E alla sceneggiatura il regista livornese ritrova il sodale di un tempo, Francesco Bruni. Non vediamo l’ora.
Luca Guadagninoaprile
Altro titolo rinviato per colpa dello sciopero. La rom-com tennistica di Luca Guadagnino su copione di Justin Kuritzkes avrebbe dovuto aprire la scorsa Mostra del Cinema di Venezia, ma purtroppo la vedremo solo la prossima primavera. Il triangolo, sì: quello tra Zendaya (aridaje), Josh O’Connor (fresco di Chimera by Alice Rohrwacher) e Mike Faist (volto rivelazione di West Side Story versione Spielberg). Sport, sesso e tenute disegnate per l’occasione da J.W. Anderson. L’epitome della coolness di stagione, senza se e senza ma. Ah, il regista palermitano ha già girato anche Queer, tratto da William S. Burroughs e starring Daniel Craig: doppietta nel 2024?
Sam Taylor-Johnsonmaggio
Il progetto fa tremare i polsi. Ma dopo operazioni come Bohemian Rhapsody e Rocketman (e in attesa di Madonna, Michael Jackson, Bob Marley e moltissimi altri) pareva inevitabile. Sam Taylor-Johnson, già dietro il ritratto del giovane John Lennon (Nowhere Boy, 2009) prima di perdersi nelle “cinquanta sfumature”, per ora sembra aver centrato la protagonista, vista la somiglianza impressionante evidente dalle prime foto: Marisa Abela, misconosciuto volto della serie Industry. Ma, tra il rischio di toni soap nella storia con(tro) il padre e quella voce impossibile, non sarà facile…
George Millermaggio
A nove anni da Fury Road, George Miller torna all’universo del suo Mad Max con un prequel/spin-off/origin story sulla figura più iconica (scusate) del suo capolavoro del 2015: la Furiosa allora interpretata da Charlize Theron. Che in questa versione “coming of age” ha il volto di Anya Taylor-Joy. Rapita da bambina dal Luogo Verde delle Molte Madri in cui viveva, viene accolta sotto l’ala del folle signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth), il cui esercito di motociclisti arriverà presto a scontrarsi con la potenza rivale di quelle terre desertiche rappresentata da Immortan Joe. Sarà a Cannes 2024?
Tim Burtonsettembre
La data non è certa: potrebbe essere anzi addirittura rimandato al 2025, visto che il solito sciopero ha bloccato il set nei mesi scorsi e la post-produzione potrebbe richiedere un lavoro aggiuntivo. Ma per ora ci si aspetta che il sequel by Tim Burton del film che l’ha consacrato nel 1988 arrivi a settembre. Al momento è ancora top secret la trama, ma sappiamo che torneranno Michael Keaton (“Questo è l’unico sequel che potrei fare”, ha detto dieci anni fa) e Winona Ryder, insieme alle new entry Jenna “Mercoledì” Ortega e Monica Bellucci, novella compagna del regista più teneramente dark in circolazione. Nell’attesa, andate al Museo del Cinema di Torino a vedervi la mostra a lui dedicata. E i bozzetti dello “spiritello porcello” originale.
Todd Phillips4 ottobre
Come espandere l’universo dell’anti-cinecomic più cult degli ultimi anni? Cambiando totalmente genere. Certo, resteranno i toni nerissimi del film che ha dato il Leone d’oro a Todd Phillips nel 2019 (e pensare che, come ha svelato lo stesso direttore della Mostra Alberto Barbera, sarebbe dovuto finire fuori concorso). Ma stavolta è prevista una svolta musical, complice l’ingresso della Harley Quinn di Lady Gaga. “Quattro anni fa abbiamo fatto una bella corsa. Tantissimi bei ricordi. Molti altri ne arriveranno”, ha scritto il regista lanciando le prime immagini del numero 2. Si ricomincerà da Venezia 81?
Ridley Scottnovembre
Gladiator 2 co-stars Fred Hechinger, Paul Mescal and Joseph Quinn 🤍
📸: Jeremy O. Harris on IG pic.twitter.com/1sFMYZ2pcV
— Letterboxd (@letterboxd) December 17, 2023
Sono passati 24 (!) anni dal primo capitolo, Oscar al miglior film e all’attore protagonista Russell Crowe. Sir Ridley Scott, fresco di Napoleon, è finalmente pronto per il sequel. Che schiera il nome più hot della next gen: Paul Mescal. Il secondo capitolo sarà ambientato circa trent’anni dopo il primo, e vede come protagonista Lucius (Mescal), figlio di Lucilla e nipote di Commodo, salvato proprio da Massimo Decimo Meridio (cioè il ruolo di Crowe) alla fine del primo film. Di più non sappiamo. Riprese tra Roma e Malta, nel cast anche Denzel Washington, Pedro Pascal e i giovani Joseph Quinn e Fred Hechinger (con Mescal nella foto qui sopra).
Jon M. Chu27 novembre
Altro titolo attesissimo quantomeno tra USA e UK, dove il musical di Stephen Schwartz e Winnie Holzman è una hit di Broadway e West End. Il fenomeno che ha lanciato Idina Menzel, indimenticata Elphaba originale, passa nelle mani di Jon M. Chu, già dietro Crazy & Rich e il sottovalutato Sognando a New York – In the Heights, adattamento dello show di Lin-Manuel Miranda. E regala gli ambitissimi ruoli principali, per cui ha rivaleggiato mezza Hollywood, a Cynthia Erivo (Elphaba) e Ariana Grande (Glinda). Con loro anche Michelle Yeoh e Jonathan Bailey. La seconda parte nel 2025: sarà il colosso musicale delle prossime stagioni?
Robert Eggersdicembre
Icona (stavolta per davvero) del cinema dell’orrore fin dai tempi del muto, il principe della notte “inventato” da Murnau e ripreso da Herzog approda a una nuova visione d’autore. E che autore: colui che, da The VVitch a The Lighthouse, ha riplasmato l’horror contemporaneo. Robert Eggers immagina un Nosferatu moderno, che non rinuncia però alla classicità. E affida il ruolo del titolo al temibile Bill “It” Skarsgård, affiancato da un super cast: Lily-Rose Depp, Anya Taylor-Joy, Aaron Taylor-Johnson e il “servo” Nicholas Hoult, che sostituisce la prima scelta Harry Styles. Brividi cinéphile assicurati.
Paolo SorrentinoN.D.
Non c’è ancora una data d’uscita, e anche il titolo potrebbe cambiare. E la domanda è: lo vedremo a Cannes o a Venezia? Per ora, solo una breve sinossi: “La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male”. E un cast da urlo: la scoperta Celeste Della Porta, più Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Isabella Ferrari e tanti altri.