Oscar 2024, i nostri pronostici: il miglior film | Rolling Stone Italia
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Oscar 2024, i nostri pronostici: il miglior film

Dal favorito (‘Oppenheimer’) a tutti gli altri, compresi quelli che potrebbero riservare sorprese (‘Povere creature’!) e quelli che si sono già ritrovati snobbati (‘Barbie’). And the winner will be…

Oscar 2024, i nostri pronostici: il miglior film

Cillian Murphy in ‘Oppenheimer’ di Christopher Nolan

Foto: Universal Pictures

L’ordine dei film è in base alla probabilità di vittoria, dal più al meno favorito.

Oppenheimer

Christopher Nolan

OPPENHEIMER - Nuovo Trailer (Universal Studios) - HD

Sarà l’anno di Christopher Nolan? Si direbbe di sì. Forte degli oltre 950 milioni di incasso globale (e con la statuetta di best movie potrebbe serenamente arrivare al miliardo) e del plauso pressoché unanime di critica e pubblico, il regista britannico già candidato due volte in questa categoria (con Inception e Dunkirk) riceverà quasi al 100% la certificazione “istituzionale” definitiva. Autore di blockbuster, sì, ma da sempre e per sempre autonomo rispetto alle logiche dell’industry (vedi la scelta di distribuire Tenet solo nelle sale: ed eravamo in pieno Covid), sancirebbe così una volta per tutte il suo ruolo nel sistema audiovisivo di oggi: quello del cineasta che crede ancora in uno spettacolo old school, ma che guarda sempre avanti. Del resto, il suo film parla proprio di un fisico visionario: nel bene e nel male.

Povere creature!

Yorgos Lanthimos

POVERE CREATURE | Trailer ufficiale | IT

Leone d’oro a Venezia 80 e Golden Globe come miglior commedia/musical, Povere creature! arriva alla Notte delle Stelle già carico di allori, e con un peso che è aumentato di mese in mese. Da greco festivaliero e crudissimo (Dogtooth, Alps, fino alla svolta internazionale con il comunque personalissimo e a suo modo ortodosso The Lobster), Lanthimos è diventato un nome di cui Hollywood non può più fare a meno. Non ci fosse l’atomica Nolan di mezzo, forse stavolta toccherebbe a lui, considerata anche la parabola punk-femminista con cui si presenta a questo giro. Ma probabilmente ci si rivedrà l’anno prossimo con Kind of Kindness. E ancora con la musa Emma Stone.

The Holdovers – Lezioni di vita

Alexander Payne

The Holdovers - Lezioni di Vita | Trailer Ufficiale (Universal Pictures) - HD

Il classic hollywoodiano, ma with a twist: sembra un film degli anni ’70, è vero, ma aggiornato all’inclusione e alla diversity di cui è fatta la “conversazione” di oggi. Però senza furbizia, bensì con la capacità che ha un autore come Alexander Payne (su ottimo copione dell’esordiente – almeno al cinema – David Hemingson) di saper cogliere il proprio tempo restandone meravigliosamente fuori. Il resto lo fanno gli attori: Paul Giamatti (che rischia di essere sconfitto da Cillian Murphy), Da’Vine Joy Randolph (che invece vincerà quasi sicuramente tra le supporting) e la rivelazione Dominic Sessa. Un feelgood movie intelligente, cresciuto con il tempo.

Killers of the Flower Moon

Martin Scorsese

KILLERS OF THE FLOWER MOON di Martin Scorsese (2023) - Trailer Ufficiale Italiano

Veterano dell’Academy, che però non gli è mai stata davvero riconoscente come avrebbe meritato (ricordiamoci che il suo primo Oscar da regista è arrivato solo nel 2007 con The Departed), Martin Scorsese firma il suo film forse più politico, certamente un’opera che, sposando il punto di vista dei nativi Osage, vuole ribaltare lo sguardo bianco di Hollywood sulla nascita della nazione americana (ma non chiamatelo western, o lui e la protagonista Lily Gladstone si arrabbiano). Epico e insieme “quotidiano”, diviso tra thriller e mélo, pamphlet antropologico e affresco umanissimo, è un titolo che resterà. Ma che, adesso, non sembra destinato a vincere la statuetta più importante.

Anatomia di una caduta

Justine Triet

ANATOMIA DI UNA CADUTA Trailer ufficiale - Dal 26 ottobre al cinema

La vera sorpresa della stagione. Vincitore della Palma d’oro a Cannes 2023, non è stato scelto dalla commissione che, in Francia, deve stabilire quale titolo mandare agli Oscar come film internazionale (gli è stato preferito La passione di Dodin Bouffant con Juliette Binoche, che non è stato nemmeno candidato: e poi ci lamentiamo dei selezionatori di casa nostra). Ma ha fatto strage di premi un po’ ovunque, e arriva agli Academy Award con più chance di vittoria di quanto si creda: dovrebbe spuntarla per la (splendida) sceneggiatura originale, trionfare anche come miglior film sarebbe un (bellissimo) colpo di mano.

Barbie

Greta Gerwig

BARBIE | Teaser Trailer

Il grande caso degli Oscar 2024. Greta Gerwig, già arrivata nella rosa delle best pictures con le sue due opere da regista precedenti (Lady Bird e Piccole donne), firma il film che definisce il nuovo corso femminile e femminista intrapreso dagli Studios, ma liberandosi da certe zavorre MeToo e dimostrando grande libertà di racconto e visione (soprattutto se si pensa che alla base c’è una commissione “aziendale” da parte di Mattel). Ha convinto la stampa, ha infiammato il pubblico (e l’ha fatto vestire di rosa), ha prodotto sfracelli ai botteghini di tutto il mondo (1,4 miliardi d’incasso complessivo, mai successo prima alla Warner Bros.). Eppure, l’incantesimo sembra essersi infranto: niente candidatura come regista, e nemmeno una nom per la protagonista Margot Robbie. Ma ha già (stra)vinto, va benissimo così.

Past Lives

Celine Song

Past Lives di Celine Song, candidato Oscar Miglior Film e Miglior Sceneggiatura | Trailer ITA HD

Altro titolo che, nel corso dell’annata, ha visto crescere vertiginosamente le sue quotazioni. La sua corsa è iniziata al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2023, e si chiude ora agli Oscar, che sono stati però meno generosi di quanto si sarebbe potuto pensare: niente candidatura per la regista esordiente (già drammaturga) Celine Song, e nemmeno per la protagonista Greta Lee. Ma la storia del destino che lega i due ragazzini sudcoreani che si ritrovano adulti pieni di rimpianti è arrivata dritta al cuore del pubblico (anche da noi), e questo è già un grandissimo risultato. E chi l’ha detto che non potrebbe far saltare il banco…

La zona d’interesse

Jonathan Glazer

LA ZONA D'INTERESSE | Trailer 2 italiano ufficiale HD - VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR

A dieci anni dal discusso (e incompreso) Under the Skin, Jonathan Glazer è tornato con un film “impossibile”: l’ennesimo racconto dell’Olocausto, ma per la prima visto con gli occhi dei carnefici, ovvero la famiglia del comandante di Auschwitz. Tra dramma storico classico e videoarte (come nei precedenti), un’opera(zione) tutt’altro che fredda, anche se implacabilmente chirurgica, e capace di parlare di quello che rischiamo di diventare oggi: tutti potenziali perpetratori di barbarie. Essendo parlato in tedesco, verrà premiato come miglior film internazionale. E resterà un benchmark per gli anni a venire.

Maestro

Bradley Cooper

Maestro | Trailer ufficiale | Netflix Italia

Quando le montagne diventano topolini. Dopo l’esordio ultra candidato A Star Is Born, Bradley Cooper firma una biografia anti-classica che riesce a omaggiare il mito di Leonard Bernstein (da lui stesso interpretato) smontandolo, tra lo sguardo quasi indiscreto sulla sua “famiglia queer” (più o meno) e i fantasmi che spesso finiscono per vampirizzare il suo genio musicale. Una prova da maestro (pardon) che però rischia di strizzare fin troppo l’occhio ai gusti tradizionali dell’Academy. La quale, nonostante la buona accoglienza (sono sette le nomination totali), ha finito per trasformarlo in uno degli “sfavoriti” della corsa. Ma Bradley sa che con gli Oscar mica finisce qui…

American Fiction

Cord Jefferson

AMERICAN FICTION | Official Trailer

Una delle opere prime più interessanti e brillanti dell’anno (e di molti anni recenti), giustamente riconosciuta dall’Academy. Il regista e sceneggiatore Cord Jefferson, che adatta il romanzo Cancellazione di Percival Everett, resta per forza di cose schiacciato dai tanti “big” che lo circondano, ma è un nome che speriamo di ritrovare da queste parti in futuro. Intanto ha piazzato cinque candidature, comprese quelle per il miglior attore (Jeffrey Wright), il miglior attore non protagonista (Sterling K. Brown) e la migliore sceneggiatura non originale. Aspettiamo i prossimi film, anzi: siamo già qui.