Love Is the Devil
John Maybury
1998In principio fu Francis Bacon. Luca Guadagnino riconosce tra le fonti di ispirazione di Queer non solo l’opera del pittore inglese, ma anche il (non) biopic di John Maybury. A cui ha “rubato” Daniel Craig, lì giovane amante di Bacon (grandissimo Derek Jacobi). Un ritratto che dialoga direttamente con l’estetica dell’artista e che ritorna, come il film di Guadagnino tratto da Burroughs, all’origine anticonformista della parola “queer”.
But I’m a Cheerleader – Gonne al bivio
Jamie Babbit
1999Cult assoluto LBGTQ+. Che cosa succede se sei costretta a fare la cheerleader ma sogni tutt’altro? La risposta alle due immense Natasha Lyonne e Clea DuVall, e a tutta la crew di questa high school comedy praticamente invisibile da noi (anche se è uscita con quel titolo idiota) che anticipa “la conversazione” di oggi. Ma con totale leggerezza camp.
Shortbus – Dove tutto è permesso
John Cameron Mitchell
2006Shortbus è un vero e proprio salone del sesso, dove le vite dei personaggi si intrecciano in una New York (post 11 settembre e pre grande blackout del 2003) mai raccontata così. Secondo il regista è “un film sull’amore e sul sesso (vero) che non si censura in alcun modo”. Più che eccitare, però, l’obiettivo è quello di mostrare desideri e sentimenti realissimi. E (contrariamente a titoli come Shame o Nymphomanic) di farlo in maniera lieve, ironica e sempre sfacciatamente ottimista.
Tangerine
Sean Baker
2015Prima di Anora (e di Un sogno chiamato Florida, e di Red Rocket) c’è stato questo film. Che non è la matrice del cinema di Sean Baker, ma certamente il titolo che l’ha consacrato su scala indie globale. Passato alla storia come “film girato con l’iPhone”, è uno dei ritratti queer più teneri e struggenti degli ultimi anni: una prostituta transgender appena uscita dal carcere va alla ricerca del suo fidanzato-pappone. Basta questo.
La terra di Dio – God’s Own Country
Francis Lee
2017Brokeback Mountain nelle brughiere dello Yorkshire? La storia d’amore, tenera e muscolare, tra Johnny (sempre gigantesco Josh O’Connor), un ragazzo in the closet che lavora nella fattoria di famiglia, e Gheorghe (Alec Secareanu), un migrante romeno, è molto di più. Perché colpisce duramente la cultura del maschio alfa e ha un sottotesto pro-immigrazione attualissimo per l’era Brexit. E osa immaginare un futuro per la sua coppia protagonista.
Una donna fantastica
Sebastián Lelio
2017Il fantastico regista cileno di Gloria dirige un film libero e coraggioso su una donna che affronta l’identità di genere: che è soprattutto negli occhi degli altri. Oscar per il miglior film internazionale (ma da noi l’hanno comunque visto in pochi) e mancata nomination alla magnifica Daniela Vega: avrebbe battuto Karla Sofía Gascón come prima interprete trans candidata come miglior attrice protagonista.
Matthias & Maxime
Xavier Dolan
2019Il meno conosciuto tra i film di un’icona del cinema LGBTQ+. Un buddy movie meets coming of age meets romance, soltanto che il buddy e l’oggetto del desiderio qui sono la stessa persona: Matthias (Gabriel D’Almeida Freitas). Già, perché Matthias e Maxime (lo stesso Dolan) sono amici da una vita, almeno finché non si scambiano un bacio durante le riprese di un corto e, boom, tutto cambia. O forse no. È un Dolan meno impetuoso, più morbido, in un inno all’amicizia che è insieme pure fenomenologia dell’amore inespresso.
Mamma + mamma
Karole Di Tommaso
2019La quotidianità caotica di due ragazze che si amano, Karole (splendida Linda Caridi, post Ricordi? e pre Lacci) e Ali (Maria Roveran). Il desiderio di maternità che diventa sempre più presente. La battaglia faticosa e paziente per mettere al mondo un figlio. Karole Di Tommaso trasforma la sua autobiografia in un’opera prima delicata e autoironica che, senza fare polemica, parla però fortissimo. Ancora di più nell’Italia di oggi.
Passages
Ira Sachs
2023Ho visto lei che bacia lui. Scusaci, Ira Sachs, ma sei stato tu a darci questo triangolo disperatamente fluido. Ben Whishaw e Franz Rogowski sono la coppia che s’incasina quando arriva Adèle Exarchopoulos (fu, del resto, la Adèle di quella Vie). Senza proclami, il regista americano inquadra le relazioni di oggi, fatte di egoismi incrociati ma anche di struggente libertà.
Bottoms
Emma Seligman
2023Dopo Shiva Baby, Emma Seligman firma una satira liceale scatenata, fluida e guidata da due fuoriclasse: Rachel Sennott e Ayo Edebiri, nei panni di due eroine nevrotiche ed estremamente arrapate. P.J. e Josie sono lesbiche e amiche da sempre. All’ultimo anno di liceo non vedono l’ora che la scuola finisca, ma vogliono anche rimorchiare le cheerleader. Ovviamente succederà di tutto. Schegge di follia per una nuova generazione.