I più brutti film dei più grandi registi | Rolling Stone Italia
Le cadute degli dei

I più brutti film dei più grandi registi

Quantomeno quelli ancora vivi e attivi: da Martin Scorsese a Quentin Tarantino, da Woody Allen a Wes Anderson, anche i maestri falliscono. Ecco i loro titoli “sbagliati”

I più brutti film dei più grandi registi

‘Le avventure acquatiche di Steve Zissou’ di Wes Anderson (2004)

Foto: Touchstone Pictures

Dune
David Lynch1984
DUNE (film 1984) TRAILER ITALIANO

Unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi fallimenti della storia del cinema sci-fi (e non solo), a rivederlo oggi l’adattamento by David Lynch (e con produzione italian-kitsch di Dino De Laurentiis) del romanzo di Frank Herbert fa quasi tenerezza, per l’effetto volutamente (?) naïf dell’intera operazione. I fan non hanno gradito, i critici non parliamone, ma oggi – anche nonostante la versione di Denis Villeneuve, che ha fatto finalmente contenti i puristi del libro originale – è diventato a suo modo un piccolo cult. Una sola cosa è certa: oggi Lynch non gradisce che si parli di quel film. E qualcosa vorrà pur dire.

Jack
Francis Ford Coppola1996
Jack (1996) Trailer | Robin Williams | Diane Lane

Nemmeno i titoli della pur debolissima fase finale della carriera dell’autore (da Un’altra giovinezza a Segreti di famiglia – Tetro, fino a Twixt: e ora siamo in attesa del rimandatissimo Megalopolis) possono anche solo lontanamente eguagliare il flop che è stato Jack. Tra Benjamin Button e il nostro Da grande starring Renato Pozzetto (che è al confronto è un capolavoro assoluto), un film che non rende giustizia né a Coppola né a Robin Williams, alias un bambino che invecchia quattro volte più in fretta del normale (!). Su Rotten Tomatoes ha una media del 17%: e la chiudiamo qui.

Holy Smoke – Fuoco sacro
Jane Campion1999
Holy Smoke - Official Trailer (HQ)

Per tutti lo “scult” di Jane Campion è In the Cut, il sexy thriller che avrebbe dovuto interpretare Nicole Kidman e che invece finì per essere interpretato da una Meg Ryan totalmente fuori parte. Ma quello, a modo suo, aveva una sincerità e un’impudicizia che lo rendono ancora oggi interessante. Forse il vero passo falso della regista neozelandese è il titolo con Kate Winslet e Harvey Keitel, tra divagazioni hindi-New Age e mélo scombinatissimo. Dopo una tripletta come Un angelo alla mia tavola, Lezioni di piano e Ritratto di signora, un epic fail in piena regola.

Le avventure acquatiche di Steve Zissou
Wes Anderson2004
Le Avventure acquatiche di Steve Zissou trailer ita

Sì, lo sappiamo: ci sono Bill Murray (e diecimila altri volti cultissimi, da Cate Blanchett ad Anjelica Huston), le location italiane e le cover di David Bowie in portoghese. Ma se dobbiamo scegliere (comunque a fatica) un solo titolo “sbagliato” di Mr. Anderson, è proprio il biopic immaginario di Steve Zissou. Le risate sono sempre forzate, il ritmo latita e soprattutto il film viene dopo quel capolavoro dei Tenenbaum: è questo il vero “peccato originale” che molti fan, ancora oggi, non gli hanno perdonato.

Ladykillers
Joel Coen, Ethan Coen2004
Ladykillers trailer ita

Molti trovano non all’altezza il tributo frankcapriano alla Old Hollywood Mister Hula Hoop. A molti non piace Prima ti sposo poi ti rovino. Ma se c’è un titolo su cui tutti sono d’accordo, quando si tratta di pasticciacci della Premiata Ditta Coen Bros., quello è di sicuro Ladykillers, scombinatissimo remake della Signora omicidi dell’inglese Alexander Mackendrick. Tom Hanks prende il posto di Alec Guinness per una pochade classica che vira sul demenziale (vedi la presenza di Marlon “Scary Movie” Wayans) senza mai imbroccare il registro giusto. Il film successivo sarebbe stato Non è un paese per vecchi: meno male.

Grindhouse – A prova di morte
Quentin Tarantino2007
A prova di Morte trailer ita

Lo so, siamo pronti ad essere linciati. Ma anche Quentin Tarantino sbaglia. E poi questa non è necessariamente una lista di film brutti, ma dei meno riusciti dei più grandi. Ed è indubbio che A prova di morte, episodio del “doppio spettacolo” Grindhouse girato col sodale Robert Rodriguez, sia un divertissement exploitation decisamente fine a sé stesso. Non mancano le scene cult – vedi i 14 minuti di fuga disperata di Stuntman Mike, inseguito dalla ragazze passate da prede a cacciatrici – ma Quentin ha fatto (e avrebbe fatto) di più e meglio.

Miracolo a Sant’Anna
Spike Lee2008
MIRACOLO A SANT'ANNA - Trailer Ufficiale

Il ruolo dei soldati afroamericani arruolati nell’esercito USA durante la Seconda guerra mondiale è il tema al cuore del film. Ma l’episodio “usato” per raccontarlo – l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema – è forse troppo tricolore per riguardare davvero il regista. Così come non giova l’ambientazione italiana, in cui l’autore di Fa’ la cosa giusta non riesce a trovare nemmeno visivamente un’estetica all’altezza del suo cinema. Il risultato è un po’ fiction Rai (scusaci, Spike). Molti anni dopo, avrebbe affrontato un punto di vista simile rispetto al Vietnam, in Da 5 Bloods – Come fratelli: quello, invece, un film incompreso da molti.

Hugo Cabret
Martin Scorsese2011
Hugo Cabret 3D (Martin Scorsese) - Trailer ufficiale italiano

Alla base di Hugo Cabret, tratto dal romanzo di Brian Selznick, c’è l’invenzione stessa del cinema, e il cinema stesso come macchina meravigliosa nata dalla sapienza di “artigiani della qualità” (l’omaggio dichiarato è a Georges Méliès, autore del celebre Voyage dans la Lune). Ma nel film che avrebbe dovuto essere tra i più ispirati di Scorsese manca proprio la magia, e il tutto si riduce a effetti speciali che vanno contro l’artigianato di cui sopra, due giovani protagonisti leziosissimi (Asa Butterfield e Chloë Grace Moretz) e un 3D che si mangia tutto. Peccato.

War Horse
Steven Spielberg2011
War Horse - Trailer Italiano

In una filmografia sterminata come quella di Spielberg, i titoli non riuscitissimi sono parecchi: di recente, l’inutile animazione Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno, il da molti criticato Ready Player One, il troppo “bambinesco” Il GGG e ovviamente Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Ma quello che più di tutti ha forse meno convinto, anche perché nato sulla carta come grande epica americana, è la storia del cavallo eroe che si ritrova in prima linea in guerra. Nonostante la noia generale, sei candidature all’Oscar: l’Academy con Stevie è troppo buona, lo sappiamo.

To Rome with Love
Woody Allen2012
Trailer To Rome With Love (ITA)

Ci dispiace, Woody. Anche perché dopo i detour inglesi (Match Point su tutti) e spagnoli (Vicky Cristina Barcelona) eravamo ben contenti che venissi a girare anche da noi. Ma in questo film a episodi – “all’italiana”, appunto – ce n’è solo uno davvero buono (quello starring Alec Baldwin, Jesse Eisenberg, Grete Gerwig ed Elliot Page), mentre gli altri, compresi quelli con protagonisti Roberto Benigni e lo stesso Woody Allen, sono davvero indifendibili. Stendiamo in particolare un velo pietoso sul simil-Sceicco bianco con Riccardo Scamarcio e Alessandra Mastronardi: argh.