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‘You People’: Jonah Hill e Eddie Murphy provano a sconfiggere il razzismo negli USA

Ma non ci riescono. Questa specie di riedizione di ‘Indovina chi viene a cena?’ non è né una commedia romantica né una satira sociale. E le battute non aggiornano la vecchia formula, anzi: è tutto già (stra)visto

Foto: Netflix

C’è una timeline alternativa dove You People, il debutto da regista in un lungometraggio di Kenya Barris (black-ish), è la nuova grande rom-com del nostro tempo. C’è un altro universo in cui il film è invece una satira sociale su genitori e figli. E una terza versione, in una galassia ancora più lontana, in cui diventa una critica affilata sulle relazioni multirazziali che al tempo stesso intrattiene e fa riflettere in modo amaro su cancel culture, fede e privilegio. In questo universo, You People vuole essere chiaramente tutte queste cose insieme, e per questo finisce per restare schiacciato dal peso delle sue intenzioni e per diventare… be’, appena dignitoso.

Diretto da Barris e co-sceneggiato dal protagonista Jonah Hill, You People si vende come una moderna variazione sull’eterno tema introdotto dal classico Indovina chi viene a cena? Hill interpreta la parte di uno sportivone ebreo losangelino di nome Ezra Cohen, che lavora nel campo della finanza (che detesta) ma sogna di diventare un podcaster a tempo pieno insieme al suo migliore amico Mo (Sam Jay). Quando Ezra per caso scambia l’auto di Amira Mohammed (Lauren London) per la vettura a noleggio che sta aspettando, i due cominciano una relazione sentimentale piena di differenze. Differenze che rischiano di farla naufragare.

You People è qua e là divertente, ma sempre suo malgrado. Hill trasuda il suo solito autoironico carisma, trasformando battute scarsissime in pezzi di umorismo passivo-aggressivo. La coppia al centro del racconto è vivace e ridicola, senza per fortuna diventare mai cringe. Nei panni del padre di Amira, Akbar Mohammed, Eddie Murphy regala una serie di battute che ammorbidiscono il lato da villain del suo personaggio, e Julia Louis-Dreyfus ruba la scena praticamente sempre, nei panni della perfetta madre ebrea dispotica ma piena di buone intenzioni. Anche i personaggi di contorno sono interpretati da attori dal talento comico indiscusso: David Duchovny, Mike Epps, Deon Cole, Molly Gordon, Anthony Anderson, Kym Whitley e moltissimi altri. Ma il film non sa se decidere se vuole essere una storia d’amore o una satira sociale, e finisce per non essere né l’una né l’altra cosa.

Il fatto che l’accoppiata Hill-London sia scarsamente convincente ha poco a che fare con l’aspetto multietnico della relazione. Al pubblico semplicemente non viene mai mostrato ciò che li ha fatti finire insieme. You People sintetizza il rapporto tra i due attraverso un breve montaggio di primi appuntamenti, sneakers in pendant e serate sullo sfondo della L.A. hip hop (London è stata compagna di Nipsey Hussle, icona hip hop losangelina scomparsa nel 2019). Qualsiasi alchimia ci sia tra i due – e un po’ di alchimia c’è – svanisce per colpa dell’incompatibilità tra le rispettive famiglie.

Ma se le emozioni e i pensieri di Ezra vengono raccontati e sviscerati, ad Amira viene lasciato pochissimo spazio: la sua unica emozione è la frustrazione. L’assenza di London è ancora più evidente quando a una gag sulla passione per la cocaina di Ezra – passione che vediamo esplodere durante un weekend che il protagonista trascorre con i suoi amici – viene dato più spazio che allo scontro tra Amira e la suocera ebrea, che la tratta come una Barbie nera che pensa solo a cambiarsi i vestitini – una vergogna, anche perché in quella scena London risplende, pure a dispetto delle pochissime battute che ha disposizione.

Jonah Hill con Julia Louis-Dreyfus. Foto: Netflix

Se l’unico scopo di You People era regalare due ore di intrattenimento con qualche battuta sciocca, allora il risultato è raggiunto: non puoi mettere Hill, Murphy e Louis-Dreyfus attorno a un tavolo e alzarti senza aver mai riso. Ma davanti al suo tentativo di porre decine di domande sulla questione razziale, il privilegio, le relazioni miste e la fede religiosa You People fallisce miseramente, e finisce per abbandonare presto tutte queste questioni così spinose in cambio delle soluzioni più facili e superficiali.

Invece di portare i diversi membri delle due famiglie a comprendersi, You People pensa solo a come farli fuori. E anche se è pieno zeppo di battute che vanno dai vaccini a Kanye West, il film cerca solo di rinverdire vecchi temi triti e ritriti senza aggiornarli davvero: è come sentire la solita vecchia solfa sulle famiglie multirazziali, ma avendole messo addosso un paio di Air Jordan nuove. Se siete in cerca di uno sguardo leggero sul mondo in cui viviamo, questo forse non è il film per voi. Ma forse ai vostri genitori potrebbe piacere.

Da Rolling Stone USA

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