L’ultima candidatura, su nove totali, risale ad appena quattro anni fa (per The Irishman, sempre del “suo” Marty), e di statuette ne ha già vinte due (per Il padrino – Parte II e Toro scatenato). Dopo anni di “sfottò” da parte di industry e pubblico per ruoli non sempre all’altezza, il grande Bob sembra essersi finalmente riscattato anche agli occhi dell’Academy, che lo ama da sempre. Non vincerà, ma il suo abominevole William Hale in quest’ultimo Scorsese è un personaggio destinato a restare. E lui resta un “King”.
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