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‘Operazione Vendetta’, i tre giorni di Rami Malek

L’attore premio Oscar è protagonista di uno spy thriller che si ispira ai classici anni ’70, ma diretto da un nuovo specialista del genere: il James Hawes di ‘Slow Horses’. Li abbiamo incontrati

Foto: 20th Century Studios

Rende molto più l’idea il titolo originale di Operazione Vendetta, The Amateur, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Littell, ex giornalista specializzato in politica internazionale poi trasformatosi in novellista di spionaggio. Il non professionista del titolo è Charles Heller, che alla CIA ci lavora, ma chiuso in un ufficio sottoterra a decrittare codici, linguaggi e password. Un lavoro perfetto per un uomo riservato, schivo, metodico, che odia viaggiare e lasciare la sua routine quotidiana, quella che gli fa preparare il miglior caffè del mondo all’amata moglie Sarah, anche il giorno in cui lei deve partire per un viaggio di lavoro a Londra. Da cui non tornerà, uccisa in un attacco terroristico. Il fragile Charles scopre il fuoco della vendetta, e avendo a disposizione i migliori mezzi tecnologici del mondo riesce a tracciare ogni componente del commando. Ora ha una sola missione: trovarli e ucciderli tutti.

Questa la trama di Operazione Vendetta, film – nelle sale dal 10 aprile, distribuito da The Walt Disney Company Italia – che rientra in questa moderna ondata di spie che da qualche anno ha invaso grande e piccolo schermo. Non è un caso, ce ne stiamo accorgendo a nostre spese, perché il mondo è da tempo entrato in una nuova Guerra Fredda, dalla temperatura neanche troppo bassa e in continua ascesa. La tendenza era partita con Deep State, serie poco conosciuta ai più ma da recuperare, ed è continuata con prodotti come Operazione: Lioness, The Agency e Slow Horses, di cui James Hawes, regista di Operazione Vendetta, ha diretto sei episodi della bella serie Apple TV+ con Gary Oldman. Nel caso di The Amateur, oltre al romanzo di Littell, grande fonte d’ispirazione è stato un classico del genere, oltre che film grandioso in generale, I tre giorni del Condor, e come per l’analista sopravvissuto alla strage della sua sezione dell’Agenzia, anche Charles è la dimostrazione che il cervello può vincere contro la forza bruta.

«E ancora meglio che non bisogna mai sottovalutare gli uomini apparentemente piccoli e innocui», mi ha detto Hawes sul red carpet dell’anteprima del film a Londra. «Sono quelli che non vedi arrivare, che nessuno pensa potrebbe farcela in un combattimento corpo a corpo. Ma Charles ha un piano, ed è anche più elevato della sete di vendetta, è una questione di giustizia, un dilemma morale su cui abbiamo dibattuto molto durante la preparazione del film». A proposito della ritrovata popolarità delle spie, Hawes trova la cosa «molto intrigante. Abbiamo iniziato a girare Slow Horses nel 2019, questo film lo abbiamo finito poco meno di un anno fa, nel frattempo sono venuti fuori The Agency, The Day of the Jackal. Sono ovviamente echi dell’incerto mondo in cui viviamo, tutte le regole stanno cambiando e si sta studiando il pensiero che si cela dietro questo nuovo ordine. Credo che nel prossimo futuro faremo la conoscenza di una nuova generazione di spie e di film e serie a loro dedicate. E ho voglia anche io di farne parte».

Rami Malek in una scena del film. Foto: 20th Century Studios

La star di Operazione Vendetta è Rami Malek, premio Oscar nei panni di Freddie Mercury per Bohemian Rhapsody, che qui si reimmerge anche nel personaggio di Elliot Alderson, il super nerd della serie Mr. Robot. Ma non dobbiamo dimenticare che Rami è anche l’uomo che ha ucciso James Bond, quindi di spie se ne intende. Qui, oltre ad essere il protagonista, è anche produttore, «quindi volevo che tutto fosse il più possibile soprattutto da un punto di vista emotivo», mi ha detto l’attore a Londra. «Operazione Vendetta è la storia di un uomo che sta affrontando la sofferenza di un lutto, volevo trasmettere al pubblico prima di tutto quanto ci possa sentire svuotati nel perdere la persona che si ama di più al mondo. La conseguenza è che un uomo solitamente mansueto trova la forza di mostrare la sua vera forza attraverso qualità che solitamente non si vedono in un film d’azione».

A fare in modo che Charles non venga fatto a pezzi al primo incontro con un pericoloso terrorista ci pensa il migliore mentore che si possa desiderare: Laurence Fishburne. E Rami ci racconta anche il loro primo incontro, quando scattò la scintilla. «Fu a un after party alla première di uno dei film degli Avengers, qualche anno fa. C’è stato uno scambio di sguardi e in quel momento abbiamo capito che c’era una connessione spirituale tra noi. Ho sempre ammirato il suo lavoro e poter divider lo schermo con lui è stato un sogno. Lo so, può sembrare un cliché, ma stiamo parlando di Morpheus, probabilmente il più grande mentore della storia del cinema».

Laurence Fishburne è Henderson. Foto: 20th Century Studios

A proposito del perché le storie di spionaggio siano così popolari e i punti di contatto con I tre giorni del Condor, Malek ha le idee molto chiare. «Ho visto il film di Sydney Pollack a ripetizione per prepararmi, lo amo da quando ero ragazzo, me lo fece vedere mio padre per la prima volta. Non credo che la rinnovata popolarità dei film di spionaggio sia dovuta a un elemento generazionale o a un desiderio di fuga dalla realtà che ci circonda. Credo piuttosto che ci sia la curiosità nei confronti di un mondo segreto, che opera in parallelo con le sue regole, e che le storie raccontate nei film e nelle serie di questi ultimi anni creino un passaggio tra queste due realtà».

Nel cast di Operazione Vendetta troviamo anche Rachel Brosnahan, ovvero la ormai leggendaria Mrs. Maisel, Holt McCallany, uno dei migliori caratteristi del cinema americano degli ultimi dieci anni (non a caso uno favorito di David Fincher, vedi Mindhunter), Caitrióna Balfe (la madre della famiglia irlandese di Belfast di Kenneth Branagh) e Julianne Nicholson, attrice magnifica finalmente scoperta anche dal grande pubblico per il suo ruolo nella recente serie distopica Paradise. In un cameo troviamo anche Jon Bernthal, ovviamente nei panni della spia molto cool.

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