Oscar 2024, i nostri pronostici: sceneggiatura originale e non | Rolling Stone Italia
Academy Fiction

Oscar 2024, i nostri pronostici: sceneggiatura originale e non

Da 'Anatomia di una caduta', ormai verso la statuetta per la prima categoria, alla partita ancora aperta per le 'adapted'. Vincerà 'Barbie' per cancellare le altre mancate nomination?

Oscar 2024, i nostri pronostici: sceneggiatura originale e non

Sandra Hüller in 'Anatomia di una caduta' di Justine Triet

Miglior sceneggiatura originale

Anatomia di una caduta

Justine Triet, Arthur Harari

ANATOMIA DI UNA CADUTA Trailer ufficiale - Dal 26 ottobre al cinema

Dopo la Palma d’oro a Cannes ha pigliato ovviamente tutto ai César, gli Oscar francesi. E ai premi internazionali finora per la miglior sceneggiatura originale non c’è stata partita. Così Justine Triet e Arthur Harari hanno già conquistato Gotham Independent Film Award, Golden Globe e BAFTA. La marcia trionfale verso l’Academy Award nella stessa categoria (e chissà quali altre) sembra ormai certa. Perché questo giallo sull’umanità e sulle ansie del nostro tempo insegna che c’è ancora posto per un modo di raccontare classico, tra i nobili gialli televisivi e Carrère. E piace anche agli ammerigani.

The Holdovers – Lezioni di vita

David Hemingson

The Holdovers - Lezioni di Vita | Trailer Ufficiale (Universal Pictures) - HD

Prima delle nomination, uno dei favoriti sembrava essere la dramedy Seventies starring uno straordinario Paul Giamatti (ne parleremo prossimamente) nei panni di un professore insoddisfatto e cinico anche perché Payne è un autore molto amato dalla Writers Guild. Lo sceneggiatore David Hemingson però è un veterano della tv che finora non ha portato a casa molti riconoscimenti. E molto probabilmente il film non ci riuscirà, almeno in questa cinquina.

Maestro

Bradley Cooper, Josh Singer

Maestro | Trailer ufficiale | Netflix Italia

Quindi escludiamo pure la possibile vittoria di Bradley Cooper e Josh Singer, gli unici habitué degli Oscar candidati qui? Il biopic di Leonard Bernstein è soprattutto la storia di un matrimonio, quello fra il primo vero direttore d’orchestra americano (Cooper stesso) e la moglie Felicia Montealegre (Carey Mulligan), che ha dovuto metter da parte tutto per far fronte alla furia creatrice e insieme distruttrice di lui e alla sua doppia vita. Ecco, è proprio l’approccio il problema per i detrattori.

May December

Samy Burch, Alex Mechanik

MAY DECEMBER | Official Trailer

New York Film Critics Circle, National Society of Film Critics e Independent Spirit Award (best first screenplay) hanno premiato Samy Burch e Alex Mechanik per May December, che arriverà da noi il 21 marzo, poco dopo gli Oscar. Grazie anche alla sceneggiatura, Todd Haynes trasforma uno spunto scandalistico – un’attrice (Natalie Portman) si prepara a interpretare una sorta Mary Kay Letourneau (Julienne Moore), protagonista di un caso “sentimentale” molti anni prima – in un melodramma brillante e straziante. Potrebbe farcela, ma Triet è davvero in pole position.

Past Lives

Celine Song

Past Lives di Celine Song, candidato Oscar Miglior Film e Miglior Sceneggiatura | Trailer ITA HD

Partita fortissimo anche al nostro box office e amatissima dalla critica, l’opera prima di Celine Song ha ricevuto finora più riconoscimenti per la regia che per la sceneggiatura. Sì, questo film sull’amore, che però è soprattutto un film sulle radici e sulle scelte che non possiamo rimandare, ha portato a casa alcuni nod minori per la scrittura, ma al momento sembra che i giochi siano davvero chiusi.

Miglior sceneggiatura non originale

American Fiction

Cord Jefferson

AMERICAN FICTION | Official Trailer

Se tra le sceneggiature originali pare non ci sia gara, tra quelle “adapted” invece i giochi sembrano decisamente più aperti. Da noi è arrivata su Prime Video la storia del professore/scrittore frustrato dal rifiuto del suo ultimo romanzo perché non abbastanza “black” che decide di scrivere una satira sui cliché dei libri scritti da neri. La base è il romanzo del 2001 Cancellazione di Percival Everett e, in questa categoria, American Fiction ha già portato a casa Independent Spirit Award e BAFTA (e pure vinto il People’s Choice Award a Toronto). Cord Jefferson è uno sceneggiatore nato nella serialità, ora turned regista. E potrebbe dare fastidio a Barbenheimer.

Barbie

Greta Gerwig, Noah Baumbach

Barbie | Main Trailer

Sì, l’Academy ha voluto che Gerwig e Baumbach gareggiassero per la sceneggiatura non originale, perché fondamentalmente Barbie è comunque “based on” una bambola, un brand. E questo mette il film, in generale clamorosamente snobbato dall’Academy (vedi le mancate nomination alla stessa regista e alla protagonista Margot Robbie), in competizione non solo con l’altro blockbuster estivo, ma pure con un’altra storia di emancipazione al femminile. Eppure potrebbe spuntarla, soprattutto se l’industry decidesse di rimediare al pasticciaccio delle candidature.

Oppenheimer

Christopher Nolan

OPPENHEIMER - Trailer Ufficiale (Universal Studios) - HD

Christopher Nolan, che era già stato nominato per la sceneggiatura di Memento e Inception, ha scritto una tortuosa sequenza temporale che si muove tra origin story dell’antieroe, fattaccio e thriller procedurale. Tratto da Oppenheimer – Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin, nel film ogni parola conta nel raccontare il dilemma morale di Oppie sulla creazione dell’atomica. Parte sicuramente favorito, ma ha concorrenti agguerriti.

Povere creature!

Tony McNamara

Povere Creature! (Poor Things) | Trailer Ufficiale

L’emancipazione punk by il nuovo king della dark comedy Tony McNamara si meriterebbe tutti gli onori di scrittura. Il punto di partenza è il romanzo di Alasdair Gray, ma lo sceneggiatore di La favorita e The Great ci mette tutta la carica di weirdness e politically incorrectness per cui Lanthimos lo adora. Poi, certo, Emma Stone ha fatto il resto. Ma lo sceneggiatore australiano è davvero quotatissimo. Troppo risky per l’Academy? No, dai: ormai siamo nel 2024 (forse).

La zona d’interesse

Jonathan Glazer

LA ZONA D'INTERESSE | Trailer italiano ufficiale HD - VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR

Basta pronunciare la frase “film sull’Olocausto” per far venire subito in mente una serie di immagini e scenari, convenzioni e cliché. Alcuni straordinari, altri al limite dello sfruttamento del tema. Jonathan Glazer ne è consapevole. E con il libero adattamento del romanzo di Martin Amis (2014) prende una strada diversa: Auschwitz vista dagli occhi degli ufficiali (e delle famiglie) che gestivano il campo e vivevano sul suo perimetro, dentro ville lussuose, facendo picnic, e con intorno la morte. Nella categoria forse ha troppi concorrenti “big,” ma con tutta probabilità sarà il miglior film internazionale.