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Oscar 2025, i nostri pronostici: attore e attrice non protagonista

I favoritissimi sono Kieran Culkin (‘A Real Pain’) e Zoe Saldaña (‘Emilia Pérez’). Ma in una Awards Season piena di incertezze, la notte del 2 marzo potrebbero esserci delle sorprese…

Foto: Searchlight Pictures; Lucky Red

Miglior attore non protagonista

Edward Norton è Pete Seeger in ‘A Complete Unknown’. Foto: Searchlight Pictures

La corsa all’Oscar per il miglior attore non protagonista è da tempo la più costante in termini di pronostici rispettati. E c’è un favorito nettissimo: Kieran Culkin per A Real Pain. La sua magnifica interpretazione dell’insopportabile/adorabile cugino di Jesse Eisenberg, spirito libero ed eterno adolescente in viaggio sulle tracce dei luoghi in Polonia in cui era nata la loro nonna, gli ha già assicurato Golden Globe, Critics Choice e BAFTA. E probabilmente domenica arriverà anche il SAG Award (anche se conta fino a un certo punto, perché le votazioni dell’Academy saranno già chiuse). Ma non bisogna sottovalutare Edward Norton, quattro volte candidato all’Oscar e arrivato nella cinquina un po’ in extremis (vista l’uscita di A Complete Unknown a Natale negli USA), con la sua performance nei panni della leggenda del folk Pete Seeger, per cui si è anche fatto distruggere i denti. La wild card però potrebbe essere Yura Borisov, alias la guardia del corpo inviata dai genitori oligarchi di Vanya per annullare il matrimonio con Anora. È il primo attore russo nominato in quasi cinquant’anni e una sua volata sarebbe sostenuta dalla sfilza di premi che si sta aggiudicando il film di Sean Baker. Nonostante abbiano messo a segno alcuni dei migliori lavori della loro carriera, sembrano invece avere decisamente meno possibilità Guy Pearce, aka l’inquietante magnate di The Brutalist (nominato per la prima volta, nonostante la partecipazione a molti titoli candidati in passato), e un altro grande, Jeremy Strong as Roy Cohn, l’avvocato che “ha inventato” Trump in The Apprentice. Insomma, se tutto va come deve andare, toccherà al suo collega di Succession Kieran.

Miglior attrice non protagonista

Ariana Grande in ‘Wicked’. Foto: Universal Pictures

Zoe Saldaña sembra non avere rivali. Ancora adesso, nonostante lo “scandalo” sollevato da Karla Sofía Gascón abbia travolto quello che sembrava il film destinato all’incoronazione máxima nella notte del 2 marzo. L’attrice condannata a ruoli “colorati” in film pur diventati fra i più grandi successi di tutti i tempi (leggi: la blu Neytiri di Avatar e la verde Gamora della saga Marvel Guardiani della galassia) ha trovato finalmente con Emilia Pérez la sua consacrazione come (eccezionale) attrice musical-drammatica. E, dopo aver preso le distanze dalla collega “cancellata”, dovrebbe vincere la statuetta come non protagonista (anche se in realtà è la lead del film: e anche su questo non sono mancate le polemiche). Ma se i votanti dell’Academy vorranno punire sonoramente (e un po’ stupidamente) il film di Audiard, c’è già pronta la “sostituta”. Cioè Ariana Grande, da stellina Disney a über-popstar a diva (bravissima) del cinema formato Old Hollywood in Wicked, in una parte – la strega buona Galinda – che sembra cucita su di lei. Nel frattempo, sono cresciute le quotazioni di Monica Barbaro (alias Joan Baez in A Complete Unknown, che potrebbe essere il film-sorpresa della serata) e Isabella Rossellini (la veterana finalmente riconosciuta come artista “presso sé stessa” e non solo nepo baby grazie a Conclave). Difficile invece una vittoria di Felicity Jonas per The Brutalist, ma vista l’incertezza di questi Oscar mai dire mai…

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