Rolling Stone Italia

I film più attesi di Venezia 81

Tantissime star attese al Lido quest’anno, da Angelina Jolie ‘Maria’ (Callas) per Pablo Larraín a Nicole Kidman, George & Brad, Joaquin Phoenix e Lady Gaga in ‘Joker: Folie à Deux’, Daniel Craig diretto da Guadagnino. Ma anche sugli italiani in concorso c’è grande hype

Foto: Fremantle

Babygirl

Halina Reijn

Nicole Kidman e Harris Dickinson in ‘Babygirl’ di Halina Reijn. Foto: A24

Una potente donna d’affari mette a repentaglio la sua vita professionale e personale quando intraprende una relazione segreta e intensa con il suo giovane assistente. La radiosa (e coraggiosa) Nicole Kidman affiancata da uno degli It boy della nuova generazione (l’Harris Dickinson di Triangle of Sadness e A Murder at the End of the World), la casa di produzione più cool del momento (leggi: A24), una regista già amatissima nel circuito indie-cult (la Halina Reijn di Instinct e Bodies Bodies Bodies): what else? In concorso.

Beetlejuice Beetlejuice

Tim Burton

Il secondo capitolo della pellicola cult del 1988 diretta da Tim Burton (dal sottotitolo altrettanto cult: Spiritello porcello) vede tornare nel cast gli “originali” Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara. A cui si aggiungono Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega e Willem Dafoe. A causa di un inaspettato lutto, tre generazioni della famiglia Deetz si riuniscono nella storica casa di Winter River, tuttora infestata dallo spiritello porcello Beetlejuice. E… Film d’apertura, fuori concorso.

The Brutalist

Brady Corbet

Alessandro Nivola e Adrien Brody in ‘The Brutalist’ di Brady Corbet. Foto: Focus Features

Trent’anni nella vita di László Tóth (Adrien Brody), un immaginario architetto ebreo ungherese sopravvissuto all’Olocausto. Dalla guerra alla fuga negli Stati Uniti con la moglie Erzsébet, fino all’incontro con un ricchissimo cliente che cambierà il corso della sua vita. 215 minuti (una delle durate più monstre di una Mostra – pardon – fatta di film lunghissimi) per l’opera terza dell’attore Brady Corbet, premiato proprio qui a Venezia nel 2015 per il notevole esordio L’infanzia di un capo. Nel cast anche Felicity Jones, Joe Alwyn, Alessandro Nivola e Guy Pearce. In concorso.

Campo di battaglia

Gianni Amelio

Alessandro Borghi in ‘Campo di battaglia’ di Gianni Amelio. Foto: 01 Distribution

Dopo Il signore delle formiche, Gianni Amelio torna in concorso alla Mostra che gli ha già dato un Leone d’oro (nel 1998 per Così ridevano) con un affresco ambientato durante la Prima guerra mondiale. In una clinica di una grande città del Nord Italia, il dottor Stefano Zorzi (Alessandro Borghi) trascorre le sue giornate affrontando non solo le ferite fisiche dei soldati provenienti dal fronte, ma anche un intricato labirinto di menzogne che mina l’integrità del suo operato. Nel cast anche Gabriel Montesi e Federica Rosellini, vista di recente in Confidenza di Daniele Luchetti.

Diva Futura

Giulia Louise Steigerwalt

Pietro Castellitto in ‘Diva Futura’ di Giulia Louise Steigerwalt. Foto: Lucia Iuorio/Groenlandia

Dopo il premiatissimo esordio Settembre, Giulia Louise Steigerwalt arriva (un po’ a sorpresa) nel concorso veneziano con la parabola di Riccardo Schicchi (Pietro Castellitto), colui che, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluzionerà la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso star di fama mondiale. Nel cast anche Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan e Lidija Kordić.

Iddu

Fabio Grassadonia, Antonio Piazza

Toni Servillo e Elio Germano in ‘Iddu’ di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Foto: Giulia Parlato/01 Distribution

Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello (Toni Servillo), politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo (Elio Germano), ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Prima volta in concorso per la coppia di autori dietro Salvo e Sicilian Ghost Story, super cast (ci sono anche Barbora Bobulova, Fausto Russo Alesi, Antonia Truppo e Tommaso Ragno) e musiche originali di Colapesce. Ah: è anche liberamente ispirato alla storia vera di Matteo Messina Denaro.

Joker: Folie à Deux

Todd Phillips

Il film più atteso dell’autunno, senza se e senza ma. Dopo il Leone d’oro vinto nel 2019 con il “numero 1”, Todd Phillips ritrova Joaquin Phoenix, che fu Oscar l’anno dopo (farà il bis?), e gli mette accanto Lady Gaga (alias Harley Quinn), in una virata al musical che, anche a detta del direttore della Mostra Alberto Barbera, promette scintille. «Per me non si allontana molto dal primo film», premette il regista. «Arthur è strambo, distante, ma dentro di lui c’è musica. Da lì sono arrivati i balletti del primo film. Qui sarà un po’ diverso, ma tutto troverà un senso». Can’t wait. In concorso.

Maria

Pablo Larraín

Angelina Jolie in ‘Maria’ di Pablo Larraín. Foto: Fremantle

Il prodigioso autore cileno chiude il trittico sulle icone femminili del Novecento di cui già fanno parte Jackie (starring Natalie Portman) e Spencer (con Kristen Stewart), entrambi presentati in concorso al Lido, con il ritratto di Maria Callas nei suoi ultimi giorni parigini, in gara quest’anno. A interpretarla sarà Angelina Jolie, che, come le due colleghe dei titoli precedenti, già ipoteca una candidatura ai prossimi Academy Award. Accanto a lei i nostri Pierfrancesco Favino, Valeria Golino e Alba Rohrwacher. Sarà finalmente Leone per Larraín?

One to One: John & Yoko

Kevin Macdonald, Sam Rice-Edwards

Foto: Keystone/Hulton Archive/Getty Images

La vita newyorkese “dopo i Beatles” di John Lennon con la moglie Yōko Ono è al centro dell’ultimo documentario di Kevin Macdonald (L’ultimo re di Scozia e i doc Un giorno a settembre, Marley e Whitney Houston – Stella senza cielo), co-diretto con Sam Rice Edwards. Il film ripercorre il concerto di beneficenza One to One di Lennon del 1972, la sua ultima esibizione al Madison Square Garden, con la compagna al suo fianco. Tantissimo materiale inedito, compresi audio di concerti remixati da Sean Ono Lennon, filmati restaurati e archivi personali come telefonate e riprese amatoriali registrate dagli stessi John e Yōko.

Queer

Luca Guadagnino

Daniel Craig in ‘Queer’ di Luca Guadagnino. Foto: The Apartment Pictures

Un progetto che Luca Guadagnino covava da oltre trent’anni. Nella “suburra” di Città del Messico, Lee tesse la sua amorosa tela intorno a Allerton, un giovane ambiguo che si aggira per locali sordidi. Dopo la mancata apertura dello scorso anno con Challengers (e il Leone d’argento nel 2022 con Bones and All), il più internazionale dei nostri auteur si riprende Venezia, di nuovo in concorso, con l’adattamento del romanzo (quasi) autobiografico di William S. Burroughs. Protagonista Daniel Craig: Coppa Volpa maschile già assegnata?

The Room Next Door

Pedro Almodóvar

Julianne Moore e Tilda Swinton in ‘The Room Next Door’ di Pedro Almodóvar. Foto: El Deseo

Primo lungometraggio in lingua inglese per Almodóvar, che richiama Tilda Swinton (già protagonista del suo corto The Human Voice, da Cocteau) e le affianca un’altra divina: Julianne Moore. Il film si concentra su Martha, corrispondente di guerra e madre imperfetta, e sua figlia, ma anche sulla passata relazione della donna con la scrittrice Ingrid. L’ultima volta in concorso a Venezia per Pedro – con Madres paralelas nel 2021 – era stata Coppa Volpi per Penélope Cruz. Stavolta può già dire “me ne dia due”?

Wolfs – Lupi solitari

Jon Watts

Da troppi anni mancava dal Lido il re di Venezia, cioè George Clooney. Che torna insieme all’amico Brad Pitt, anche lui habitué del Lido (ha vinto la Coppa Volpi nel 2007 per L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford), per questo buddy action su due “fixer” assoldati per lo stesso lavoro. Saranno costretti, con estrema riluttanza da parte di entrambi, a collaborare per portare a termine la missione. Dirige Jon Watts, già dietro gli ultimi Spider-Man starring Tom Holland. La folla è già in attesa fuori dal Palazzo del Cinema.

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