New stars are born: 10 volti su cui il cinema scommette per il 2025 | Rolling Stone Italia
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New stars are born: 10 volti su cui il cinema scommette per il 2025

Da Drew Starkey, consacrato da ‘Queer’ di Luca Guadagnino, a Mikey ‘Anora’ Madison. Passando per il futuro Superman, il nuovo amore di Bridget Jones e un’attrice italo-francese che sta conquistando i nostri autori

New stars are born: 10 volti su cui il cinema scommette per il 2025

Drew Starkey con Daniel Craig in ‘Queer’ di Luca Guadagnino

Foto: The Apartment

Monica Barbaro

Monica Barbaro è Joan Baez in ‘A Complete Unknown’. Foto: Searchlight Pictures

Nata a San Francisco, classe 1990, alle spalle ha già un buon curriculum televisivo: tra le altre, serie come Hawaii Five-0, Unreal, Chicago Justice, The Good Cop, fino a FUBAR, dove recita accanto ad Arnold Schwarzenegger. Ma nel 2022 è il cinema a segnalarla definitivamente: nei panni di Natasha “Phoenix” Trace, è l’unica pilota donna nel team testosteronico di Top Gun: Maverick. E ora arriva la grande occasione: è Joan Baez in A Complete Unknown. E nelle scene in cui compare riesce a rubare la scena a Timothée Chalamet/Bob Dylan.

Galatéa Bellugi

Galatéa Bellugi in ‘Chien de la casse’. Foto: Insolence Productions

Gli spettatori nostrani la ricordano, adolescente, nel Ragazzo invisibile – Seconda generazione di Gabriele Salvatores. Poi ci sono stati L’apparizione di Xavier Giannoli e Amanda di Carolina Cavalli. Italo-francese, 27 anni, nell’ultima stagione ha lasciato il segno più di una volta: nel Gusto delle cose, accanto a Juliette Binoche e Benoît Magimel; nel bellissimo Chien de la casse, per il quale ha avuto una nuova nomination ai César; e soprattutto in Gloria!, il notevole esordio di Margherita Vicario di cui è guida e cuore. E nel 2025 arriva Paolo Virzì, che l’ha voluta in Cinque secondi insieme a Valerio Mastandrea e Valeria Bruni Tedeschi.

David Corenswet

David Corenswet è il nuovo Superman. Foto: Warner Bros.

Quello dell’Uomo d’Acciaio è un ruolo maledetto. Prima Christopher Reeve (è uscito qualche mese fa il bel documentario Super/Man), poi Brandon Routh (chi?), per finire con Henry Cavill nei non fortunatissimi reboot firmati Zack Snyder. In mezzo, incalcolabili versioni televisive. Adesso è il turno di David Corenswet. Visto nelle serie di Ryan Murphy The Politician e Hollywood e di recente al cinema in Pearl e Twisters, è stato scelto da James Gunn per il nuovo film sull’eroe di Krypton. Facciamo il tifo per lui.

Karla Sofía Gascón

Karla Sofía Gascón alias ‘Emilia Pérez’. Foto: Lucky Red

Si può essere una rivelazione a 52 anni? Sì, se uno dei più grandi registi in circolazione (Jacques Audiard) ti sceglie come protagonista del film dell’anno. E se poi in quel film piazzi una delle performance dell’anno. Nello strepitoso Emilia Pérez, Karla Sofía Gascón veste il ruolo del titolo con la grandezza della primadonna. E dopo la Palma a Cannes condivisa con Zoe Saldaña e Selena Gomez, si candida sicuramente a diventare la prima interprete transgender nominata agli Oscar come miglior attrice protagonista. Ora Hollywood la corteggia, e lei un sogno ce l’ha: “Fare la cattiva in un film di James Bond”.

Damson Idris

Damson Idris con Brad Pitt in ‘F1’. Foto: Apple TV+

Sul piccolo schermo è passato da The Twilight Zone a Black Mirror, da Snowfall a Sciame. Al cinema l’abbiamo visto in L’uomo sul treno – The Commuter accanto a Liam Neeson e in Outside the Wire con Anthony Mackie. Ora arriva un altro super divo, e un super progetto: Brad Pitt e F1, film sul mondo delle corse automobilistiche diretto da Joseph Kosinski, che – guarda caso – ha diretto Top Gun: Maverick. Porterà fortuna anche a lui?

Jaafar Jackson

Jaafar Jackson nei panni di Michael Jackson nel biopic ‘Michael’. Foto: GK Films

Buon sangue non mente. Ma essere nepo baby di questi tempi non è facile, soprattutto quando si ereditano dal parente di turno le sembianze in uno dei biopic più attesi dell’anno. Parliamo di Michael, dove il nome del titolo sta per Michael Jackson. Ad interpretarlo sarà il nipote Jaafar Jackson, figlio di Germaine Jackson e somigliantissimo allo zio nelle prime immagini del film diretto da Antoine Fuqua (Training Day). In cui si gioca tutto.

Mikey Madison

Mikey Madison in ‘Anora’ di Sean Baker. Foto: Universal Pictures

Altra grande rivelazione di Cannes 2024 (e di tutta la stagione) e altra papabile per i prossimi Oscar è Mikey Madison. Lanciata dalla serie di Pamela Adlon Better Things (era l’irresistibile figlia adolescente) e poi ritrovata nella “Manson Family” di C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino e nel reboot di Scream, è con il film Palma d’oro di Sean Baker che ha fatto dire a tutti: a star is born. Tenera, rabbiosa, eccessiva, commovente: in Anora si prende la scena, e molto di più. E adesso il cinema (non solo indie) è suo.

Drew Starkey

Drew Starkey in ‘Queer’ di Luca Guadagnino. Foto: The Apartment

Certo, American Animals, e Tuo, Simon, e Il coraggio della verità – The Hate U Give, e Il diritto di opporsi. E, soprattutto, il ruolo di Rafe Cameron in Outer Banks, teen cult di Netflix. Ma poi arriva Luca Guadagnino, ed è grazie alla sua “cura” (cfr. precedenti come Timmy Chalamet) che si diventa una star. E si ha accesso al cinema d’autore di Serie A. Nel bellissimo Queer, Drew Starkey è la spalla spietata e romantica di Daniel Craig. E il protagonista, con lui, di scene audaci, sensuali, intime che in pochi avrebbero potuto sostenere. Ed è solo l’inizio.

Sophie Wilde

Sophie Wilde nella serie ‘Everything Now’. Foto: Netflix

Nata a Sydney nel 1998, ha esordito nell’horror Talk to Me di Danny e Michael Philippou e si è fatta poi notare nella serie Everything Now. Ma è stata la connazionale Nicole Kidman ad offrirle la grande occasione in Babygirl, uno dei film più discussi di Venezia 81 (dove Wilde ha fatto un red carpet debut in piena regola). Accanto alla diva e a Harris Dickinson, è colei che mette in crisi lo status quo. E che penetra al cuore del dibattito MeToo di oggi. In modo lucido e inedito.

Leo Woodall

Leo Woodall con Renée Zellweger in ‘Bridget Jones – Un amore di ragazzo’. Foto: Universal Pictures

Due serie di grande successo (prima la seconda stagione “siciliana” di The White Lotus, poi One Day su Netflix), ma anche il film Cherry – Innocenza perduta dei Russo Brothers, che l’hanno poi voluto anche nella non riuscitissima (è un eufemismo) Citadel. È uno dei “brit” in ascesa, e lo sarà ancora di più dopo la partecipazione a uno dei più grandi cult rosa “Made in England”: Bridget Jones – Un amore di ragazzo, dove sarà il giovane interesse romantico di Renée Zellweger (e in cui deve vedersela con i soliti Hugh Grant e Colin Firth).